La cerimonia di premiazione venerdì 15 novembre, a partire dalle 9.30, nell’auditorium del liceo classico Michele Morelli di Vibo Valentia
Sarà conferito a Padre Maurizio Patriciello, l’Operatore d’oro 2024.
La manifestazione, con il relativo premio, giunta alla sua XVII edizione, si terrà nella mattinata del 15 novembre, a partire dalle 9.30, nell’auditorium del liceo classico Michele Morelli, il cui dirigente, Raffaele Suppa, continua ad essere il promotore di un momento di riflessione e dibattito organizzato con il contributo di tutti gli istituti superiori vibonesi. Nella fattispecie, l’IIS Morelli-Colao, il Liceo Scientifico “G. Berto”, il Liceo Statale “V. Capialbi”, l’IIS “ITI-ITG-ITE”, l’IIS IPSEOA “E. Gagliardi”, “De Filippis-Prestia”, con il supporto dell’Associazione “Libera contro le mafie”.
Generalmente la scelta delle istituzioni scolastiche ricade su personalità che si siano particolarmente distinte nella testimonianza e nell’impegno attivo nella lotta alla criminalità organizzata ed alla illegalità diffusa, nonché in difesa dei diritti umani.
Il premio, che vede protagonisti migliaia di studenti coordinati da dirigenti e docenti degli istituti di riferimento, intende proseguire sulla strada della riaffermazione dei valori della pace, della solidarietà, di giustizia e di libertà, nonché dei principi e valori propri della cultura e dell’istruzione, a fondamento della nostra Carta Costituzionale.
Tra i premiati si ricordano, infatti, Edith Bruck, Mimmo Lucano, Nicola Gratteri, Don Luigi Ciotti, Don Giacomo Panizza, Marisa Manzini e Camillo Falvo.
Per il 2024, è stato deciso di conferire il premio a Padre Maurizio Patriciello, “prete di periferia”, simbolo della lotta in prima linea in difesa della legalità, testimone attivo di impegno quotidiano nella lotta contro la camorra e contro tutte le mafie, punto di riferimento per le giovani generazioni nella promozione dei valori della giustizia e della legalità che trovano particolare risonanza nel contesto educativo e fungono da guida soprattutto per la formazione di buoni cittadini.
Un esempio che non solo rafforza la nostra comunità, ma contribuisce a costruire una cultura della legalità che trova una risonanza particolarmente forte nel contesto educativo e crea un terreno fertile per la crescita di cittadini consapevoli e responsabili.
E questo per un motivo che ha saggiamente dichiarato don Luigi Ciotti, già insignito del premio, ovvero quel principio secondo cui “la giustizia è il fondamento della democrazia e la legalità”.
Stando, invece, alle parole dell’attuale Procuratore di Napoli Nicola Gratteri, “la legalità è come un muro contro cui si infrangono i tentativi di colpire lo Stato e la società civile”.
Il conferimento del premio “Operatore d’Oro 2024” diviene, in questa particolare circostanza, peró, anche un tributo all’uomo ed al sacerdote instancabilmente teso nello straordinario servizio e nel contributo significativo alla promozione di una società più giusta ed equa; un sacerdote attivo nella terra dei fuochi, a stretto contatto con il degrado e l’emarginazione. Insomma, una figura-chiave in quel processo d’inclusione che dovrebbe vedere scuola e chiesa lavorare a braccetto, a specie nelle aree più a rischio, al servizio, anzitutto, delle future generazioni.