Per celebrare la conclusione dei lavori, si è svolta una solenne cerimonia per celebrare un momento storico per tutto il paese
Risale ad una delibera del Consiglio Comunale del Comune di Zambrone (la n. 67 del 10 Giugno 1984), l’ampliamento del piazzale antistante alla chiesa e la creazione di una gradinata d’accesso. Successivamente l’amministrazione comunale, nel maggio 1988, vi collocò il monumento “Emigrante” (realizzato dallo scultore Michele Zappino). Dopo quarant’anni, l’area era stata sottoposta a un graduale decadimento e così, l’amministrazione comunale in carica ha optato per la sua integrale ristrutturazione attraverso un intervento corposo che si è sviluppato secondo criteri ben precisi.
Innanzitutto, sono stati recuperati tutti i manufatti in granito che era possibile mantenere. Quelli usurati e non più utilizzabili sono stati sostituiti da altri. In più è stata sostituita tutta la ringhiera. Anche l’impianto di pubblica illuminazione è stato rinnovato. E sono state create delle aiuole con pietre colorate. Realizzato anche un mosaico marmoreo d’ispirazione mariana con l’indicazione dell’anno giubilare in corso. In sintesi, si è mantenuta l’identità architettonica del luogo, migliorandola e arricchendola, oltre che del mosaico, anche di una nuova pietra per la pavimentazione (al granito grigio di Calabria si è aggiunto quello rosa della Sardegna).
Infine, è stato dedicato uno spazio vicino al monumento “Emigrante”, per Francesco Conca (1918 – 1993) consigliere ed assessore che ha promosso la realizzazione dell’opera nel 1984, che ha combattuto la battaglia di Capo Matapan (tra il 28 e il 29 Marzo del 1941) e poi conosciuto la prigionia di guerra (presso l’esercito britannico).

Per celebrare la conclusione dei lavori, si è svolta una solenne cerimonia.
A presenziare la celebrazione eucaristica, presso la chiesa parrocchiale “San Nicodemo” di Daffinà, il vescovo di Mileto – Nicotera – Tropea, monsignor Attilio Nostro, che ha pronunciato un’omelia ispirata dalla lettura del Vangelo del giorno con cui ha coinvolto i fedeli in un’acuta riflessione, in particolare, sul libero arbitrio e sul senso di responsabilità.


A prendere la parola, al termine del cerimoniale, il sindaco, Corrado L’Andolina, che ha ricordato le vicende storiche collegate all’opera restaurata e l’apporto dato anche da un altro figlio illustre di Daffinà, pure lui consigliere comunale nel 1984, Francesco Grillo (detto “Il duca”). Il primo cittadino ha poi letto un articolo (del 2007) che suo padre, Salvatore L’Andolina (sindaco di Zambrone dal 1983 al 1990), scrisse proprio per Francesco Conca e nel quale auspicava che un giorno qualcuno gli dedicasse uno spazio pubblico; auspicio che ha trovato attuazione. Presente alla cerimonia anche la figlia di Francesco Conca, Giulia e i nipoti.
Hanno preso parte alla funzione religiosa il parroco don Nicola Berardi, che ha offerto la sua esperienza e collaborazione all’opera di ristrutturazione, padre Luigi Scordamaglia (parroco di Zambrone), don Sergio Meligrana, Cancelliere della Diocesi e parroco di Brattirò e Gasponi, e don Giuseppe Vallone, parroco di Brattirò, Orsigliadi e San Nicolò.
Fra gli amministratori presenti: Nicola Grillo (vicesindaco), Enza Carrozzo (assessore), Fabio Cotroneo (consigliere) e Mariella Epifanio (consigliere). Fra i partecipanti alla cerimonia Michele Gentile, titolare della ditta che ha realizzato la ristrutturazione e il geometra Giacomo Taccone, direttore dei lavori.
Al termine, un momento conviviale ha riunito la comunità, nella conclusiva celebrazione di un momento storico per tutto il paese