I gruppi di opposizione in Consiglio comunale pongono all’esecutivo Romeo una serie di interrogativi a proposito di questa installazione per il “Natale più vibonese di sempre”
Meravigliosa Vibo Valentia!
Unica e fantastica; anzi, fantasiosa: perché ogni giorno riesce a regalare una sorpresa, una novità, un’occasione per non annoiarsi nella ruotine di una quotidianità altrimenti sempre uguale, banale.
Il buon Einstein ha speso la sua vita per elaborare la più straordinaria delle teorie. Ovviamente stiamo parlando della Teoria della Relatività, quella che afferma che lo spaziotempo viene più o meno incurvato dalla presenza di una massa; un’altra massa più piccola si muove allora come effetto di tale curvatura. Le persone che studiano seriamente diranno che gli oggetti seguono linee geodetiche, ma ‘curvano’ perché lo spaziotempo è curvo. La massa curva lo spazio.
E se la massa curva lo spazio, perché i cerchi i “Cerchi del Natale a Vibo Valentia” non avrebbero dovuto curvare anche loro qualcosa? Ad esempio, i lampioni, i nuovi, nuovissimi lampioni della nuova nuovissima (quando sarà finalmente ultimata) piazza del Municipio?
La mente geniale di Albert Einstein riuscì ad intuire un fenomeno così straordinario, che espresse nella teoria della relatività: lo spazio e il tempo si deformano in prossimità di corpi molto massicci. Partendo da questo assioma, un “effetto curvatura” era ipotizzabile a Vibo Valentia, considerata la crescita quotidiana di “corpi massicci” tra i cittadini vibonesi!
E così, malgrado tutto lo stupore che può generare un’informazione di questo calibro, per quanto molto spesso anche questa teoria sia destinata a perdersi nel marasma di nozioni e informazioni puramente teoriche apprese a scuola e a rimanere nient’altro che una frase o una formula del tutto astratta dalla realtà, ecco che nella “Meravigliosa Vibo Valentia”, tutto ciò si concretizza
E, adesso che questo “effetto curvatura” è stato reso noto, in città tutti ne parlano, al punto che l’argomento sta attirando l’attenzione degli amministratori generando interrogativi tra i consiglieri dei gruppi di opposizione, che oggi hanno inviato alle redazioni una loro riflessione in proposito.
“Era il giorno 8 novembre 2024 quando sul sito istituzionale del comune di Vibo Valentia compariva la prima foto con i cerchi luminosi accesi “Il Natale più vibonese di sempre… sta arrivando”. Tutti i consiglieri di maggioranza ed assessori condividevano il post, fieri di cotanta bellezza e splendore. Gli stessi il giorno delle installazioni nel cantiere dei lavori di Piazza Martiri d’Ungheria, ammiravano l’installazione dei cerchi luminosi. Il lavoro non è durato poche ore, anzi per diversi giorni l’azienda ha lavorato, consegnando alla città i famosi cerchi. Appare inverosimile che una ditta non autorizzata possa stazionare in un cantiere peraltro centralissimo senza alcuna autorizzazione. È questo il livello di controllo dei cantieri in città in generale?”.
Parte con questo tono la nota a firma di tutti i gruppi d’opposizione in Consiglio Comunale a Vibo Valentia (ovviamente, da questo elenco bisogna espungere il Gruppo Misto, ché, essendo misto; non può ritenersi del tutto all’opposizione e non nemmeno del tutto in maggioranza: è misto!).
I consiglieri del centrodestra, per una volta almeno all’unisono con quelli di centro, scrivono ancora: “A installazione avvenuta, già dopo poche ore venivamo a sapere, che l’azienda installatrice ci aveva “rifilato” dei cerchi che a Cosenza erano apparsi ben 13 anni fa. Passi anche questo, ma di certo non possiamo non renderci conto che questa maggioranza sta amministrando come se fosse a casa propria ed alla rinfusa. Eh si, perché nei giorni dell’installazione, il Consigliere delegato Colelli, fiero del lavoro che stavano facendo era all’interno del cantiere a dirigere i lavori, eppure all’esterno della recinzione, c’è tanta di cartellonistica che vieta “l’ingresso ai non autorizzati” e lui da chi era stato autorizzato se l’assessore Monteleone non ne sapeva nulla? Chi aveva aperto il cancello e fatto entrare l’impresa installatrice?”.
“Tutti ci siamo chiesti che ci facevano delle luminarie in un cantiere, ma mai avremmo pensato che le stesse fossero state installate abusivamente. Così pare per quanto dichiarato oggi dall’assessore ai Lavori Pubblici: «Non abbiamo autorizzato nulla, l’impresa delle luminarie ha fatto di testa sua»: è davvero imbarazzante quanto dichiara il membro dell’esecutivo, ma soprattutto non si rende conto che la Cooper Poro ha comunicato che a seguito dell’installazione delle luminarie i lampioni che delimitano la strada che taglia la piazza si sarebbero curvati e risultano essere pericolosi per i cittadini, già pericolosi per i passanti. E quindi non sarebbe il caso di procedere ad una immediata rimozione? O stiamo aspettando che crollino addosso a qualcuno?”.
Prosegue, quindi, la serie di interrogativi: “Ma come? dall’8 novembre ad oggi sono passati 12 giorni e solo ora ci si è resi conto della presenza dei cerchi?”; per giungere alla conclusione: “Sembra che questa Amministrazione non vuol vedere al di là del proprio naso (questa volta – suggeriamo umilmente – ci stava bene un punto esclamativo!).
“Anche noi, non ce ne vogliate, desideriamo il Natale più luminoso di sempre, ma gradiremmo che lo stesso sia il più sicuro di tutti senza aver paura di attraversare questo tratto di strada e trovarci addosso un cerchio o un lampione o ancora peggio sapere che le luminarie siano state collegate ad un ramo della pubblica illuminazione nemmeno collaudata”.
La conclusione? “Accendiamo pure tutte le luminarie di questo mondo, godiamoci pure il Natale più vibonese di sempre, ma facciamolo rispettando le leggi e soprattutto rispettando le normative minime sulla sicurezza. È una questione di pubblica sicurezza e di rispetto della normativa vigente… non di luminosità”.
Intanto, la massa cresce nei vibonesi e i cerchi mettono a rischio ogni curvatura.