Il giovane tenore si racconta in un’intervista in occasione dell’uscita della sua biografia “Marinaio di terra”
Qualche settimana fa, a 34 anni ha debuttato al teatro alla Scala di Milano interpretando il personaggio di Bardolfo nel Falstaff di Giuseppe Verdi, eppure di questo evento poco o niente se ne è parlato dalle nostre parti, sebbene il tenore Christian Collia, una delle figure emergenti della lirica italiana, sia nato a Vibo Valentia nel 1991.

Ancora una volta, un figlio di questa terra raggiunge splendidi traguardi e porta in alto il nome del nostro territorio, della nostra città. Nato a Vibo Valentia nel 1991, Christian Collia proprio dalla Calabria ha spiccato il volo, quando, dopo aver conseguito la maturità al Liceo Capialbi della sua città natale, nel luglio 2010 partecipa alla Prima Rassegna di Musica Classica “Giovani Musicisti in Concerto” di Mileto e poi, nel 2011 vince il III Premio al Concorso Musicale Europeo Città di Filadelfia “Paolo Serrao”. Partecipa alla Masterclass di canto diretta da Mirella Freni e frequenta a Busseto l’Accademia Verdiana del M° Carlo Bergonzi debuttando nel concerto finale al teatro Giuseppe Verdi
In occasione dell’uscita della sua biografia “Marinaio di terra”, l’artista vibonese si è raccontato in esclusiva a LaPresse mostrandosi orgoglioso delle sue conquiste professionali, soprattutto questo suo importante debutto alla Scala.
Per conoscere insieme il valore di questo vibonese di successo, abbiamo estrapolato alcuni passaggi di questa intervista.
Così Christian Collia si racconta: “Dopo tanti sacrifici, grazie alla testa dura calabra che mi ha spinto a non mollare mai e lottare sempre, finalmente ce l’ho fatta. Ma devo dire che senza la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto economicamente e moralmente oggi non avrei avuto la possibilità di arrivare a cantare alla Scala. Un grande traguardo, ottenuto a 34 anni che ho compiuto tra l’altro proprio in teatro. Perché proprio il giorno del mio compleanno abbiamo avuto il debutto e alla mezzanotte l’ho festeggiato proprio lì”.

La sua è una passione per la lirica che nasce da lontano. “Sia i miei genitori che mia nonna cantavano, c’è sempre stata la musica in casa. Un giorno stavo cantando e una signora, docente di pianoforte, mi ha ascoltato e spinto a essere seguito da un insegnante di canto. Avevo 6-7 anni, così sono entrato in Conservatorio a Vibo Valentia (si è poi diplomato a pieni voti con lode e menzione speciale al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, ndr). Da lì è nata la grande passione, che mi ha portato dal maestro Carlo Bergonzi a Busseto da dove poi ho intrapreso questa carriera”.
Un percorso, quello di Collia che, come si diceva, è partito dalla Calabria e che lo ha portato a calcare i teatri più importanti d’Italia come la Fenice a Venezia, fino appunto alla Scala. Collia è cresciuto nel mito di due leggende della lirica italiana e mondiale, con le idee chiare circa anche i personaggi che gli piacerebbe interpretare a teatro. “I miei punti di riferimento sono stati il tenore Tito Schipa e lo spagnolo Alfredo Kraus. Tra i personaggi mi piacerebbe interpretare Nemorino ne ‘l’Elisir d’amore’ di Donizetti, l’altro è Alfredo nella ‘Traviata’ di Verdi”.
Christian Collia confida, infine, qual è la sua ricetta per arrivare al successo: “Io dico di essere sempre sinceri e onesti con se stessi, perché solo così si può capire quali sono le proprie potenzialità e i propri limiti. E di conseguenza non mollare mai e puntare sempre in alto, perché solo così si possono avere delle possibilità”.
Christian Collia, un vibonese di successo.