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Sul nuovo numero de Lavialibera, la mappa aggiornata degli affari della ‘ndrangheta

&NewLine;<p><em>La nuova edizione del bimestrale di Libera e Gruppo Abele numeri e dati della Sanità pubblica in caduta libera e l&&num;8217&semi;appello di don Luigi Ciotti <&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Con i <strong>criptofonini<&sol;strong>&comma; i clan della Locride gestivano il narcotraffico internazionale da San Luca&comma; paese di tremila anime arroccato sull&&num;8217&semi;Aspromonte jonico&period; Tramite il &&num;8220&semi;<strong>denaro volante&&num;8221&semi;<&sol;strong>&comma; sistema informale di trasferimento di valore gestito da cinesi&comma; con contatti a Dubai&comma; pagavano la droga ai cartelli sudamericani&period; Con il beneplacito dei paramilitari&comma; tonnellate di cocaina partivano da Colombia&comma; Brasile e Ecuador per poi raggiungere il vecchio continente grazie agli operatori portuali corrotti dei principali scali europei&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;ultimo numero de <strong>lavialibera&comma; rivista di Libera e Gruppo Abele<&sol;strong>&comma; offre <strong>la mappa aggiornata degli affari della &&num;8216&semi;ndrangheta<&sol;strong>&comma; così per come l&&num;8217&semi;hanno tracciata le ultime indagini europee&comma; in particolare l&&num;8217&semi;operazione Eureka&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2023&sol;09&sol;lavialibera&period;jpg&quest;w&equals;358" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-7979" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ne emerge l’immagine di un’organizzazione criminale che – scrive la criminologa <strong>Anna Sergi<&sol;strong> – in casa si dimostra legata alle tradizioni e all’estero all’innovazione imprenditoriale&period; Germania&comma; Belgio e Portogallo sono alcuni degli Stati europei in cui gli uomini delle cosche hanno messo radici e insediato i loro affari&period; La peculiarità di questi gruppi nei traffici nel vecchio continente sta proprio nella capacità di sfruttare le opportunità globali di un mercato ricco come quello della cocaina&comma; senza perdere a livello locale i tratti identitari del proprio territorio&period; L’intercettazione di un imprenditore- rivelata nell&&num;8217&semi;inchiesta di copertina de Lavialibera- vicino ai clan racconta questa dualità&comma; tra potere locale e reputazione globale&colon; «Io lo sto facendo &lbrack;investire&rsqb; qui in Calabria perché c’è molto denaro della droga&comma; perché i calabresi sono più famosi di Pablo Escobar in tutto il mondo per il traffico di cocaina&period; Queste persone che vivono qui&comma; tu pensi che non hanno soldi&comma; ma hanno più soldi delle banche»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;La &&num;8216&semi;ndrangheta &&num;8211&semi; scrive nell&&num;8217&semi;editoriale <strong>Luigi Ciotti<&sol;strong> &&num;8211&semi; si è diffusa a macchia d&&num;8217&semi;olio dalla Calabria in tutto il mondo&comma; diversificando gli investimenti e riuscendo a infiltrarsi nell&&num;8217&semi;economia legale&period; C&&num;8217&semi;è però una Calabria capace di solidarietà e inclusione che va diffusa&period; Esportare nel mondo l’immagine di una Calabria del malaffare anziché della solidarietà e dell’inclusione – la Calabria coraggiosa&excl; – è qualcosa a cui dobbiamo opporci con tutte le nostre forze”<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>All&&num;8217&semi;interno nel numero anche un approfondimento sulla <strong>sanità pubblica<&sol;strong>&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2023&sol;09&sol;copertina&lowbar;lavialibera&lowbar;n&lowbar;22&period;jpeg&quest;w&equals;786" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-7977" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I dati illustrati  da <em>Lavialibera <&sol;em>– raccontano di una sanità pubblica in caduta libera &colon;ospedali e pronto soccorso chiudono&comma; gli investimenti scarseggiano&comma; medici e infermieri sono pochi e in tanti scelgono di partire per l’estero&comma; alla ricerca di condizioni di lavoro e stipendi migliori&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In Italia&comma; dal 2010 al 2020&comma; sono stati chiusi 111 ospedali&comma; 11 pronto soccorso e tagliati quasi 40mila posti letto<em>&period;<&sol;em> Fino allo scoppio della pandemia&comma; lo Stato ha centellinato i finanziamenti pubblici &lpar;in Europa 15 paesi investono di più&rpar;&comma; annichilendo un sistema già in sofferenza&comma; caratterizzato da sprechi e mancanza di visione&period; Come se non bastasse&comma; gli edifici esistenti sono vecchi&comma; spesso non a norma e quindi pericolosi per dipendenti e pazienti&period;Alle carenze strutturali si aggiungono quelle di personale<em>&colon; <&sol;em>mancano all’appello 30mila medici e 250mila infermieri&comma; numeri destinati a crescere vista l’età media dei professionisti che&comma; secondo l’Istat&comma; per i medici è di 52&comma;5 anni &lpar;uno su due ha più di 55 anni&rpar;&comma; mentre per gli infermieri è pari a 48&comma;2 anni &lpar;uno su quattro ha più di 55 anni&rpar;&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per colmare il gap con gli altri paesi europei&comma; lo Stato dovrebbe investire 30&comma;5 miliardi di euro&period; Un’enormità&period; Nonostante le difficoltà&comma; la sanità pubblica resta un caposaldo nell’ordinamento giuridico italiano<em>&comma; <&sol;em>sancito dall’articolo 32 della Costituzione&period; Un principio sacrosanto che sta vacillando&comma; come dimostra il numero sempre maggiore di persone che si rivolge al sistema privato&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In media ogni famiglia spende nella sanità privata 1&period;700 euro all’anno&comma; mentre visite specialistiche e prestazioni diagnostiche costano circa 2 miliardi di euro&period; Il privato &OpenCurlyDoubleQuote;cattura” i cittadini e attrae i medici&colon; nel 2021 sono 2&period;886 i camici bianchi che hanno lasciato il posto pubblico per proseguire altrove la propria carriera&comma; il 39 per cento in più rispetto al 2020&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La crisi del sistema sanitario pubblico ha il volto dei medici di base&period; Dal 2016 al 2021&comma; tra pensionamenti e rinunce&comma; ne risultano 3&period;667 in meno e le proiezioni a breve termine sono preoccupanti&colon; nel 2025 il numero diminuirà di 3&period;452 unità rispetto al 2021&comma; con le regioni più coinvolte che sono tutte localizzate nel Centro-Sud &lpar;Lazio&comma; Sicilia&comma; Campania e Puglia&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;

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