Il più importante e ambito riconoscimento rotariano è stato consegnato dalla presidente del Rotary Club Vibo Valentia, Ketty De Luca, nel corso di un incontro al 501 Hotel
Quanto sta accadendo in Ucraina ha fatto capire l’importanza per i media di avere inviati sul campo, il classico inviato di guerra. Ed in effetti, da quando è cominciata la guerra in Ucraina, giornali e tv di tutta Europa hanno rimesso al centro del racconto i reporter di guerra.
Cos’è e cosa fa un reporter di guerra?
È un giornalista che deve provare a raccontare il più possibile e nella maniera più approfondita possibile quello che sta accadendo in un teatro di guerra: è un giornalista che ha un punto di osservazione molto vicino a eventi pericolosi e deve saper gestire quei momenti, quelle ore, quei giorni per raccontare, a chi è distante, quello che non può vedere e che altrimenti non potrebbe conoscere. È un giornalista, giunto in un luogo di conflitto deve imparare a conoscere rapidamente il territorio e capire come muoversi in una situazione d’emergenza.
Tra i tanti inviati di guerra, c’è anche Enzo Arcieri, giornalista nato e cresciuto a Vibo Valentia, oggi inviato Rai e di recente rientrato dall’Ucraina.
Il Rotary Club di Vibo Valentia, presieduto da Ketty De Luca, ha colto un suo momento di pausa per riportarlo nella sua città e coinvolgerlo in un incontro dal significativo titolo ”Ponti di Pace”, durante il quale si è provato a far capire quanto delicato e difficile sia questo compito provando anche ad analizzare gli scenari attraverso le relazioni dell’economista Damiano Silipo e del sociologo Ercole Giap Parini, entrambi professori ordinari presso l’UNICAL, che hanno trattato questi risvolti dal loro punto di vista introducendo così il coinvolgente racconto di Enzo Arceri , inviato per il Giornale Radio RAI.
A Enzo Arceri, il Rotary Club Vibo Valentia ha conferito il Paul Harris, massima onorificenza rotariana, segno concreto della stima a lui riservata dal club con questa motivazione: “…in segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo tangibile e significativo apporto a promuovere una migliore comprensione reciproca e amichevoli relazioni fra popoli di tutto il mondo”.