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Muore nella sua casa di Vibo Valentia il cantautore vibonese Michele Zara, originario di Dinami

Michele Zara Calabrese Complesso Salvatore Ida Io Parto Militare 393342939220 324x324 1

&NewLine;<p><em>Domani 20 ottobre saranno celebrati i funerali nella chiesa di Sant’Antonio del capoluogo&comma; alle ore 10&comma;30<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il Cantautore&comma; classe del 1930&comma; era nato a Dinami il 27 giugno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Come ricorda lo storico Michele Furci&comma; iniziò la sua carriera partendo dal piccolo coro parrocchiale dinamese&period; Crescendo&comma; grazie all’esperienza parrocchiale in cui emerse la sua innata passione per il canto e per la musica&comma; ha dato lustro alla canzone calabrese divenendo presto un punto di riferimento per la sua melodica voce e per la grande capacità di cantare storie di vita vissuta realmente in ogni paese della Regione&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&&num;8220&semi;È riconoscibile nelle sue opere discografiche &&num;8211&semi; sottolinea Furci &&num;8211&semi; lo spaccato della vita sociale delle viuzze in cui abitava a Dinami&comma; ma che erano simili a quelle di ogni realtà urbana della regione&period; Il cantautore Michele Zara&comma; infatti&comma; nei testi delle sue memorabili canzoni popolari&comma; ha immortalato una realtà sociale attraverso le quali ognuno delle generazioni del suo tempo si è riconosciuto ovunque si trovasse&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;10&sol;WhatsApp-Image-2024-10-19-at-12&period;02&period;51-753x1024&period;jpeg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-17857"&sol;><figcaption class&equals;"wp-element-caption">Michele Zara<&sol;figcaption><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Io partu militari <&sol;em>&lpar;2° Premio al festival di Palmi&rpar;&comma; <em>Marrobbaro lu gaduzzu<&sol;em>&comma; <em>O cummari Rosaria mia<&sol;em>&comma; <em>Alla Vergine Santissima della Catena<&sol;em>&comma; ecc&period; Nella veste di cantautore partecipò a moltissime stagioni musicali e&comma; tra le tante&comma; particolarmente al IV Festival Calabrese della Canzone dell’<em>Agosto Vibonese<&sol;em>&comma; 3-5 agosto 1956&comma; presentato dal grande Corrado&period; In quel festival si classifica al 2° posto con <em>Saba Calabrese<&sol;em>&period; Il cantautore&comma; che si era distinto durante il Festival del dilettante del 1953&comma; dopo il successo del 1956&comma; debutta con un provino a Sanremo con la canzone <em>Casetta in Canadà <&sol;em>nel 1957&comma; e poi&comma; sempre nello stesso anno&comma; in coppia con Giacomo Rondinella&comma; fa il provino per la partecipazione al Festival di Napoli con il brano <em>Nnammurate dispettuse<&sol;em>&period; Per la sua brillante voce fu definito il <em>Tajoli del Sud<&sol;em>&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Grande attenzione e particolare evidenza della sua bravura la ricorda nel suo libro il compianto Felice Muscaglione&comma; <em>C’era una volta<&sol;em>&comma; pubblicato nell’edizione del 1998&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Molti conobbero &lpar;e&comma; tra questi&comma; anche chi dirige ViViPress&rpar; l’artista Michele Zara quando&comma; trasferitosi a Vibo Valentia&comma; diede lustro alle opere musicali calabresi con lo storico negozio di dischi sul corso della città &lpar;quando si poteva passeggiare lungo Galleria Vecchio&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Con lui &&num;8211&semi; conclude il ricordo Michele Furci &&num;8211&semi; se ne va uno degli ultimi grandi artisti popolari calabresi&comma; cresciuto da autodidatta ma dotato di grande talento&period;<&sol;p>&NewLine;

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