Gaetano Adduci, trentottenne di Trebisacce, aveva fatto perdere le sue tracce dal giorno di San Silvestro. Subito erano scattate le ricerche
“Sono vivo e sto bene, non preoccupatevi per me. Poi vi racconterò tutto”.
Con queste parole, Gaetano Adduci. ha tranquillizzato tutti attraverso una telefonata, senza però aggiungere altro.
L’uomo era uscito di casa intorno alle 10 del mattino del 31 dicembre scorso, a bordo della sua moto di grossa cilindrata, una Kawasaki Ninja R600 di colore verde e nero targata FH16869, che è stata ritrovata regolarmente parcheggiata, alla Stazione centrale di Lamezia Terme, dove sembra essere stato avvistato per l’ultima volta, prima di essere stato visto a Crosia. Era uscito perché doveva raggiungere la fidanzata a Falconara Albanese per festeggiare insieme l’inizio dell’anno, ma non è mai arrivato a destinazione. Da qui le preoccupazioni e l’allarme scattato con l’avvio delle ricerche.

L’ultimo contatto era stato con la madre intorno alle 13.30 del 31 dicembre, quando aveva riferito di essere arrivato sul Tirreno cosentino. Cosa che però non è risultata veritiera. Si è saputo che durante il viaggio in moto ha avuto un guasto meccanico e soccorso dall’Anas è stato condotto alla stazione di Lamezia Terme. Poi il nulla fino ad oggi, quando intorno alle 13.30 si è rifatto sentire tramite una telefonata, liberatoria, al genitore e alla ragazza.
Di certo, si può dire che sia arrivato a Lamezia Terme, dove era già stata ritrovata la sua moto, particolare questo che lascia ipotizzare che Adducci possa essere salito su un treno o abbia preso un autobus, per raggiungere chissà quale posto. Per chiarire il mistero, non rimane che aspettare che sia lui stesso a raccontare tutto come promesso durante l’ultima telefonata di poche ore fa.