Riflessioni nel giorno di Natale 2024
di Mons. Giuseppe Fiorillo
Carissime, carissimi,
ecco una semplice riflessione che potrebbe dare senso a questa santa notte del Natale 2024.
“In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra …Tutti andavano a farsi censire ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla Città di Nazareth, salì in Giudea, alla città di Davide, chiamata Betlemme”… (Luca 2,1-14)”.
Con questo incipit Luca inizia la narrazione della nascita di Gesù. E, così, la storia di una povera, ma dignitosa famiglia di Nazareth, entra nella grande Storia.
La nascita di Gesù vede tutti in cammino, ricchi e poveri, per obbedire al decreto dell’imperatore di Roma.
Il Natale, ieri come oggi, ci mette tutti per strada.
In cammino Giuseppe e Maria sulle strade che, da Nazareth, conducono a Betlemme, città del pane: strade che, nove mesi prima, Maria ha percorso per andare da Elisabetta e Zaccaria, presso il villaggio Ain Karem, vicino a Betlemme. In cammino i pastori, gli ultimi della terra, considerati dal Talmud, uomini scellerati e senz’anima. In cammino per le vie dei cieli gli Angeli che, sulla grotta, cantano: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore”.
In cammino i Magi che, seguendo la stella, vengono alla grotta con doni.
In cammino, dopo qualche giorno dalla nascita, Giuseppe, Maria ed il Neonato, attraverso un mare di sabbia e di steppe, per riparare in Egitto e sfuggire, così, alla violenza del potere malefico di Erode. (I potenti della terra creano sempre difficoltà, soprattutto, ai poveri!).

E si cammina sempre con sofferenza! Oggi, come ieri, c’è un cammino, fatto di uomini, donne, bambini (circa 100 milioni in crescita) che, come Giuseppe Maria ed il Neonato Gesù, errano per mari, deserti, montagne, alla ricerca di un pezzo di pane da condividere, un affetto da partecipare, un luogo dove sentirsi a casa.
Oggi, concepito da persone malvagie, c’è un folle e tragico cammino per i cieli, fatto di missili che, alla velocità del suono, raggiungono città e villaggi, annegando, così, uomini e terra in un mare di sangue… Questo diabolico cammino è fatto di aerei, che costano cadauno 100 milioni di euro. Portano migliaia di bombe che costano 100 mila euro cadauna. E massacrano persone, che vivono, a stento, con un solo euro al giorno.
Che follia!
E… allora: “Vieni, buon Signore Gesù, da noi,/ volgi lo sguardo/: perché Tu ci sei davvero necessario”.(Bertold Brecht, da Notte di Natale).
Don Giuseppe Fiorillo