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Militari all’esterno dell’ospedale di Vibo, il sindaco Romeo opportunamente ridimensiona il caso

romeo

&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;<em>Clamore mediatico ingiustificato&comma; si tratta solo di una normale organizzazione delle forze a disposizione”<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Purtroppo&comma; siamo stati facili profeti… E non ne siamo orgogliosi&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La notizia dei militari smistati all’ospedale Jazzolino ha invaso tutte le testate giornalistiche italiane&comma; con relative prese di posizione e immancabili commenti social che mostrano una città e un territorio distante dalla realtà&comma; ma purtroppo di nuovo nell’occhio del ciclone in chiave tristemente negativa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Se n’è reso conto il sindaco Enzo Romeo che sta opportunamente agendo per ridimensionare il caso e tentare di recuperare un’immagine non così negativa&comma; come sta aumentando nellopinione pubblica nazionale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Già questa mattina è intervenuto in diretta sui programmi di RTL102&period;5&comma; emittente radiofonica tra le più sentite in Italia&comma; a questo ha aggiunto una nota&comma; che riportiamo di seguito&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;In qualità di sindaco della città di Vibo Valentia&comma; ed alla luce del clamore mediatico che ha avuto una semplice scelta di dislocazione delle forze dell’ordine sul nostro territorio – scrive Romeo – avverto l’obbligo di ridimensionare quella che è stata una percezione errata avuta da molti in merito alla presenza di militari all’esterno dell’ospedale di Vibo Valentia”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quindi spiega&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;In virtù di una riorganizzazione delle forze sul territorio&comma; anche in vista dell’apertura delle scuole&comma; nel corso dell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi in Prefettura si è deciso l’impiego di militari ed operatori di pubblica sicurezza in punti sensibili&comma; come sempre avviene&comma; a cominciare dall’esterno delle scuole&period;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Data la disponibilità di risorse&comma; si è voluto incrementare il livello di sicurezza anche di altri presidii&comma; tra i quali&comma; appunto&comma; l’ospedale Jazzolino&period; La scelta&comma; dunque&comma; è maturata esclusivamente all’interno di questa logica&comma; e non già dalla necessità – per la quale&comma; fortunatamente&comma; non se ne ravvisano gli estremi – di far presidiare l’ospedale dall’Esercito&period; Ecco perché ritengo assolutamente opportuno&comma; anzi doveroso&comma; ridimensionare l’eco mediatica sul caso&period; Vibo Valentia soffre di patologie comuni a tutti gli ospedali d’Italia anche sul fronte della sicurezza&comma; come confermano&comma; purtroppo&comma; le circa 16mila aggressioni registrate in Italia nei confronti di medici e sanitari&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Gli episodi che si sono verificati di recente a Vibo non devono farci dimenticare che i nostri medici&comma; infermieri ed operatori in generale compiono sforzi notevoli per assicurare una sanità dignitosa&comma; e non sono certo imputabili a loro le disfunzioni di cui soffre la sanità calabrese&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In conclusione&comma; dunque&comma; voglio rassicurare tutti&colon; non c’è alcun &OpenCurlyDoubleQuote;caso Vibo”&comma; non ci sono militari nelle corsie dell’ospedale Jazzolino”&period;<&sol;p>&NewLine;

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