Itinerari di vacanza suggeriti dalla blogger nel settore dei viaggi e delle crociere per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
Migliaia di anni di erosione hanno creato formazioni geologiche uniche che rendono la Cappadocia una delle principali attrazioni turistiche della Turchia.
Civiltà millenarie hanno lasciato il segno in Cappadocia, costruendo intere città scavate nella roccia delle sue valli.
La Cappadocia affascina. Saranno i suoi paesaggi, le sue albe, i suoi colori o la storia di cui parlano le sue valli, ma ha qualcosa che la rende un luogo unico e impossibile da dimenticare.
I suoi peculiari capricci rocciosi e l’eredità del passaggio di antiche culture hanno plasmato un paesaggio che difficilmente troverete da nessun’altra parte. Ittiti, Assiri, Persiani, Greci, Romani, Bizantini e Turchi hanno lasciato il segno e la Cappadocia è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985.
Può darsi che pensando a questa regione turca venga in mente l’immagine delle mongolfiere che sorvolano formazioni rocciose uniche. La Cappadocia è senza dubbio uno dei posti migliori al mondo per volare in mongolfiera, ma le sue attrazioni vanno ben oltre l’esperienza di lasciarsi trasportare dal vento e, una volta lì, sarebbe imperdonabile non dedicarsi alla scoperta di cosa si nasconde dall’altra parte delle rocce.
Per capire la Cappadocia devi capire la sua geologia. Circa dieci milioni di anni fa il magma vulcanico ricopriva ogni cosa e il materiale risultante si rivelò particolarmente erodibile. I venti, le piogge e i fiumi hanno fatto il resto e sono stati responsabili di scolpire numerose valli, lasciando dietro di sé innumerevoli forme, pinnacoli e colonne naturali che oggi sembrano realizzate apposta. Diverse culture che si insediarono in Cappadocia molti secoli fa approfittarono del materiale tenero delle rocce per realizzare le proprie abitazioni e luoghi di culto, diventando autentici cavernicoli sia all’interno delle montagne che sotto le grandi pianure. Oggi le sue rovine sono autentici musei a cielo aperto.
La piccola città di Göreme è circondata da queste formazioni ed è il punto di partenza perfetto per chi intenda esplorare la Cappadocia.
Nella stessa Göreme non si può perdere il “sunset point”, un punto alto da cui si può avere una magnifica vista panoramica dell’intera città, e ancora sulla Valle dell’Amore, piena di “camini delle fate”, colonne di pietra naturale e perfetto per osservare il volo delle mongolfiere all’alba.
Zelve è una sorta di città fantasma a circa 10 km da Göreme scavata nelle pareti di roccia e che fu abitata fino alla metà del XX secolo, quando venne abbandonata per il pericolo di crolli delle case. Qui non troverete affreschi, ma troverete due piccole valli con buchi a perdita d’occhio. Puoi entrare nelle vecchie case e chiese, salire, scendere e guardare fuori dalle loro finestre.
Se è impressionante vedere autentiche città scavate nelle pareti delle montagne, è ancora più spettacolare trovarle sottoterra in mezzo ad una pianura. È il caso di Derinkuyu e Kaymakli, la prima più profonda e la seconda la più grande delle 37 città sotterranee presenti nella regione.
Un’intera popolazione viveva in queste città sotterranee dove si trovano abitazioni, magazzini e perfino allevamenti per il bestiame. La città veniva utilizzata come rifugio in presenza di nemici e si stima che la prima sezione di Derinkuyu sia stata scavata dagli Ittiti intorno al 1400 a.C., successivamente ampliata dalle varie culture che abitavano la Cappadocia.
È conosciuto come “castello di Uchisar” anche se in realtà è una montagna forata su tutti i suoi lati piena di grotte, che gli conferisce un certo aspetto di fortezza.
Si trova molto vicino a Göreme e c’è anche la Valle dei Piccioni, famosa anche per la bellezza delle sue formazioni e l’abbondanza di piccioni.
In Cappadocia, la sensazione che vivi è quella di essere soli al mondo di fronte alla grandiosità della natura