Come un canale YouTube nato per hobby ha cambiato le sorti di un piccolo paesino dell’entroterra vibonese
È il gennaio 2020 ed Eva, giovane calabrese di Dasá, parte per gli Stati Uniti con suo marito Alexander Harper, sposato qualche mese prima a Capo Vaticano.
Durante il soggiorno negli USA, l’Italia viene investita dalla prima ondata di Covid:Eva è costretta a rimanere oltreoceano.
Alexander Harper, la cui professione è legata al mondo del cinema come direttore della fotografia in numerose produzioni di Hollywood, decide di aprire un canale YouTube, chiamato Pasta Grammar, incentrato sulla cucina italiana sfruttando “l’italianità” di Eva e le sue capacità tra i fornelli.
Il canale prende piede ed in meno di sei mesi, da hobby da Covid, diventa una vera professione per entrambi, perché, mese dopo mese, acquista nuovi followers (ad oggi se ne contano 340.000) e visto il consenso decidono di fare un ulteriore passo: organizzare viaggi a sfondo enogastronomico verso il Sud Italia trascorrendo giorni a Dasá, località lontana dalle solite rotte turistiche conosciute.
L’esperienza ha dell’incredibile, non solo per gli ospiti (a cui viene chiesto di immergersi completamente e vivere le tradizioni di un piccolo paesino calabrese, condividendo il loro tempo con le persone del luogo, tra corsi di cucina, visite in luoghi suggestivi e festeggiamenti), ma anche e soprattutto per la comunità di Dasá: si costituisce un’associazione no profit, Dasòs Eliès, con lo scopo di accogliere i nuovi “amici” internazionali regalando loro una vera e propria settimana in una grande e allargata famiglia calabrese con gli ospiti che alloggiano in case messe a disposizione dai membri della comunità.
Lo scorso anno i gruppi raddoppiano anche in termini di ospiti e così quest’anno le nuove date proposte sono fully booked in meno di 15 giorni dalla data dell’annuncio (tutto pieno anche per le prime due date del 2025!), la lista di attesa aumenta (ad oggi sono arrivate già più di 100 richieste per il 2026). Come se tutto ciò non bastasse, il lavoro di Harper ed Eva e di Dasòs Eliès attira l’attenzione di un gruppo di famiglie americane che acquistano proprietà a Dasà: costruzioni antiche che erano abbandonate e che ritorneranno a nuova vita come case-vacanza grazie ai “neo” dasaesi.
Ma – come spiega Bruno Corso, dell’associazione Dasòs Eliès – ad arrivare a Dasá non ci sono solo famiglie: accade che lo scorso ottobre (2023) si affaccia a Dasà un investitore irlandese che decide di puntare sul piccolo paese e sulla sua gente: acquista il vecchio mulino ad acqua presente sul territorio, con lo scopo di rimetterlo in funzione e donarlo alla comunità. Lo scopo? Creare un’esperienza unica per tutti coloro che vogliono visitare Dasá, un’esperienza a km 0 attraverso la molitura di grani locali che verranno trasformati in pane, pasta, pizza durante i corsi di cucina che ormai si svolgono a ritmo giornaliero.
Pasquale Greco, con orgoglio dasaese, spiega come i numeri di questa bella storia abbiano dell’incredibile: dal 2021 al 2024 sono transitati a Dasá più di 370 turisti internazionali, il coinvolgimento dei cittadini è passato da un piccolo gruppo di “visionari” a quasi la totalità della comunità, le strutture acquistate sono quasi una decina ed altre sono in fase di mediazione.