Alla cerimonia di inaugurazione della stele è seguita una conferenza, mentre in mattinata è stata inaugurata in città una nuova via, Largo Vincenzo Nusdeo
L’intera giornata dedicata alla memoria di Vincenzo Nusdeo ha avuto il suo momento culminante quando nel Giardino del Castello, sede del Museo Archeologico “Vito Capialbi”, si è tenuta la cerimonia di “Inaugurazione” della stele in sua memoria, alla presenza del Direttore del Museo Maurizio Cannatà, del Sindaco Maria Limardo, del Prefetto Paolo Giovanni Grieco, dei rappresentanti della Civitas, l’associazione da lui creata a suo tempo con l’intento di mantenere vivo l’interesse per la tutela e la valorizzazione dei beni storico-architettonici.
Dopo l’inaugurazione della stele, opera dello scultore Rocco Famà, che l’ha realizzata insieme al figlio Giuseppe, il numeroso pubblico presente si è spostato all’interno del Castello per una conferenza durante la quale si sono alternati una serie di interventi che hanno tracciato il profilo di Vincenzo Nusdeo, riconoscendo in lui la figura di promotore e attivo sostenitore della cultura archeologica e artistica della città di Vibo Valentia, come dimostrato dalla sua passione rivolta alle antichità e le varie battaglie intraprese per la tutela dei beni culturali e per l’istituzione del Museo.
E si deve proprio all’iniziativa del Direttore del Museo, Maurizio Cannatà, la realizzazione di questo momento che, sposando lo spirito della Civitas, ha portato a compimento per proporre a futura memoria lo spirito di un uomo che sapeva coniugare la privata passione antiquaria all’idea di estendere la fruizione dei tesori archeologici e dei reperti antichi, già ritrovati o che emergevano, ad una platea più ampia al fine di far nascere e coltivare nella società civile vibonese il senso del recupero, della salvaguardia e della tutela dei beni archeologici, architettonici e artistici della città.
In mattinata, invece, si era svolta, alla presenza del sindaco Maria Limardo, la cerimonia di intitolazione di Largo Vincenzo Nusdeo, doveroso omaggio ad uomo, un intellettuale, un cultore di storia e di testimonianze della gloriosa e millenaria vita della città.