Superati i 3,9 milioni movimentati, la soddisfazione del segretario generale della FI Cisl Calabria. Vincenzo Pagnotta
Record dei record per il Porto di Gioia Tauro, che ha chiuso il 2024 raggiungendo il suo più alto traguardo (finora): ha registrato una movimentazione di 3,94 milioni di teu (unità di misura pari a un container da 20 piedi), superando di gran lunga (+11%) i 3,54 milioni del 2023, che già avevano superato il massimo storico, raggiunto nel 2008: 3,5 milioni. A comunicarlo, l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Jonio.
La performance delle banchine indica che lo scalo, nel 2024, ha superato diverse sfide, prima tra tutte, come sottolinea una nota dell’Autorità portuale, «la minaccia rappresentata dalla direttiva europea Ets che, nel creare una distorsione della concorrenza di mercato, penalizza i porti mediterranei destinati al transhipment (cioè al trasbordo dei container da navi madri a unità feeder, ndr), favorendo i concorrenti scali della sponda africana».
L’anno, peraltro, a Gioia Tauro si è concluso con la nascita dell’impresa portuale, attraverso la sottoscrizione all’unanimità del regolamento di gestione e del piano economico e finanziario tra l’Adsp, la Mct e le imprese portuali ex articolo 16 della legge 84/94 (Sea work service, International shipping e Universal services). Si tratta di una società a responsabilità limitata che avrà per oggetto la fornitura di lavoro temporaneo ai terminalisti e alle imprese ex articoli 16 e 18 della 84/94.
Dei successo del Porto di Gioia Tauro parla il Segretario Generale della CISL Calabria, Vincenzo Fausto Pagnotta, secondo il quale “I risultati del Porto di Gioia Tauro non possono essere soltanto un dato statistico ma è il frutto di un lavoro collettivo continuo e costante!”.

Questo traguardo, che rappresenta un segnale di grande vitalità e competitività per il porto, va letto non solo come un successo economico, ma anche come un indicatore del continuo impegno per l’innovazione e la sostenibilità del sistema portuale. Per la Fit-Cisl Calabria, il risultato positivo di Gioia Tauro non è soltanto un dato statistico, ma il frutto di un lavoro collettivo che coinvolge tutti gli attori del porto, dai lavoratori tutti, portuali – marittimi, ai terminalisti, dalle istituzioni locali alle autorità portuali. Tuttavia, anche di fronte a questi successi, il sindacato ritiene fondamentale continuare a monitorare l’evoluzione del porto e assicurarsi che gli investimenti e le politiche aziendali siano sempre orientati alla tutela dei diritti dei lavoratori e al miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza e di lavoro.
“Il porto di Gioia Tauro – ha dichiarato Vicenzo Pagnotta – ha affrontato, nel corso dell’anno, una serie di sfide significative, tra cui non per ultima la minaccia rappresentata dalla direttiva europea ETS (Emissions Trading System), che rischia di penalizzare i porti del Mediterraneo, favorendo quelli sulla sponda africana. Nonostante queste difficoltà, lo scalo calabrese ha mostrato una grande resilienza continuando a crescere e a mantenere una posizione di leadership nel settore del transhipment”.
Inoltre, il porto di Gioia Tauro ha saputo affrontare anche le difficoltà geopolitiche legate alla crisi internazionale dei traffici marittimi, che ha visto gli armatori costretti a deviare i loro percorsi attraverso l’Africa per evitare il conflitto nel Mar Rosso: “Nonostante queste difficoltà – prosegue Pagnotta – il porto ha mantenuto la sua centralità nel sistema marittimo internazionale, grazie alla sua efficienza operativa e alla capacità di adattamento”.
La FIT-CISL Calabria sottolinea che questi successi sono il risultato di una gestione lungimirante da parte dell’Autorità di Sistema Portuale e dei terminalisti, ma soprattutto di un lavoro costante dei lavoratori, che ogni giorno, con dedizione e professionalità, contribuiscono alla crescita del porto: “Plauso al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Andrea Agostinelli – ha dichiarato il segretario generale della CIisal Calabria – che con la sua visione e il suo impegno ha saputo “disincagliare” il porto dalla crisi e guidarlo verso questi traguardi”.
“Bisogna altresì mettere in evidenza che nel 2024, il porto di Gioia Tauro ha intrapreso anche un’importante strategia di diversificazione dei suoi servizi, come dimostrato dall’inaugurazione della banchina di ponente, destinata ad ospitare il futuro bacino di carenaggio. Questo progetto rappresenta un passo fondamentale per il rilancio del settore delle riparazioni navali, che contribuirà a rafforzare ulteriormente la competitività del porto, attraendo nuove opportunità di lavoro e di sviluppo economico. Inoltre, l’arrivo e la messa in servizio delle nuove gru di banchina, che serviranno le nuove grandi, è un chiaro segno della volontà di rendere il porto di Gioia Tauro sempre più moderno e all’avanguardia. L’investimento prodotto per le nuove gru, un parco macchine qualificato e non per ultimo i nuovi rimorchiatori operanti oggi nel porto di Gioia Tauro rappresentano l’importanza strategica che il porto calabrese riveste per l’economia locale e nazionale”.
“La FIT-CISL Calabria apprezza questi investimenti infrastrutturali, ma ribadisce che tali progetti devono essere costantemente accompagnati da un piano che tenga sempre in considerazione le condizioni di lavoro, la sicurezza e la formazione dei lavoratori, affinché possano essere adeguatamente preparati a gestire le nuove tecnologie e le sfide che il settore portuale si troverà ad affrontare nei prossimi anni. Un altro passo importante compiuto dal porto di Gioia Tauro è la nascita dell’impresa portuale”.
Il porto di Gioia Tauro – conclude Vincenzo Pagnotta – ha dimostrato, ancora una volta, di essere una risorsa fondamentale per l’economia della Calabria e del Sud Italia, capace di crescere nonostante le difficoltà internazionali e le sfide geopolitiche. La FIT-CISL Calabria nell’ esprimere soddisfazione per i risultati ottenuti, ribadisce che la crescita del porto deve essere accompagnata da politiche che mettano sempre al centro la qualità del lavoro e la sostenibilità del servizio. Solo con un approccio integrato che consideri la sicurezza, la formazione continua e il dialogo sociale si potrà garantire un futuro di crescita duratura e inclusiva per il porto e per tutta la regione”.