In entrambe le abitazioni i Carabinieri hanno trovato delle sostanze stupefacenti, cocaina e marijuana
Non ci hanno messo molto i carabinieri a far luce sulla rapina ai danni dell’ufficio postale di San Costantino avvenuta lo scorso 30 ottobre.
Questa mattina sono finite in manette tre persone, i due uomini che hanno materialmente commesso il colpo e la moglie di uno di questi nella cui abitazione sono stati 220 grammi di cocaina e un bilancino di precisione, altri 400 grammi di marijuana, invece sono stati trovati nella casa dell’altro rapinatore.


Ma andiamo con calma
Il 30 ottobre scorso i due, considerati vicini ad un gruppo criminale attivo fuori provincia, erano giunti nel paesino del vibonese con due auto, una rubata e un’altra considerata “pulita” che era stata nascosta in un luogo lontano dall’ufficio postale per permettere una fuga più sicura.
Quindi a bordo dell’auto rubata e con il volto travisato da una barba finta, un paio di occhiali scuri e dei berretti coprenti, erano entrati nell’ufficio postale qualche minuto prima della chiusura per l’ora di pranzo, verosimilmente armati di una pistola (non si esclude fosse un’arma giocattolo) e, una volta alle casse, si sono fatti consegnare una parte del denaro presente per poi dileguarsi prima con l’auto rubata e poi su quella considerata pulita.
Scattate le indagini i carabinieri hanno visionato le immagini delle tante videocamere di sorveglianza sia presenti presso l’ufficio postale che quelle nelle zone limitrofe, portando avanti un lavoro meticoloso di investigazione che ha portato ad individuarli.
Finalmente i militari delle Stazioni Carabinieri di San Costantino Francica e Mileto, coadiuvati dai colleghi della Tenenza di Rosarno li hanno individuati, e mentre uno vistosi scoperto ha cercato inutilmente di fuggire nelle campagne tra la vegetazione che circondava casa sua, l’altro non ha opposto resistenza.
La presenza di diverse sostanze stupefacenti in entrambe le abitazioni ha avallato l’ipotesi che gli arrestati non fossero estranei ad altre attività illecite
Ora i tre si trovano in carcere.