Si vuole scoprire se per caso lue e la madre siano stati avvelenati da qualcuno che abbia avuto interesse a mettere le mani sul loro patrimonio milionario
Si fa sempre più complessa e intricata la vicenda che vede indagata l’ultima moglie di Amedeo Matacena, Maria Pia Tropepi sposata a Dubai con il rito islamico, e per la quale la procura di Reggio Calabria ha disposto la riesumazione della salma dell’ex parlamentare di Forza Italia morto il 16 settembre 2022 mentre era latitante a Dubai, e di sua madre, Raffaella De Carolis, che lo aveva raggiunto a Dubai dove è deceduta il 18 giugno dello stesso anno.
Si vuole scoprire se per caso i due siano stati avvelenati da qualcuno che abbia avuto interesse a mettere le mani sul patrimonio milionario del politico reggino: conti correnti e società all’estero di cui una buona parte gli erano stati dissequestrati e che se avesse avuto il tempo sarebbe praticamente tornato un uomo libero poiché, nel giugno 2023, la sua condanna, dopo 10 anni di latitanza, sarebbe diventata inesigibile dallo Stato italiano.
La Tropepi è sotto inchiesta non solo per duplice omicidio ma anche per altri reati che la stessa avrebbe commesso prima e dopo la morte dell’ex parlamentare, infatti, è indagata anche per procurata inosservanza di misure di sicurezza detentive, falsità in testamento olografo, circonvenzione di incapaci, autoriciclaggio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, accesso abusivo a un sistema informatico ed estorsione.
Gli inquirenti stano valutando stanno valutando diverse ipotesi, infatti sul registro degli indagati sono state iscritte altre tre persone per le quali si indaga per reati legati alla gestione postuma del patrimonio dei due defunti: si tratta del figlio della Tropepi, Giovanni Rispoli di 23 anni di Castellammare di Stabia, indagato per impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita; dello storico collaboratore del politico, Martino Politi di 57 anni, accusato di falsità in testamento olografo e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti e di Elio Matacena di 58 anni, il fratello dell’ex parlamentare che, pochi giorni dopo la morte della madre sarebbe entrato nella sua abitazione, a Reggio Calabria, per impossessarsi di alcuni suoi beni, per questo è sotto inchiesta per violazione di domicilio e furto in abitazione
In più la Dia sta anche indagando per capire se l’anziana madre di Matacena, nonostante il suo precario stato di salute, avesse deciso spontaneamente di recarsi negli Emirati Arabi per stare vicino al figlio latitante o se, in un certo senso, sia stata costretta o indotta da qualcuno che poi avrebbe messo le mani sui suoi conti correnti, trovati vuoti dai familiari dopo la sua morte.
Una telenovela che ogni giorno riserva nuovi sviluppi.