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Comunità vibonese sconvolta per la tragica morte di Gabriele Alessandria. Il Sindaco proclamerà il lutto cittadino

Ad identificare il corpo del ragazzo, il padre che lo ha riconosciuto attraverso l’orologio e un braccialetto che portava con sé

La tragica fine di Gabriele Alessandria, il giovane di Portosalvo il cui corpo senza vita è stato recuperato questa mattina dalla Guardia Costiera al largo di Bivona, ha portato dolore e sconcerto ad una intera comunità, non solo della natia Portosalvo e di Bivona dove il giovane lavorava, ma dell’intera città di Vibo Valentia.

I social stanno accogliendo reazioni, frasi e commozione, sebbene il fratello Federico, il primo ad utilizzare facebook per lanciare l’appello e ritrovare Gabriele, abbia scritto una frase significativa: “Ora circondateci di tranquillità, solo quello vi chiedo”.

Ma la partecipazione popolare è forte ed intensa dopo la notizia del ritrovamento del corpo purtroppo senza vita.

Come ricostruito, a individuare la sagoma di un corpo che galleggiava non molto distante dalla riva, è stato un bagnante che, poi attraverso l’utilizzo di un binocolo, ha potuto accertare che si trattava di un corpo umano allertando le autorità, per cui è intervenuta la Guardia costiera, che ha recuperato il corpo portandolo a Vibo Marina. Straziante il momento del riconoscimento; a confermare l’identità del 23enne di Portosalvo è stato il padre, che lo ha identificato attraverso un braccialetto e l’orologio, che appartenevano al figlio; questo perché il volto era irriconoscibile. Subito dopo, il magistrato di turno, ha dato disposizione che la salma fosse riconsegnata ai familiari.

Una volta confermata la notizia, è un susseguirsi di interventi attraverso i profili social dei tanti che intendono testimoniare il dolore per questo tragico evento.

Il fratello Federico ha scritto: “a te luce degli occhi miei, sarai sicuramente tra le braccia di nonna, ne sono certo…”.

Toccante, commovente quanto scritto dallo zio, Domenico Schipilliti: “Caro Nipote mio sei volato in cielo tra gli angeli. Ti ho voluto bene come un figlio fin da quando eri piccolino ed ho cercato sempre di aiutarti. Sono profondamente addolorato così come tua madre che non si da pace, tuo padre, tuo fratello Federico, tua sorella Ester e tuo nonno Benito. L’ orologio che ti ho regalato color oro perché tu eri un Piccolo Principe, splendente come l’ oro, l’ hai tenuto con te fino alla fine, per affetto e riconoscenza. Non ti dimenticherò mai caro Gabriele e la sera guarderò le stelle che brillano perché li ti troverò e mi ricorderò dei bei momenti trascorsi insieme e scusaci tanto se su questa terra non abbiamo saputo apprezzare la tua bontà e la tua bellezza, che resteranno infinite!”.

Gabriele Alessandria lavorava a “La Rosa dei Venti” a Bivona e la riconoscenza per il suo impegno è testimoniato dagli organizzatori del recente Bivona Beach Fastival, che hanno pubblicato un manifesto.

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A farsi portavoce dello sconcerto e dell’emozione che pervade la comunità vibonese, il Sindaco Enzo Romeo, che ha deciso di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali.

CIAO GABRIELE

“La città di Vibo Valentia – scrive il Sindaco – si stringe attorno alla famiglia di Gabriele Alessandria in questo momento di grande dolore. Tutti insieme abbiamo sperato fino alla fine in un epilogo diverso, abbiamo desiderato di vedere tornare Gabriele a casa, a riabbracciare i suoi cari. Ma così, purtroppo, non è.

Da padre, da nonno, prima ancora che da sindaco – aggiunge Enzo Romeo – rivolgo il mio pensiero e il mio abbraccio a tutta la famiglia Alessandria, per questa immane tragedia. Per la prematura perdita di un giovane figlio della nostra terra. Una partecipazione sincera e commossa che non può lasciare nessuno indifferente.

Ho deciso di proclamare il lutto cittadino, non appena si saprà la data delle esequie – conclude – affinché possa servire anche da monito ad una società che troppo spesso sottovaluta le fragilità, le paure e le angosce di una generazione, di quei ragazzi che, più di tutti, hanno bisogno di aiuto e, troppo spesso, non riescono a chiederlo.

Ciao Gabriele”.

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