Insieme a due complici aveva appiccato ben 11 incendi tra ottobre e dicembre dello scorso anno
Negli ultimi tre mesi un fantomatico piromane aveva creato un clima di allarme a Gioiosa Ionica, in quanto in ben 11 occasioni era riuscito ad appiccare il fuoco ad abitazioni, veicoli e proprietà di cittadini, tra cui anche alcuni noti professionisti della zona.
Identificarlo non era facile perché adottava sempre alcune strategie per non farsi riconoscere da eventuali testimoni o tramite le immagini delle telecamere di sorveglianza; agiva sempre di notte, utilizzava un abbigliamento nero o comunque scuro, spesso si nascondeva sotto un ombrello aperto.
Per mesi gli investigatori gli hanno dato la caccia, ricostruendo minuziosamente ogni suo spostamento, ma comunque riscontrando molte difficoltà nel portare avanti le indagini, poi il lavoro svolto ha dato i suoi frutti, intanto si è scoperto che non agiva da solo, ma insieme a lui c’erano anche altri due complici, uno di questi un 21enne, era stato arrestato in flagranza di reato appena dieci giorni fa, i carabinieri si erano insospettiti dell’atteggiamento del giovane che si aggirava nel cuore della notte a Grotteria Mare, anche lui aveva adottato gli stessi accorgimenti dell’incendiario, abiti scuri, volto travisato, passo guardingo e attento a quello che gli accadeva intorno, proprio perché con se aveva un ordigno incendiario artigianale pronto per essere fatto brillare, così è stato fermato e scoperto.
Questo arresto ha dato una svolta decisiva alle indagini, per cui, finalmente, i Carabinieri di Roccella Jonica sono riusciti a dargli un volto, si tratta di un 60enne del posto, che aveva iniziato “il suo lavoro di piromane” lo scorso 14 ottobre; lo hanno arrestato a Marina di Gioiosa e durante una prima perquisizione gli hanno trovato addosso un cellulare dove sono stati rinvenuti manuali di investigazione sugli incendi e protocolli di analisi su materiali incendiati, il tutto probabilmente per ottenere il massimo risultato con il minimo dei rischi, in poche parole un lavoro da professionista.
Ora bisognerà scoprire perché lui e i suoi due complici appiccavano gli incendi, di come e perché sceglievano le vittime e soprattutto se qualcun altro sia coinvolto in questa spirale di violenza gratuita.