“Il futuro della gestione amministrativa dipende dalla capacità di riconoscere e rispondere alle diverse aspettative della popolazione”
Un nuovo fronte si apre nel confronto/scontro – più scontro che confronto, più sfida all’ok corral che naturali dinamiche tra gruppi politici contrapposti – tra maggioranza ed opposizione a Vibo Valentia; un’opposizione che fino a ieri ha governato la città per un quindicennio ed una maggioranza che in quel quindicennio è stata sempre opposizione.
Nuovo tema: la mancata manutenzione e sicurezza stradale in città. Argomento oggetto di un “Ordine del giorno urgente”, richiesto all’unisono dai gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Vibo Unica, Cuore Vibonese, Insieme al Centro, Identità Territoriale.
La premessa all’ordine del giorno urgente è legato al fatto che Il Comune di Vibo Valentia riceve, quasi quotidianamente, per il tramite dell’Ufficio Tecnico e/o della Polizia municipale numerose richieste di rimborso a causa di sinistri stradali e/o danni provocati alle diverse tipologie di veicoli dalle pessime condizioni in cui versa il manto stradale di numerose vie cittadine; e che l’Amministrazione comunale non ha mai provveduto, ad oltre sette mesi dal suo insediamento, a ricolmare in via di emergenza le buche.
A supporto di questa richiesta di ordine del giorno urgente, i componenti dei gruppi di opposizione – Corrado Carmen, Calabria Giuseppe, Lo Schiavo Serena, Porcelli Vincenzo, Cutrullà Giuseppe, Tucci Danilo, Lo Bianco Anthony, Muzzopappa Francesco, Nesci Mariarosaria, Gioia Claudia, Antonio Schiavello – hanno sottoscritto un comunicato, corredato da un report fotografico di 22 pagine alla medie di 4 foto a pagina, che proponiamo all’attenzione dei lettori.
“Premesso che il sindaco e la sua maggioranza, una volta eletti, sono gli amministratori di tutti i cittadini, tutto il gruppo di opposizione ci tiene a precisare quanto segue:
Sembrerebbe che questa Amministrazione stia attuando una politica con un peso e due misure ricorrendo spesso a formule di comunicazione sociale che mirano ad accomodare la parte psicologica dei cittadini che richiedono la risoluzione dei problemi. Questo è ottenuto tramite l’abbinamento della tecnica del “volemose bene” e di quella di piangersi addosso rimanendo inermi perché “i problemi sono ereditati”. Ormai è dal loro insediamento che siamo tutti costretti a sentire il solito disco rotto, ma auspichiamo che prima o poi la finiranno con questa tecnica di elusione dei problemi.



Di fronte a questa situazione, è stato necessario chiedere a tutto il Consiglio Comunale la possibilità di discutere un ordine del giorno urgente.
L’ obiettivo di questa richiesta è quello di risvegliare la sensibilità di tutto l’esecutivo e del sindaco in primis, per far sì che si prenda finalmente consapevolezza delle esigenze concrete dei cittadini e si agisca di conseguenza.
Nella moderna società, emerge una chiara distinzione tra due categorie di cittadini, ciascuna con proprie aspettative e atteggiamenti nei confronti dell’amministrazione pubblica. Queste categorie, che possiamo definire come Generazione A e Generazione Z, rappresentano due visioni antitetiche della gestione amministrativa e della risoluzione dei problemi.
La Generazione A comprende quei cittadini che, avendo votato l’attuale amministrazione, accettano con una certa rassegnazione le risposte e le giustificazioni offerte dai rappresentanti eletti. Quando si presenta un problema, si accontentano delle formule di cortesia e delle promesse di discussione: “ne stiamo parlando, lo condividiamo con voi, avete ragione, vedete per esservi vicini facciamo anche le riunioni nelle frazioni piuttosto che nella sede municipale, ma purtroppo siccome sono problemi ereditati dalle precedenti amministrazioni, abbiamo bisogno di tempo e non sappiamo di quanto tempo” Questi cittadini sembrano accettare senza troppe domande la narrativa secondo cui i problemi attuali sono ereditati dalle precedenti amministrazioni e quindi richiedono tempo per essere risolti. Tuttavia, questa pazienza viene messa alla prova, soprattutto quando, trascorsi oltre sette mesi, non si vedono progressi neanche nelle riparazioni delle buche nelle strade principali, né nella gestione delle perdite e della segnaletica.
Dall’altra parte dello spettro troviamo la Generazione Z, composta da cittadini che, indipendentemente dal colore politico, non accettano scuse o giustificazioni. Questi individui non sono soddisfatti dalle formule di cortesia e dalle riunioni simboliche; al contrario, essi pretendono che l’amministrazione sia immediatamente pronta e attiva nella risoluzione dei problemi che impattano la quotidianità. La loro aspettativa è che, una volta eletti democraticamente, i rappresentanti debbano essere operativi e risolutivi, senza adagiarsi su scuse legate al passato.



Una critica comune, rivolta soprattutto dalla Generazione Z, riguarda l’incapacità dell’amministrazione di utilizzare i finanziamenti, le economie e i procedimenti avviati dalla precedente gestione per risolvere problemi evidenti e urgenti. Il ritardo nella riparazione delle buche, nella gestione delle perdite e nella sistemazione della segnaletica sia orizzontale che verticale sono solo alcuni esempi di inefficienza percepita.
Questa dicotomia tra le due generazioni di cittadini evidenzia un bisogno crescente di trasparenza e di risultati tangibili da parte dell’amministrazione. Mentre la Generazione A può essere disposta a concedere più tempo e fiducia, la Generazione Z richiede azioni concrete e dimostrabili.
La sfida per qualsiasi amministrazione è riuscire a bilanciare queste aspettative divergenti, garantendo che le promesse fatte in campagna elettorale si traducano in risultati reali e tempestivi. Solo così sarà possibile soddisfare e unire le esigenze di entrambe le generazioni di cittadini, lavorando verso una gestione più efficace e inclusiva.
Il futuro della gestione amministrativa dipende quindi dalla capacità di riconoscere e rispondere alle diverse aspettative della popolazione, mantenendo un impegno costante verso la risoluzione dei problemi quotidiani che affliggono la comunità”.
Come dire? Il guanto della sfida è stato lanciato…