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Il complesso monastico di San Giovanni in Venere, a Fossacesia in Abruzzo, un viaggio nel passato

&NewLine;<p><em>Itinerari di vacanza suggeriti dalla blogger nel settore dei viaggi e delle crociere per i lettori di ViViPress<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Liliana Carla Bettini<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;abbazia di <strong>San Giovanni in Venere<&sol;strong> nel comune di <strong>Fossacesia<&sol;strong>&comma; in provincia di Pescara&comma; ha una storia millenaria&comma; prima dell&&num;8217&semi;avvento del Cristianesimo era il luogo di culto della dea Venere&comma; in questo luogo si possono vivere atmosfere che si perdono nella notte dei secoli&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Siamo nel&nbsp&semi;cuore dell&&num;8217&semi;Abruzzo&comma; in uno dei centri storici e culturali più importanti della Regione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il complesso monastico di San Giovanni in Venere è costituito da una basilica e dal vicino monastero&comma; entrambi edificati all&&num;8217&semi;inizio del XIII secolo al posto del piccolo monastero preesistente&period; La posizione gode di un panorama mozzafiato&colon; è su una collina che domina per diversi chilometri a nord e a sud la vicina costa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Perché San Giovanni in Venere&quest;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il motivo è che il sito dove in precedenza venne eretta l&&num;8217&semi;abbazia era un santuario dedicato alla dea Venere Conciliatrice&comma; un santuario così antico la cui costruzione risale ad un periodo anteriore all&&num;8217&semi;età augustea&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il culto pagano del tempio fu poi sostituito dal culto cristiano intorno all&&num;8217&semi;VIII secolo&comma; con il riutilizzo del tempio in chiesa cattolica da parte dei Benedettini&period; La tradizione vuole che nel 543 d&period;C&period; il monaco eremita Martino condusse i Benedettini a &&num;8220&semi;Fossa Ceca&&num;8221&semi;&comma; vicino al promontorio sul mare&comma; e vi si stabilì&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La chiesa fu dedicata prima a San Benedetto&comma; poi a San Giovanni Battista nell&&num;8217&semi;XI secolo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"11242" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;04&sol;fossacesia-4&period;jpg&quest;w&equals;723" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-11242" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"11241" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;04&sol;fossacesia-3&period;jpg&quest;w&equals;723" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-11241" &sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L&&num;8217&semi;unica traccia di questo tempio sarebbe rimasta nel toponimo Portus Veneris&comma; che designava un approdo alla foce del fiume Sangro in epoca bizantina&comma; ricorda come fatto storico che i Bizantini controllavano le zone costiere del sud fino al XI secolo&comma; quando furono definitivamente scacciati dai Normanni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un secondo riferimento a Venere è dato dal fatto che sotto l&&num;8217&semi;Abbazia è ubicata la cosiddetta fontana di Venere&comma; fontana romana protagonista di uno di quei fenomeni molto particolari dove il paganesimo incontra il cristianesimo&semi; infatti&comma; secondo una tradizione pagana di cui si hanno tracce ancora fino alla metà del XX secolo&comma; le donne che volevano concepire un bambino andavano ad attingere l&&num;8217&semi;acqua che sgorgava da esso&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Secondo la tradizione&comma; il primo nucleo del monastero andrebbe ricercato in una cantina &lpar;piccolo ricovero&rpar; per monaci benedettini&comma; dotata di cappella&comma; fatta costruire da un certo&nbsp&semi;frate Martino&nbsp&semi;nel 540&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Egli fece demolire il tempio pagano&comma; oggi abbandonato&comma; per edificare la cantina&period; Il primo documento storico che parla di&nbsp&semi;Sancti Johannes in foce de fluvio Sangro&nbsp&semi;è&comma; però&comma; solo dell&&num;8217&semi;829&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;04&sol;fossacesia-2&period;jpg&quest;w&equals;723" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-11243" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tuttavia&comma; recenti scavi del 1998 hanno portato alla luce i resti di un edificio di culto paleocristiano e alcune sepolture risalenti al VI-VII secolo&period;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Inoltre&comma; nei mesi tra dicembre 2006 e febbraio 2007 ulteriori ritrovamenti archeologici dovuti alla pavimentazione del piazzale antistante l&&num;8217&semi;abbazia hanno portato alla luce una necropoli italica risalente al V secolo a&period;C&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;04&sol;fossacesia-1&period;jpg&quest;w&equals;723" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-11245" &sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel XII secolo l&&num;8217&semi;abbazia raggiunse l&&num;8217&semi;apice del suo splendore&period; Nel 1165 l&&num;8217&semi;abate Oderisio II di Collepietro &&num;8211&semi; Pagliara iniziò i lavori per la costruzione della nuova chiesa e di un monastero molto più grande&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se la chiesa è quella che vediamo ancora oggi&comma; l&&num;8217&semi;attuale monastero è invece solo una piccola parte di quello che doveva essere intorno al 1200&comma; periodo della sua massima espansione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dagli anni &&num;8217&semi;50 in poi&comma; una lunga serie di restauri ha contribuito alla riqualificazione del sito&period; Ciò si è innestato in un processo virtuoso che ha trovato negli anni una crescente diffusione nei circuiti culturali dell&&num;8217&semi;Abbazia&comma; citata ormai da molti anni anche nelle riviste UNESCO&period;<&sol;p>&NewLine;

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