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Don Fiorillo, Gesù ci avverte: non fate mercato della vostra vita!

Don Fiorillo, Gesù ci avverte: non fate mercato della vostra vita!

da admin_slgnwf75
3 Marzo 2024
in è domenica
Tempo di lettura: 3 minuti
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Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 3 marzo

di Mons. Giuseppe Fiorillo

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Carissime/i,

oggi, è domenica, 3ª domenica di Quaresima.
Il brano del Vangelo odierno  (Giovanni 2,13-25) presenta l’episodio della cacciata dei mercanti dal tempio di Gerusalemme che Giovanni colloca proprio all’inizio della vita pubblica di Gesù:

“Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i  buoi; gettò a terra il danaro dei cambiamonete e rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato”!
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: ” lo zelo per la tua casa mi divorerà”…

È festa. Gesù entra nel grande atrio del tempio detto “il cortile dei pagani” e trova una fiera, un mercato di pecore, buoi, colombe. Rovescia a  terra i banchi dei cambiamonete, libera le colombe, scaccia fuori animali e mercanti con questo grido, motivato dall’autorità di Geremia profeta: “questa è la casa del Padre mio e voi ne avete fatto una spelonca di ladri”.
Ci domandiamo: come mai questa reazione così furiosa di Gesù? Lui così mite e umile di cuore?

cacciata dei veditori 1 1136x672 1

Ecco una risposta: “Lo zelo per la tua casa mi divorerà” (Salmo 69).
Nella vita del popolo d’Israele, alle origini, il tempio è dedicato soltanto all’ascolto della parola di Dio. Il tempio è come punto di convergenza non solo del popolo eletto (Salmo 123), ma anche di tutti i popoli della terra (Isaia 2,2-5). Ed è per questo che “ai suoi servi sono care le pietre di  Sion” (salmo 102,15).
Il tempio, quindi, è il luogo dove avviene la relazione di Dio con tutta l’umanità, relazione contaminata dalla presenza del denaro, idolo   di ieri, come di oggi. Questo al tempo di Gesù, ma in fondo, è quello che, anche oggi, viviamo nel rapporto con Dio (do ut des), e, spesso, anche  nelle relazioni famigliari, amicali e sociali. Importante è che, quando ci accorgiamo che le relazioni sono luogo di mercato, facciamo bene a rovesciare i tavoli delle nostre ipocrisie e prendiamo  coscienza di quello che non va e ricostruiamo le relazioni in maniera autentica. Ricostruire è sempre un lavoro esigente e, delle volte, preferiamo restare dentro relazioni usurate, nelle quali realizzare i nostri affari, i nostri compromessi…
Gesù ci sprona a sottrarci a questa logica immorale e trova, se abbiamo orecchi per ascoltarlo, il modo per rovesciare i tavoli delle nostre sicurezze e spingerci a crescere e camminare verso una felicità che possiamo trovare soltanto in una relazione vera e profonda con Lui.
Dov’è la relazione vera e profonda? “Avete fatto della casa di DIO un mercato!”

storie della bibbia gesu scaccia i mercanti dal tempio

Questo monito di Gesù ci tiene lontani dalla relazione vera con Lui, perché la casa di Dio è, sì, il tempio con le sue pietre e i  suoi ori, ma ancor di più è la nostra vita.
E Gesù ci avverte: non fate mercato della vostra vita!
Oggi tutto è mercato! Ma la vita è “oltre”!
La vita è un tempio di carne in cui Dio è presente.
 Lo ricorda a noi Pietro nella sua prima lettera: “voi siete impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio” (1 Pietro 2,5).
E ancora Paolo nella prima lettera ai Corinzi:” Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio? Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” (1  Corinzi 6,19-20).

Buona domenica, buon cammino quaresimale e “tieni dentro di te un piccolo fuoco che brucia, per quanto piccolo, per quanto nascosto!” (Carnac McCarthy)
Don Giuseppe Fiorillo

Tags: gesùmercantitempiovangelo

admin_slgnwf75

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