La visita del Vescovo della Diocesi, mons. Attilio Nostro, che domenica ha celebrato la messa e la sera prima ha dormito in canonica
È scossa la comunità di Pannaconi, dopo l’ultimo episodio di intimidazione nei confronti del loro parroco don Felice Palamara, sentimenti profondi e sinceri che il vescovo della diocesi, mons. Attilio Nostro ha ben compreso al punto di decidere di raggiungere la frazione di Cessaniti per stare al loro fianco, con un agire dal forte significato: giunto sabato sera è rimasto a dormire in canonica, in un gesto di protezione nei confronti di un figlio e l’indomani ha presieduto la messa, da tempo già programmata perché dedicata a don Saverio Di Bella nel giorno del suo compleanno per cui erano presenti anche il Vicario zonale don Nicola Berardi, don Ignazio Toraldo Oblato del Sacro Cuore della famiglia di don Mottola, il presidente della fondazione don Mottola e le Oblate, ma anche i carabinieri ed i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nell’omelia, il vescovo si è complimentato con la comunità per la vicinanza e la protezione che ha manifestato verso il proprio parroco. Ha ringraziato la comunità per le preghiere che dedica ogni martedì nei confronti del Papa e del Vescovo, una comunità esemplare, una comunità che lo rende felice e orgoglioso.
Tantissimi i messaggi di solidarietà sui social dedicati al parroco, un parroco amato da tutti, e che non si è lasciato intimidire. All’indomani del vile gesto, infatti si è presentato nella sua chiesa per celebrare affidando ai social il commento su quanto accaduto: “Il silenzio è finito, mi vendico con l’amore ed il perdono”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. Un prete buono e caritatevole, che ha accolto nella sua casa di carità, donne e uomini rimasti soli.
Intanto, sull’episodio indagano i carabinieri di Cessaniti. Utili alle indagini le telecamere di videosorveglianza poste in più punti del paese, una in particolare potrebbe avere ripreso l’autore del gesto.