L’interpretazione di Costantino Comito è stato il fiore all’occhiello che ha impreziosito una realizzazione ammirevole e da tutti unanimemente apprezzata
Un’attesa lunga 13 anni. Poi il maltempo che aveva impedito di farla nel giorno annunciato. Ieri sera, finalmente, la sua realizzazione.
L’Opera Sacra, sospesa nel 2013 per problemi di varia natura, seguiti poi nel 2019 dalla prematura scomparsa del suo ideatore e principale protagonista, il compianto Enzo Mobilio, e quindi dall’altrettanto prematura scomparsa del suo principale collaboratore Nazzareno Esposito, da quest’anno, grazie all’Associazione “Monteleone”, è tornata. E la risposta è stata sorprendente.
Un numero straordinario di persone ha invaso la città, complice anche una calda serata primaverile che invitava a stare fuori e soprattutto il centro storico di Vibo Valentia, che ha messo in mostra il meglio di sé offrendo luoghi adatti ai quadri che compongono questa ritrovata Opera Sacra. Uno sciame, tranquillo e ordinato, si è diligentemente spostato volendo partecipare ed assistere ad ogni fase dell’Opera Sacra.

Il fascino della Vibo medievale ha offerto scorci suggestivi fondendosi all’intensità delle rappresentazioni, che, via via che si dipanavano interpretando il racconto degli ultimi tragici momenti della vita di Gesù, acquisivano maggiore pathos, emotività, umana pietà.
Soprattutto, la scalinata della Cerasarella si è mostrata seducente nel trasformarsi come lo scenario più adatto alla rappresentazione culminata nell’arrivo ai piedi del Castello. Là, nel punto più alto della collina che fu di Hipponion, di Vibo e di Monteleone, si [ compiuto il tragico atto della crocifissione.
Una realizzazione ammirevole per l’impegno profuso da tutti i protagonista, circa una settantina di persone, ciascuno con il proprio ruolo che ha garantito la perfetta organizzazione dell’evento, così come l’impegno di figuranti, comparse e interpreti dei vari personaggi. Tutti volontari che hanno messo passione e diligenza, rinvigoriti dalla presenza di un professionista, l’attore vibonese Costantino Comito, che ha messo a disposizione la sua arte e la propria preziosa esperienza dimostrando grande disponibilità e amore per la sua città, avendo accettato di partecipare in forma totalmente gratuita. La sua interpretazione ha rappresentato senza dubbio il classico fiore all’occhiello che ha impreziosito una realizzazione ammirevole e da tutti unanimemente apprezzata.
L’opera Sacra a Vibo Valentia è tornata. Ed è tornata nel migliore dei modi, che si continui lungo questa strada, che non vada mai perduto ciò che è patrimonio e tradizione di una comunità.