Il Premio è dedicato a giovani ricercatori di età inferiore ai 40 anni. Cerimonia di inaugurazione della tre giorni scientifica, venerdì alle 17.00 al 501 Hotel
Anche quest’anno dal 22 al 24 novembre presso il 501 Hotel di Vibo Valentia con inizio venerdì 22 alle ore !7,00 sarà celebrata la nona edizione del Premio Nazionale sull’ictus cerebrale, dedicato a giovani ricercatori di età inferiore ai 40 anni, che abbiano svolto un ruolo preminente nella realizzazione di un progetto di ricerca originale non ancora pubblicato su riviste internazionali o dalle stesse accettato.
L’idea e l’intuizione di Domenico Consoli, oggi primario neurologo emerito ed associato al CNR di Catanzaro, concretizzatesi nel Premio ormai più che ventennale, trovano riscontro in tutti gli ambienti di ricerca del settore toccando la Nazione intera. L’evento è realizzato in co-partnership con ISA (Associazione Italiana per l’ictus cerebrale), pressoché omni-rappresentativa della comunità scientifica nazionale con oltre 1200 specialisti iscritti che operano in ogni angolo del Paese.
La novità di quest’anno è che uno dei due premi destinati ai vincitori è sponsorizzato da Ergon-Studio Polispecialistico Moscati di Vibo valentia che ha ritenuto di voler associare la propria immagine ad un momento icastico e rappresentativo del massimo della cultura specifica del settore.

Domenico Consoli, che si è avvalso anche quest’anno della collaborazione del team storico (Franco Galati, Antonino Vecchio, Giovanni Franco e Pietro David) ha espresso grande soddisfazione per questa ennesima performance che pone in vetrina, per aspetti oltremodo positivi, il nostro territorio che assicura alla nazione ormai da almeno 20 anni, la opportunità di condensare in una tre giorni molto fitta, ogni aspetto della ricerca dell’ictus che, rispetto al passato, è patologia con adeguata organizzazione sempre più curabile e sempre più prevenibile. L’impegno della comunità scientifica, nonostante una concentrazione demografica sempre più rappresentativa delle classi più avanzate di età, ha consentito di abbattere, tramite la prevenzione, l’incidenza della patologia e di avere un approccio sempre più organizzato nella valutazione delle prime fasi dell’insorgenza di malattia, per ottimizzare i risultati terapeutici senza trascurare gli aspetti riabilitativi e rieducativi.
Il seminario di quest’anno, abbinato al premio, si occuperà degli aspetti correlati agli ictus insorgenti nelle fasce più avanzate di età e le sue inevitabili ricadute negative, considerando i vari scenari che si propongono in termini di co-morbilità e di complicanze elettive e che comportano sempre più considerevoli impegni di risorse che risultano essere sempre più esigue.