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Titoli di studio e professionali falsi, la Guardia di Finanza arresta 9 persone (VIDEO)

&NewLine;<p><em>Non avevano valore legale nel territorio nazionale&comma; ed erano stati emessi da sedicenti enti universitari&comma; nonché da istituti scolastici di istruzione superiore paritari e scuole professionali dislocate in varie Regioni &lpar;Lazio&comma; Lombardia&comma; Calabria e Sicilia&rpar;&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-video is-provider-youtube wp-block-embed-youtube wp-embed-aspect-16-9 wp-has-aspect-ratio"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<amp-youtube layout&equals;"responsive" width&equals;"500" height&equals;"281" data-videoid&equals;"16b1yH6T0pM" title&equals;"Guardia di Finanza Bari&colon; 9 arresti e sequestro di beni per circa 10 milioni di euro"><a placeholder href&equals;"https&colon;&sol;&sol;youtu&period;be&sol;16b1yH6T0pM"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;i&period;ytimg&period;com&sol;vi&sol;16b1yH6T0pM&sol;hqdefault&period;jpg" layout&equals;"fill" object-fit&equals;"cover" alt&equals;"Guardia di Finanza Bari&colon; 9 arresti e sequestro di beni per circa 10 milioni di euro"><&sol;a><&sol;amp-youtube>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I finanzieri del Comando Provinciale di Bari e BAT hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali in carcere nei confronti di 9 persone&comma; emessa dal G&period;I&period;P&period; del Tribunale di Trani&comma; accusate a vario titolo e in concorso tra di loro&comma; per i reati di associazione per delinquere&comma; truffa aggravata&comma; falso materiale&comma; corruzione e autoriciclaggio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Gli arresti di oggi sono l’epilogo di un’articolata attività di indagine che ha consentito di svelare l’esistenza di un’organizzazione dedita al rilascio di titoli di studio e professionali falsi o comunque non aventi valore legale nel territorio nazionale&comma; emessi da sedicenti enti universitari&comma; nonché da istituti scolastici di istruzione superiore paritari e scuole professionali dislocate in varie Regioni &lpar;Lazio&comma; Lombardia&comma; Calabria e Sicilia&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il modus operandi prevedeva la costituzione di società di capitali all’estero &lpar;Cipro&comma; Regno Unito e America Latina&rpar; solo in apparenza abilitate al rilascio di titoli di studio &OpenCurlyDoubleQuote;riconosciuti” anche in Italia&comma; ma le indagini hanno appurato l’inesistenza di queste &OpenCurlyDoubleQuote;entità giuridiche”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In particolare&comma; la pluralità di truffe sarebbe stata realizzata da più strutture associative&comma; tra loro connesse&comma; che avrebbero utilizzato siti internet&comma; pagine facebook e profili whatsapp per pubblicizzare l’attività e i percorsi di studio offerti&comma; nonché per &OpenCurlyDoubleQuote;reclutare” i potenziali clienti&comma; inoltre avrebbero consegnato pergamene rappresentative dei citati titoli con loghi&comma; Apostille de L’Aja &lpar;asseritamente apposte da personale della Procura della Repubblica di Roma&rpar;&comma; certificazioni e traduzioni giurate contraffatte&sol;false&comma; infine avrebbero rilasciato &OpenCurlyDoubleQuote;certificati di equipollenza” falsamente emessi da atenei italiani &lpar;in particolare dall’Università Sapienza di Roma&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I principali indagati avrebbero creato un polo universitario con base operativa a Trani&comma; che si sarebbe avvalso di una &OpenCurlyDoubleQuote;rete” composta da oltre 55 point dislocati su tutto il territorio nazionale&comma; utilizzata per reclutare innumerevoli discenti&comma; aspiranti insegnanti ovvero laureati e diplomati che avrebbero corrisposto&comma; cadauno&comma; circa 8&period;000 euro per conseguire un titolo per accedere a concorsi pubblici o instaurare rapporti di lavoro soprattutto nel settore dell’istruzione &lpar;quali insegnanti di sostegno&rpar;&comma; conseguendo così un profitto illecito milionario&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le lezioni si sarebbero svolte tramite una piattaforma web appositamente creata&comma; su cui era caricato anche il relativo materiale didattico&comma; di dubbia validità e veridicità&comma; e al termine dei vari corsi sarebbero stati distribuiti i plichi contenenti le pergamene&comma; create dall’organizzazione&comma; attestanti il conseguimento del titolo&semi; in alcuni casi la consegna è avvenuta nel corso di eventi appositamente organizzati presso un hotel di Roma&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel corso delle investigazioni è stato altresì rilevato l’inoltro via pec al Ministero dell’Università e della Ricerca &lpar;MUR&rpar; di centinaia di richieste di riconoscimento dei titoli universitari&comma; prive di qualsiasi documentazione a supporto&comma; strumentali esclusivamente all’ottenimento di una ricevuta di protocollo – generata in automatico dal sistema informatico del dicastero – da utilizzare illecitamente per ottenere un temporaneo incarico di insegnamento&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A seguito di contrasti sorti a causa della spartizione dei profitti illeciti&comma; il gruppo criminale si sarebbe successivamente diviso in tre distinte compagini&colon; la prima avrebbe offerto&comma; nel territorio tranese&comma; percorsi formativi professionali attraverso la costituzione di altre imprese ed aggregandosi a nuovi soggetti&semi; la seconda avrebbe perpetrato il sistema fraudolento costituendo un nuovo &OpenCurlyDoubleQuote;polo” a Foggia&comma; avvalendosi di ulteriori società e associazioni culturali&comma; e acquisendo le quote di un’università privata albanese per mezzo della quale garantire il conseguimento di titoli di studio sempre non aventi valore legale in Italia &lpar;due degli indagati avrebbero corrotto un funzionario governativo albanese al fine di garantirsi l’attivazione e la favorevole conclusione del procedimento di accreditamento dell’istituto&rpar;&semi; la terza&comma; grazie anche all’apporto operativo di un avvocato del foro di Reggio Calabria&comma; avrebbe proposto ai alunni truffati dal gruppo foggiano la consegna di una pergamena&comma; creata ad hoc&comma; in sostituzione di quella già ricevuta&comma; dietro il pagamento di una somma oscillante tra i 500 e i 2&period;500 euro&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I proventi di tutte queste attività illegali si aggirano in circa 10 milioni di euro che sarebbero poi stati reinvestiti nell’attività criminosa&comma; nell’acquisto di beni mobili &lpar;tra cui un’autovettura di lusso del tipo Maserati&rpar; ed immobili &lpar;opportunamente &OpenCurlyDoubleQuote;intestati” a persone giuridiche&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Da qui il sequestro delle quote sociali di 8 imprese&comma; con la conseguente nomina di un amministratore giudiziario<&sol;p>&NewLine;

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