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Lo Schiavo presenta emendamenti a favore del porto di Vibo Marina e per l’introduzione di nuove misure di welfare

&NewLine;<p><strong><em>L&&num;8217&semi;iniziativa del consigliere regionale vibonese nell&&num;8217&semi;ambito della Legge di stabilità regionale 2025<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tre emendamenti alla Legge di Stabilità 2025 della Regione Calabria&comma; oggi in discussione in Consiglio regionale&comma; sono stati presentati dal consigliere Antonio Lo Schiavo &lpar;presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti&rpar;&period; Le integrazioni proposte riguardano vari ambiti d’intervento e&comma; in particolare&comma; interventi di riqualificazione del porto di Vibo Marina&semi; la definizione di interventi di welfare in favore delle famiglie calabresi per sopperire al taglio del &OpenCurlyDoubleQuote;bonus affitti” e&comma; infine&comma; una misura&comma; definita &OpenCurlyDoubleQuote;welfare di civiltà”&comma; per l’introduzione di un contributo di solidarietà regionale volto a sostenere le famiglie con Isee inferiore a 15&period;000 euro&comma; nelle quali sia presente un portatore di handicap&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;10&sol;lo-schiavo&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-17625"&sol;><figcaption class&equals;"wp-element-caption">Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo<&sol;figcaption><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel dettaglio&comma; il primo emendamento&comma; prende le mosse dal Contratto istituzionale di sviluppo presentato dal Comune di Vibo Valentia&comma; nell’agosto 2020&comma; per la riqualificazione infrastrutturale e funzionale del muro paraonde del Molo Generale Malta e della Banchina Cortese del porto di Vibo Marina per lo sviluppo economico di servizi per la nautica da diporto&comma; il settore crocieristico ed il settore turistico-ricreativo&period; Il progetto infrastrutturale prevede&comma; nello specifico&comma; la realizzazione di un camminamento attrezzato sopraelevato&semi; la realizzazione di locali ad uso commerciale&semi; la possibilità di accesso e di sosta breve per mezzi di trasporto collettivi&semi; un anfiteatro&semi; la prefigurazione per un terminal per la clientela delle navi da crociera e per il charter nautico&period; Secondo il quadro tecnico-economico allegato dal Comune di Vibo Valentia alla scheda progetto&comma; le somme attualmente a disposizione corrispondono a 4 milioni e 389mila euro&comma; mentre l’intervento ammonta a 21 milioni e 174mila euro&period; Sono quindi necessari altri 16 milioni e 875mila euro&period; Nonostante l’intervento sia stato inserito nei Contratti istituzionali di sviluppo&comma; dell’esito non si ha notizia da tre anni&comma; il che rende incerti i tempi di finanziamento&comma; anche in considerazione del fatto che il Governo sta continuamente rimodulando la quota del Fondo Sviluppo e Coesione destinata alle Regione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il secondo emendamento ha l’obiettivo di definire la destinazione delle economie derivanti dalla riduzione delle spese di funzionamento del Consiglio Regionale &lpar;previsto dalle Legge di stabilità che si vuole emendare&rpar; per destinare le stesse ad interventi di welfare in favore delle famiglie calabresi e sopperire così al sostanziale azzeramento del &OpenCurlyDoubleQuote;bonus affitti” deciso dal Governo nazionale&comma; che ha comportato la riduzione dello stanziamento del contributo statale dalla somma di 6 milioni e 299mila euro ad appena 176mila euro&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il terzo emendamento mira ad inserire una misura regionale di sostegno&comma; definibile &OpenCurlyDoubleQuote;welfare di civiltà”&comma; mediante l’introduzione di un contributo di solidarietà regionale volto a sostenere le famiglie con Isee inferiore a 15&period;000 euro&comma; nelle quali sia presente un portatore di handicap ai sensi della L&period; 104&sol;1992&comma; con connotazioni di gravità ai sensi dell’art&period; 3 comma 3&period; Tali nuclei familiari &&num;8211&semi; si spiega nella relazione illustrativa &&num;8211&semi; vivono quotidianamente una limitazione della libertà e non avendo fondi a cui attingere che consentano di affrontare una riorganizzazione della vita familiare&comma; spesso sopportano gravi rischi psicologici e sono costretti a reprimere esigenze primarie&comma; per far fronte ai bisogni del familiare portatore di handicap&period;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;

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