Le anticipazioni dei dati contenuti nel Rapporto Sud in edicola domani, venerdì 19 maggio, con Il Sole 24 Ore in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna
Le operazioni di M&A, nel 2022, nel Sud Italia, sono cresciute del 36%. Sebbene si tratti di un mercato più ristretto rispetto a quello del Nord del Paese (pari al 7,5% dell’intera Italia), il Sud presenta una eccellente vitalità. Quando si parla di M&A. si parla di Mergers and Acquisitions per comprendere quelle operazioni di acquisizioni e/o fusioni che hanno lo scopo di modificare l’assetto di due o più aziende (oltre ad acquisizioni e fusioni, un’impresa può collaborare con altre aziende attraverso la formazione di una joint venture).
Il dato emerge dal Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola domani venerdì 19 maggio in Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegn. L’inserto Sud del quotidiano economico dedica l’apertura alle operazioni straordinarie nel Mezzogiorno che sono state pari a 83 e, come si diceva, appaiono in crescita. Un trend probabilmente supportato anche dalla crescita del PIL nazionale, tra i più performanti in Europa.
Il Rapporto Sud di venerdì 19 maggio dedica poi un report dettagliato anche all’ampio divario sugli Istituti Tecnici Superiori tra il Nord, con 68 Fondazioni attive e 38.203 diplomati, e il Sud, con 44 enti e solo 12.657 giovani formati. La sola Lombardia ha totalizzato 10.207 diplomi, il Veneto 6.908, il Piemonte 4.061, l’Emilia Romagna 3.864. Al Sud si distinguono la Puglia con 4.618 giovani diplomati e la Campania con 1.634. La Lombardia è prima in Italia con 20 Fondazioni e la Campania è seconda con 16 Its – attivati con due bandi della Regione che ha stanziato 20 milioni sulla programmazione 2014- 2020 (in gran parte utilizzati) e ha previsto altri 23 milioni sulla nuova programmazione – risultando la prima nel Mezzogiorno.
Da segnalare una significativa iniziativa che Il Sole 24 Ore evidenzia nell’inserto di domani e che deve far riflettere ai calabresi che appaiono, come abitudine, privi di idee: fermi. Si tratta di un accordo tra Basilicata e Lombardia affinché le due regioni. insieme, possano sostenere la candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità l’Area Sud della Basilicata e di Maratea. Una prima lettera informale alla direttrice dell’Unesco Audrey Azoulay ha acceso i riflettori sull’area che include 27 comuni, due parchi nazionali e la Perla del Tirreno, Maratea. Sulle pagine del Rapporto Sud del Sole 24 Ore si può leggere il percorso che, dopo Matera e il parco delle chiese rupestri (Sito Unesco dal 1993) e il Pollino (dal 2015 tra i Geoparchi mondiali dell’Unesco), sta portando un’altra area lucana muovere i primi passi sotto l’egida di due Regioni.
E la Calabria sta a guardare!