I 650 metri quadrati dell’edificio propongono al loro interno spazi didattici, aule dedicate ai laboratori e tanto altro, grazie ad una instancabile Marenza Farfaglia
Una struttura chiusa da tantissimi anni, che sembrava ormai destinata alla dismissione definitiva riprende vita e diventa sede dell’Associazione “Il Dono”, centro diurno per persone con disabilità, riaprendo le porte della struttura che fu costruita in memoria di Lillo Mazzitelli, giovane prematuramente scomparso in un incidente stradale
L’inaugurazione si è trasformata in una giornata di festa con tante presenze, soprattutto molti rappresentanti del terzo settore, oltre a personalità politiche, civili e religiose del territorio.
Significativa la scelta che per il classico taglio del nastro sia stato il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e Francesco Grillo, uno dei ragazzi che settimanalmente usufruiscono di questo prezioso servizio.
Il complesso era stato posto sotto sequestro dalla Procura di Vibo Valentia e pochi mesi fa è stato assegnato all’associazione devote della Madonna del Rosario di Pompei “Il Dono”, presieduta da Marenza Farfaglia.
È grazie alla sua costanza, al suo impegno, alla sua passione, che è stato possibile ultimare la ristrutturazione dei locali (grazie al contributo di alcuni benefattori locali) e, quindi, il suo riutilizzo come Centro diurno per persone con disabilità.
A Jonadi ci sono già 20 ragazzi utenti che svolgono diverse attività, seguiti da psicologi, educatori e assistenti sociali, e tante persone che svolgono volontariato, supportando i ragazzi in attività come musicoterapia e ballo, con un fisioterapista che li sostiene durante l’attività motoria, una volontaria esperta in logopedia e quattro operatori socio sanitari (oss).
I 650 metri quadrati dell’edificio propongono al loro interno spazi didattici, aule dedicate ai laboratori. E tante altre sono le iniziative in programma grazie ad una instancabile Marenza Farfaglia vero motore propulsore di un’iniziativa che ha il sapore del miracolo.