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Clamoroso a Vibo Valentia, Maria Limardo rinuncia alla ricandidatura a sindaco

Nel pomeriggio arriva il comunicato ufficiale: “ringrazio quanti hanno riposto fiducia nella mia persona, ma non sono disponibile ad una ricandidatura”.

Come sempre, appare sicura di sé, raggiante, elegante e ben disposta Maria Limardo quando si presenta nel Duomo di San Leoluca e indossando la fascia tricolore presenzia alle celebrazioni del Santo Patrono. Attorniata dalla gran parte i componenti della sua Giunta e con al fianco il Presidente del Consiglio, svolge il suo ruolo di Sindaco con la sicurezza che è nel suo stile. Raggiante e sicura di sè, dopo la cerimonia in chiesa, segue gli altri riti dedicati a San Leoluca, saluta, stringe mani, parla cordialmente. Quando, poco dopo le 13, ci si saluta per andare a pranzo, lei, impegnata come è stata fino a quel momento, non avendo avuto il tempo di pensare al pranzo, si avvia certamente ospite gradita di qualcuno. Non ci è stato dato sapere chi le ha preparato il pranzo, ma il sospetto è che quel pranzo sia stato indigesto. Nel pomeriggio, quando torna in Duomo per il Comunitarium, è un’altra persona: tesa, cupa, pensierosa. Lascia il compito di rappresentare il Comune al vice sindaco e dopo poco va via portandosi appresso questa sua inattesa cupezza, quel viso teso carico di pensieri.

Intanto, in città si susseguono voci strane, ai più poco credibili considerato che appena il giorno prima Maria Limardo aveva ricevuto l’endorsement dei più autorevoli esponenti locali del suo partito, Forza Italia. Michele Comito e Tonino Daffinà avevano rilasciato dichiarazioni precise, seppure separate, per dire che per loro ed il partito – e, dunque, per il centrodestra vibonese – non c’erano altri candidati all’infuori di Maria Limardo. Le voci restano tali, probabilmente confidando che la notte come sempre portasse consiglio: il consiglio giusto.

Il giorno dopo, però, il clima non cambia e quelle voci si fanno più insistenti: Maria Limardo lascia, Maria Limardo se ne va. Impossibile crederci!

Alle 15.54 il mistero si svela. È l’ora in cui alla nostra redazione giunge un comunicato stampa con il titolo: Dichiarazione del sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo. Il comunicato stampa viene spedito dalla mail ufficiale della Giunta comunale. Per completezza, lo proponiamo integralmente così come da noi ricevuto:

Quelli che si stanno per concludere sono stati cinque anni davvero intensi, duri, probanti, ma anche entusiasmanti e ricchi di soddisfazioni. Di certo sono stati anni, per certi versi, singolari, durante i quali non mi sono mai risparmiata e mai ho indietreggiato di un millimetro nonostante bufere giudiziarie, covid, rischio dissesto, esodo del personale e offese gratuite.

Ringrazio il mio partito, Forza Italia, per l’investitura di questi giorni. Però sono stati giorni non facili, nel corso dei quali gli eventi mi hanno indotto a ripensare ciò che è giusto per la coalizione, ma soprattutto ciò che è giusto – mi sia consentito – per me. Sono pronta a fare la mia parte, ma non in qualità di candidato sindaco.

Ho sempre detto che un progetto politico di rilancio di una città ha bisogno di dieci anni per completarsi, un’idea della quale resto convinta: il progetto deve andare avanti, perché ci sono tutte le carte per vincere. A differenza degli altri schieramenti che punteranno su parole e accuse, noi potremo parlare con i fatti.

Ritengo, infatti, di lasciare una città migliore rispetto a come l’ho ereditata e soprattutto sono orgogliosa di aver rappresentato quel cambio di passo che, seppur oggi non ancora da tutti percepito, è certamente in atto ed ha dato la possibilità di attuare una visione di città completa, strategicamente avanzata rispetto ai prossimi anni.

Sono stata sempre mossa dal desiderio di fare e ottenere il meglio per la mia città, la mia gente, indossando la fascia tricolore con onore e orgoglio.

E questo nonostante i gratuiti attacchi, tanto continui e numerosi quanto spesso infondati e ingenerosi. Sono rimasta al mio posto anche quando avrei voluto lasciare tutto, assolutamente consapevole del mandato affidatomi dagli elettori e dal dovere di portare a compimento atti di fondamentale importanza per la vita dell’ente, per le generazioni future, il bene comune e dunque quello della comunità amministrata, come quelli assunti nell’ultimo consiglio comunale dove, oltre al via libera agli importanti finanziamenti fatti recapitare al Comune di Vibo Valentia, si è formalmente e definitivamente concluso il processo che ha condotto la città fuori dal dissesto e alla conquista dell’agognato risanamento finanziario.

Alla luce di tutto quanto ciò, ringrazio quanti hanno riposto fiducia nella mia persona, ma non sono disponibile ad una ricandidatura”.

Lo stupore nel leggere questa lettera di diniego non può che essere forte: sorprendente.

Cos’è successo? Perché questo improvviso dietrofront? Chi e/o cosa l’ha convinta a rinunciare quando tutti ormai si erano dichiarati sulla giustezza della sua ricandidatura? Cosa le ha fatto cambiare idea così improvvisamente?

E adesso, come reagiranno i partiti del centrodestra? Quali nuove alleanze potranno costituirsi? E intorno a quale nome, che sia opportunamente aggregante?

Intanto, onore al merito ad una donna dal carattere forte e deciso. Forte e decisa fino all’ultima mossa!

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