Finora i principali partiti del centrodestra vibonese si erano caratterizzati per l’assenza di dichiarazioni ufficiali, malgrado le sollecitazioni dei gruppi minori. Finalmente, adesso parla il coordinatore provinciale Michele Comito. Propone un lungo elenco… privo di analisi
Evidentemente conscio che questo silenzio fosse durato troppo destando sorpresa, malumore ed anche incredulità tra attivisti e simpatizzanti del centrodestra a Vibo Valentia, Michele Comito, coordinatore provinciale di Forza Italia (partito principale della coalizione in città, mentre il partito della premier da queste parti vaga in una sorta di mondo parallelo, diverso dalla realtà!), ha sentito il dovere di aprire la sua lunga ed articolata analisi con una dichiarazione che sa di giustificazione piuttosto che di spiegazione: “Abbiamo aspettato i 100 giorni dell’Amministrazione Romeo per fare un’analisi dettagliata di quanto sta avvenendo nella nostra città, d’altronde guardandoci intorno, in lungo e largo si vedono solo le opere che la precedente amministrazione targata centro destra ha avviato e realizzato, nonostante nei 5 anni trascorsi ce ne siano due di chiusura totale per il Covid e di altri avvenimenti incresciosi che l’amministrazione Limardo ha saputo ben gestire”.
Ordunque, ciò premesso, Comito entra direttamente nell’argomento principale di tutti i social in salsa vibonese, nota dolente e fonte di ogni imprecazione.
“I cantieri che si stanno avviando alla conclusione sono sotto gli occhi di tutti – considera il coordinatore provinciale di Forza Italia Vibo Valentia – è chiaro che una rigenerazione urbana è in atto, le piazze alcune delle quali dei veri parcheggi in asfalto stanno rinascendo a nuova vita con dei materiali pregiati. Peccato che gli stessi attuali amministratori, stanno pensando di gestire i cantieri come se fossero i propri lavori personali, pensando di dare indicazioni e migliorie che un amministratore non potrebbe assolutamente fare… ma forse la Vibo vera è questa. Per Piazza Martiri d’Ungheria, avevano annunciato che sarebbe stata aperta a fine settembre almeno per quanto riguarda la carreggiata parallela alla recinzione della scuola don Bosco, ebbene siamo oltre alla metà di ottobre e ad oggi nulla si è concluso. E poi, le loro vedute che arrivano sempre in ritardo, come quella del “muro della discordia” che delimita la Piazza in esame, che nel 2021 innalzò tante polemiche fra sit-in di consiglieri di opposizione allora, ed oggi esecutivo Romeo”.
Insomma, l’argomento prescelto per questa analisi politica dell’esponente azzurro vibonese è quello dei lavori pubblici. Infatti, continua: “Così come il pasticcio di Piazza Luigi Razza: l’assessore attuale parla di errori progettuale e di esecuzione, ma l’impresa e il DL dichiarano tutt’altro, tutto sarà gratuito, la nuova variante, che variante è o non è non lo ha capito nessuno, le lavorazioni realizzate erroneamente (così come dichiarato dall’assessore al ramo) per il tratto che corre parallelo alla chiesa, verranno demolite a carico dell’impresa, che più volte, invece ha dichiarato che ha eseguito quanto gli è stato ordinato. Poi c’è il sottopasso di Vibo Marina. Il 25 agosto 2024, su una testata locale, leggevamo a grandi titoli: “L’assessore ai lavori pubblici Monteleone assicura: a fine settembre l’inaugurazione dell’eterna incompiuta”. Ebbene siamo a fine ottobre e ad oggi nulla… ma ci sta, si sa che i cantieri per motivi diversi il più delle volte sono soggetti a ritardo, ma quello che ci fa riflettere ancor di più è che l’Amministrazione Limardo ha lasciato in eredità al caro e buon Romeo tanti interventi già appaltati i cui finanziamenti sono pervenuti a Vibo grazie al lavoro dell’on. Giuseppe Mangialavori”.
“E sono davvero tanti, già appaltati ma ad oggi mai iniziati – prosegue Comito – il primo fra tutti la piscina comunale, tanto si è prodigato l’on. Mangialavori a far pervenire al Comune l’importo necessario per renderla fruibile. Eppure ricordiamolo che l’attuale assessore allo sport, quando sedeva all’opposizione, ha più volte duramente ribadito la necessità di aprire la piscina per il bene della collettività, lo faceva quando era seduto dall’altra parte, e ad oggi lui e il suo collega dei Lavori pubblici si sono assopiti su progetti già esecutivi e appaltati. Proviamo ad immaginare se avessero dovuto seguire tutto l’iter fino ad oggi…!”
“Non dimentichiamo poi il bando farlocco del super esperto, così tanto decantato da Romeo e anche dal suo assessore al personale che si è immolato come un agnello a spiegare in una commissione l’urgenza di tale procedura, solo 7 giorni di pubblicazione… Ma così tanta urgenza ad oggi non trova riscontro, infatti nemmeno la commissione che valuterà le candidature è stata nominata, pare non sia più urgente. La risposta che hanno dato: anche la precedente amministrazione lo ha fatto! Allora sorge spontanea la domanda: ma voi non eravate diversi?”

