Una escursione naturalistica di pregevole bellezza in posti altrettanto belli e incontaminati nel parco dell’Aspromonte
Seconda tappa dei raduni ciclo escursionistici in mountain bike denominata Onda Calabra.
Dopo la prima tappa, che si è svolta domenica 4 giugno nel catanzarese e precisamente nelle montagne della pre-Sila a Tiriolo organizzata dall’Associazione locale guidata da Ivan Chiarella, la seconda tappa si è svolta nei boschi tra lo Jonio e il Tirreno sul monte Limina organizzata dal gruppo Siderno bike guidato da Claudio Fimognari.
Una escursione naturalistica di pregevole bellezza in posti altrettanto belli e incontaminati nel parco nazionale dell’Aspromonte alla quale hanno partecipato circa 100 appassionati della Mountain bike dei vari gruppi provenienti da tutta la Calabria.
Percorso ad anello di circa 40 km che si è svolto interamente nei boschi dell’ Aspromonte e che ha consentito a tutti partecipanti di godere di momenti di sana aggregazione a contatto con le bellezze della natura nell’incantevole scenario del Parco Nazionale d’Aspromonte, un’ottima occasione per scoprire gli aspetti naturali, ambientali, storici e antropologici dell’ultimo lembo della penisola italiana, al centro del Mediterraneo. Il punto di ritrovo per tutti + stato l’agriturismo San Nicodemo che si colloca in una delle più suggestive località del Parco Nazionale dell’Aspromonte, nel cuore della vallata del monte Limina. Dopo la colazione offerta dall’ agriturismo, tutti in sella per ammirare gli splendidi scenari paesaggistici, a pochi metri il santuario di San Nicodemo.
Una bella occasione per ritrovarsi in sella alla bicicletta dopo il lungo stop dovuto alla pandemia accompagnato nei giochi da bambini; per molti, il primo mezzo di trasporto, compagna di avventure e di scoperte, con il desiderio di scoprire il territorio, la natura, la storia, il cibo, incontrare la gente del posto e nuovi compagni di scoperta e di avventura.
A raccontare le sensazioni provate, Raffaele Mancuso: “Abbandonati alla sensazione inevitabile di fatica che ci coglie sulle salite e al piacere della ricompensa di un nuovo punto di vista, un nuovo scorcio, un nuovo orizzonte oltre la vetta o il crinale, o semplicemente dietro a una curva. Più veloce del cammino ma più lenta e silenziosa degli altri mezzi di trasporto: con la bicicletta la scoperta, così come la ricerca e l’attesa, assumono un andamento nuovo. Poi la gioia della discesa, il vento sulla pelle, la fatica che se ne va. La velocità e la lentezza. La pedalata che va a ritmo con il respiro, e quando una rallenta, l’altro accelera. Il viaggio in bicicletta non è mai monotono, mai noioso. E a un nuovo traguardo raggiunto segue un’altra destinazione da scoprire, pronti per la prossima”.
“Un plauso va agli organizzatori – conclude Raffaele Mancuso – per la calorosa accoglienza riservata a tutti i partecipanti e per la scelta della tenuta San Nicodemo che ha saputo deliziare il palato dei partecipanti con una cucina fatta di antichi sapori e sane tradizioni”.