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Suggestiva manifestazione della Guardia di Finanza di Vibo Valentia per celebrare i 250 anni della fondazione

L’appuntamento il 19 settembre presso il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” con inizio alle ore 17:00

Oggi 19 settembre , presso il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, con inizio alle ore 17:00, nell’ambito delle iniziative locali organizzate per la ricorrenza del 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, si svolgerà un evento celebrativo nel corso del quale sarà inaugurata la mostra “SINUS VIBONENSIS Un Mare di Storia”, con lo scopo di proiettare sul comune sfondo del mare: attività di controllo, tutela e valorizzazione del territorio vibonese.
L’iniziativa vedrà anche l’avvio di un concorso denominato “AmbientAzioni: a scuola di legalità con la Guardia di Finanza”, organizzato in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Vibo Valentia dell’Ufficio Scolastico Regionale, riservato agli alunni/studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della provincia di Vibo Valentia e si concluderà con un concerto dell’orchestra di Fiati del Conservatorio di Musica “Fausto Torrefranca”.

L’evento rappresenta certamente un momento di particolare suggestione, per il luogo prescelto ed il contesto nel quale si svolge. A conferma di ciò quanto il Direttore del Museo, Maurizio Cannatà, scrive in un posto nella pagina facebook del Museo-

“Che cos’è un Museo se non il luogo in cui si preserva la memoria storica di una comunità – si chiede Cannatà – Cos’è un Museo se non il luogo in cui si educano le future generazioni all’importanza che lo sviluppo di un territorio avvenga su solide basi culturali”.

ed ancora, “Cos’è un Museo se non il luogo in cui tutto questo avviene in profonda sinergia con le altre Istituzioni che operano sul territorio, con competenze diverse ma nel comune obiettivo di rendere migliore la vita dei cittadini”.

Quindi, spiega. “Nell’essere chiamati ad ospitare, con grande onore, la festa delle donne e degli uomini della Guardia di Finanza, in occasione del 250° anniversario della fondazione del corpo, abbiamo scoperto come Essa, proprio dal porto di Vibo Valentia, con il suo Reparto Operativo Aeronavale, eserciti la sua competenza su tutto il mare Calabrese, con attività di controllo che spaziano dallo Ionio al Tirreno, dal golfo di Policastro, alle Eolie, allo stretto di Messina.

Abbiamo così scoperto che questo fenomeno è il frutto di un processo storico dalle radici profonde, da quando questo braccio di mare fu solcato dai marinai Fenici e poi Greci che navigavano verso l’Etruria, attraversando il “Poros Tyrrenos”, ovvero lo stretto di Messina, fino alla nascita nel VII secolo a.C. della polis di Hipponion, in un territorio che prese e che prende ancora oggi il nome di “Poros”, ovvero passaggio, transito ininterrotto di popoli e culture….

Questo braccio di mare, questo golfo (oggi detto di S. Eufemia) che gli indigeni chiamavano “Veip”, fu poi denominato dagli antichi “Sinus Vibonensis”, poiché grazie ad un porto costruito dal potente re di Siracusa Agatocle, divenne il luogo in cui si costruivano navi da guerra e si scambiavano merci da e per tutto il Mediterraneo, tanto che le monete della polis di Hipponion erano caratterizzate proprio dall’immagine dell’anfora utilizzata per il trasporto del vino.

Abbiamo scoperto che questo porto fu strenuamente difeso dai Romani durante le guerre puniche, e che le acque antistanti ad esso furono teatro di scontri epocali contro la flotta cartaginese. Lo stesso avvenne all’epoca delle guerre civili, poiché qui aveva sede la flotta del grande Giulio Cesare che ottenne proprio qui importanti vittorie contro Pompeo.

Sempre qui ebbe la sua base navale Marco Agrippa, il grande generale genero di Ottaviano, il futuro primo imperatore Augusto. Proprio da qui partì la flotta che consentì ad Agrippa di vincere la battaglia del Nauloco contro Sesto, figlio di Pompeo, aprendo ad Augusto la via dell’impero.

E da qui, ancora nel VI secolo d.C., si spediva a Roma il legname per costruire il tetto della basilica di S. Pietro….

….e ancora qui, dopo 2000 anni, con la battaglia di Porto Santa Venere, avvenne il primo sbarco alleato sul suolo italiano, che aprì alle armate inglesi e americane la strada per la conquista del Sud Italia durante la seconda guerra mondiale.

…da questo, e da molto altro, nasce “Sinus Vibonensis, un mare di storia”, una mostra che avremo il piacere di presentarvi oggi pomeriggio alle ore 17:00 insieme alla Guardia di Finanza, per ricordare a tutti i Vibonesi che Vibo fu anche, e soprattutto, una grande città di mare”.

Il posto si conclude con una serie di ringraziamenti: “Un ringraziamento al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Eugenio Bua e al Comandante del Reparto Operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia Ten. Col. Alberto Lippolis, per la preziosa occasione di collaborazione istituzionale. Grazie agli archeologi Manuel Zinnà, Marianeve Vallone e Cristiana La Serra, che sotto la sapiente guida dell’archeologa Marilena Sica hanno realizzato il percorso scientifico dell’esposizione”.

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