A questo punto, Michele Comito spazia: “Viene poi da sorridere leggendo altre dichiarazioni: “La cultura come cavallo di battaglia”, peccato che l’assessore al ramo si dimentichi di andare alla Cittadella dove era stata convocata una riunione proprio sui finanziamenti alla cultura, nello specifico del teatro. E menomale che al governo regionale, di centrodestra, quando se ne sono accorti sono stati clementi e li hanno richiamati. Ma d’altronde anche il teatro, curato con tanto amore dalla precedente amministrazione, con il suo ampio parco, oggi è ridotto a sterpaglie e sporcizia, eppure così tanto ci hanno additato, perché non siamo stati in grado di aprirlo e loro ad oggi nemmeno l’erba hanno saputo tagliare, ma d’altronde il buono e caro Romeo dichiara che a Natale sarà restituito alla città. Attendiamo fiduciosi… Così come la scala mobile, che ci vuole ad aprirla tuonavano le opposizioni… e poi ancora, sarebbero stati veloci a risolvere la carenza idrica, ma tutta l’estate il problema si è più volte ripetuto non solo a Piscopio ma nelle frazioni e in città”.
Comito prova ad inchiodare il sindaco con le sue stesse dichiarazioni: “Il 16 luglio 2024 al varo della Giunta, il sindaco Romeo a gran voce “basta burocrati, alla città servono assessori operai” e noi ci chiediamo dove siano, perché ad oggi non se n’è visto uno in giro per il territorio. La manutenzione è inesistente, lo sfalcio delle erbacce idem, il territorio non viene pulito, i cimiteri la stessa cosa, tombini che esondano, buche e transenne ovunque, riparazioni che il giorno dopo sono peggio di prima, ma loro avevano promesso ricette miracolose nella loro amministrazione che ad oggi non abbiamo avuto il piacere di “gustare”. L’elenco è lungo, al momento solo tante parole e post pubblicitari, di riunioni ed istituzioni di tavoli tecnici, di assessori che vanno a mangiare a mensa, facendosi fotografare al banchetto con la minestrina, ma forse hanno omesso di informare la città che la stessa ci è andata perché il giorno prima, come si legge da diversi post di protesta su fb, ai bambini in mensa è stata servita insalata con insetti. D’altronde tutto è una novità con questa amministrazione…”.
“Rimaniamo in attesa di tante cose- prosegue – asfalto, giochini, sottopasso, teatro, scala mobile, rete idrica, fognaria… Ma intanto che aspettiamo verifichiamo le determine pubblicate sul sito e non possiamo fare a meno di notare che di certo è un’amministrazione molto pulita, infatti nei primi 100 giorni di Romeo troviamo una spesa pubblica di euro 300 (DETERMINAZIONE N° 2140 DEL 10/10/2024) per la pulizia delle tende nella stanza del sindaco e poi nonostante siamo a chiederlo tutti i giorni ancora l’ascensore non funziona, non ci sono soldi ci viene risposto, e meno male che le tende non le hanno anche gli assessori nelle proprie camere, altrimenti tutti a “lavar tende” invece di pensare al bene e al risparmio pubblico. Ci sentiremo dire, a conclusione dei lavori di rigenerazione delle piazze, che la città sarà più bella e vivibile, ma ci ricorderemo sempre che la loro opposizione era incentrata proprio contro i cantieri, troppi in città, eppure si sa che i cantieri fanno da padrone in tutta Italia, ma solo a Vibo questo odio incontrollato contro una rigenerazione in atto. Lavori tutti appaltati e che a settembre 2024 avevano maturato già il 30% di lavorazioni, così come richiesto dal PNRR, grazie all’avvio fatto secondo quanto dettato dalla normativa ed avviato dalla precedente amministrazione”.
Michele Comito si avvia, quindi, alla conclusione di questa lunga elencazione di attività: “La Vibo Vera saremo noi, stravolgeremo la città”, peccato però le uniche cose positive, degne di nota, siano riferibili ad attività – ed anche a persone – valorizzate dalla precedente amministrazione. Rimaniamo fiduciosi che la Vibo Vera stia arrivando così come Vibo scintillio di luci, così scriveva il caro e buon assessore allo spettacolo sulla sua pagina Fb il 18 aprile 2024. Alcune volte, “basta replicare qualcosa di successo… si potrebbe indire già un bando a luglio per le luminarie e attrarre turisti”. Restano solo parole, perché ad ottobre di bando per luminarie neanche l’ombra! Aspettiamo fiduciosi che tutto quanto promesso venga realizzato perché siamo curiosi anche noi di vedere quale sia la Vibo Vera tanto promessa e decantata dall’amministrazione Romeo. Perché vogliamo sperare che sia qualcosa di diverso dall’assistere passivamente ad una città che si allaga per un temporale, cosa che prima rappresentava “il fallimento di un’amministrazione”. Oggi non più?”
Così conclude la sua nota il coordinatore provinciale di Forza Italia. e chi legge rimane come sospeso, tronco, in bilico.
Vabbè – si riflette – l’elenco è stato fatto, il richiamo alla memoria delle tante attività in sospeso e le tante dichiarazioni di intenti, a giudizio di Comito non rispondenti alla realtà attuale, pure, ma…
Ma… l’analisi politica? La riflessione politica, cento giorni dopo la sconfitta del centrodestra che ha portato il centrosinistra al governo della città? O, se si vuole cambiare ottica, i motivi della vittoria del centrosinistra dopo quindici anni di governo della città da parte del centrodestra? Le responsabilità? I perché di un simile epilogo in chiave centrodestra, che dall’altro lato del quadro politico diventa il nuovo inizio (come sempre, sta nel punto di osservazione. che cambia. l’ottica della visione). La risposta agli inviti ed alle sollecitazioni dei gruppi, sia pure minori, della coalizione ad una riflessione “politica”? Il giudizio “politico” sui cento giorni della giunta Romeo, oltre alla dettagliata elencazione?
Insomma, in una parola: la politica? Dov’è? Come si fa?
La politica. La politica!
Intanto – si dirà – almeno da Forza Italia il silenzio è stato rotto, ma si ritiene sufficiente? può bastare questo?