È servita a prevenire e contrastare il fenomeno degli illeciti ambientali che affliggono la provincia di Reggio Calabria
I reati ambientali sono sempre deprecabili perché non mettono in pericolo solo l’ambiente che ci circonda ma possono provocare anche gravi danni per la salute di tutti gli esseri umani.
Grazie al costante lavoro delle forze dell’ordine, molti di questi reati vengono scoperti e i loro responsabili denunciati, proprio come è successo con l’Operazione DEEP, pianificata dalla Legione Carabinieri “Calabria” in sinergia con il Comando Regionale Forestale, che ha coinvolto numerosi reparti dell’Arma, tra cui le nove compagnie del Comando Provinciale, i carabinieri del comparto Forestale, il Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.
Durante i mesi di luglio e agosto sono stati effettuati controlli mirati su impianti di depurazione, pompe di sollevamento, aree palustri e canali di scolo, nonché sulle attività produttive vicine a zone sensibili dal punto di vista ambientale. Particolare attenzione, poi, è stata posta sui mezzi delle ditte autospurgo, sospettate di pratiche illegali che contribuiscono all’inquinamento
Il bilancio dell’operazione è stato quanto mai pesante: 42 le persone che sono state deferite all’autorità giudiziaria per reati ambientali e quasi 83 mila euro le sanzioni amministrative che sono state elevate