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Arrestato un imprenditore di origini calabresi per truffe con gli ecobonus (VIDEO)

&NewLine;<p><em>Emesse anche altre cinque misure cautelari e sequestrati beni per 5 milioni di euro<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"S2IxSERgyBc" title&equals;"Truffe superbonus e intestazione fittizia&comma; eseguite 6 misure cautelari"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;S2IxSERgyBc"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;S2IxSERgyBc&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Truffe superbonus e intestazione fittizia&comma; eseguite 6 misure cautelari"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La Guardia di Finanza ha concluso un’articolata indagine&comma; svolta tra le province di Fermo&comma; Ancona&comma; Macerata&comma; Ascoli Piceno&comma; Teramo&comma; Catanzaro&comma; Cosenza&comma; Arezzo&comma; Milano e Roma&comma; che ha consentito di interrompere una frode nel settore dei superbonus edilizi &lpar;sismabonus ed ecobonus&rpar;&comma; tramite fittizie intestazioni societarie e fatture per operazioni inesistenti&comma; i cui proventi illeciti sono stati auto-riciclati nell’acquisto di beni immobili e mobili di valore e che ha visto l’emissione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G&period;I&period;P&period; presso il Tribunale di Fermo nei confronti di sei persone&comma; di cui una è finita in carcere&comma; un ingegnere&comma; che si premurava di presentare all’ENEA le necessarie asseverazioni&comma; con informazioni false o attestazioni non veritiere sulla congruità delle spese&comma; anche utilizzando timbri di soggetti estranei alla vicenda&comma; è finito agli arresti domiciliari&comma; mentre per gli altri quattro&comma; tra i quali figura un consulente del lavoro&comma; incaricato di apporre i visti di conformità in relazione ai crediti ceduti e di trasmettere telematicamente i modelli di cessione del credito all’Agenzia delle Entrate&comma; sono state emesse misure dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La persona finita in carcere è un imprenditore di origine calabrese dall’alto spessore criminale&comma; residente da anni nel fermano e condannato in via definitiva&comma; considerato responsabile di gravi reati che vanno dall’estorsione alla detenzione illecita di armi e munizioni&comma; fino al sequestro di persona&comma; lesioni e violenza privata<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le indagini hanno accertato come&comma; appena cessata l’applicazione di una precedente misura cautelare nei suoi confronti&comma; egli avesse costituito due imprese edili &lpar;intestate a prestanome&rpar; e come attraverso fatture per operazioni inesistenti avesse ottenuto contributi dallo Stato per lavori di efficientamento energetico e sismico&comma; in tutto o in parte mai realizzati&comma; con conseguente cessione dei crediti fittizi&comma; anche grazie alle false attestazioni di professionisti abilitati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La frode fiscale così realizzata ha generato crediti inesistenti pari a 3 milioni di euro di crediti inesistenti e 2 milioni di profitto illecito derivato dalle azioni contestate agli indagati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il provvedimento ha anche fatto scattare il sequestro dei beni&comma; formalmente intestati a soggetti prestanome e a società&comma; ma di fatto nella disponibilità del principale indagato&comma; tra questi diversi immobili in provincia di Fermo&comma; Ancona&comma; Macerata&comma; Ascoli Piceno&comma; Teramo e Catanzaro&comma; nonché di autovetture di lusso &lpar;fra cui alcune Porsche&rpar; e di ingenti liquidità finanziarie per un ammontare di circa 5 milioni di euro&period;<&sol;p>&NewLine;

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