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28 febbraio 1985 – 28 febbraio 2025: i primi quarant’anni di Radio Onda Verde

radio onda verde

&NewLine;<p><strong><em>Piacevoli ricordi di un&&num;8217&semi;esperienza professionale vissuta in prima persona in quella che è l&&num;8217&semi;emittente più longeva del territorio<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Era il 28 febbraio 1985&comma; alle ore 16&period;00 in un appartamento dal quale si vedeva il mare&comma; nel quartiere Pennello di Vibo Marina&comma; partiva il primo disco che dava avvio alle trasmissioni di Radio Onda Verde&period; Quant’anni dopo&comma; il 28 febbraio 2025&comma; questa radio fondata da Piero Muscari celebra il traguardo che la rende tra le più longeve emittenti radiofoniche della Calabria&comma; certamente dell’hinterland vibonese&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’ero anch’io quarant’anni fa&period; Avevamo accolto l’invito di Pero Muscari&period; Ero alla testa di un gruppo di 7&sol;8 persone che rappresentava uno staff di giovani entusiasti che guidavo da veterano delle radio vibonesi&comma; avendo cominciato a trasmettere sin dall’avvento delle &OpenCurlyDoubleQuote;radio libere” in Italia&comma; nel 1976&comma; quanto ero ancora uno studente liceale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dopo l’esordio nella storica Radio Calabria Onda Sud&comma; le esperienze a Vibo International&comma; Antenna Sud&comma; Radio One&comma; Radio Spazio 100 e soprattutto la sperimentazione della CBC&comma; Calabrian Broadcasting Corporation&comma; dove avevamo collaudato un modo nuovo&comma; innovativo di &OpenCurlyDoubleQuote;fare radio”&comma; ci lasciammo attrarre da questa nuova sfida che un giovane pieno di entusiasmo&comma; come allora era Piero Muscari&comma; aveva immaginato mettendo tutto se stesso ed anche di più per lanciare nell’etere una nuova emittente radiofonica&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Fu un avvio entusiasmante e la presenza del nostro gruppo serviva a dare brio ad una conduzione radiofonica che&comma; da emittente generalista&comma; aveva il compito di coprire le diverse fasce ed i diversi gusti di un pubblico eterogeneo e variegato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’estate ’85&comma; la prima estate con Radio Onda Verde nell’etere&comma; fu un’estate dirompente&colon; lungo la fascia costiera&comma; che ancora non era stata battezzata con il mitico nome di Costa degli Dei&comma; Radio Onda Verde era la costante che&comma; tra musica ed informazione&comma; caratterizzava la mondanità estiva del territorio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Eravamo nel pieno degli anni ’80&comma; anni di speranza&comma; anni dove si pensava che tutto era possibile&semi; erano gli anni degli <strong>yuppies<&sol;strong> e dei <strong>paninari<&sol;strong>&comma; di una cultura che si basava sul consumismo e sull’apparenza&semi; le parole d’ordine erano affermazione&comma; benessere e spensieratezza e si rispecchiavano appieno nelle scelte e nello stile di vita cittadino&period; La moda in quegli anni aveva uno stile brioso e colorato&semi; film&comma; musica e icone di stile che definivano i comportamenti giovanili&comma; con la cultura del corpo ed il mito della bellezza perfetta&period; I film icona di quegli anni senza dubbio erano&colon; <em>Top Gun&comma; Flashdance&comma; Dirty dancing<&sol;em>&comma; T<em>he karatè kid&comma; La storia Infinita&comma; C’era una volta in America&comma; Scarface&period;<&sol;em> Tutti film che mettevano in primo piano il riscatto sociale e l’affermazione personale&period; La musica più in voga spaziava fra il pop commerciale e la new wave&semi; musica che includeva diverse sonorità e influenze di generi differenti&period; Alcuni gruppi simbolo di quegli anni erano stati&colon; Pet Shop Boys &lpar;con&nbsp&semi;il pezzo icona&comma; Paninaro&rpar;&semi; David Bowie&comma; Duran Duran&comma; Spandau Ballet&comma; Abba&comma; Madonna&comma; ma anche Depeche Mode e Olivia Newton- John&semi; la musica di più alto lignaggio prevedeva i Queen&comma; Dire Straits&comma; Police e Sting&semi; e poi&comma; i provocatori Blues Brothers&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il nostro gruppo&comma; con a capo il &OpenCurlyDoubleQuote;veterano” &lpar;che – ahimè – già allora ero io&excl;&rpar;&comma; era sempre alla ricerca di idee innovative e&comma; per dare il nostro contributo alla neonata Radio Onda Verde&comma; concepimmo una trasmissione sul modello arboriano &lpar;Alto Gradimento di Arbore e Boncompagni era stata rivoluzionaria per le radio dell’epoca&rpar;&comma; che coniugava musica e informazione&comma; sketch e parodie&comma; proposte musicali innovative e classici del rock e del blues&period; Insomma&comma; un programma di rottura rispetto agli schemi tradizionali&comma; che&comma; andando in onda nel pomeriggio&comma; era facile ascoltare sotto l’ombrellone&comma; nei bar e nei lidi proponendo temi di discussione che avrebbero poi animato il preserale sul lungomare&comma; prima di avventurarsi nelle serate in discoteca&comma; dove alcuni di noi&comma; io certamente&comma; indossavano i panni del dj&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>La coda del gatto<&sol;strong>&comma; questo il titolo della trasmissione radiofonica&comma; divenne fatto di costume di quella estate&comma; al punto che vennero fuori manifesti&comma; adesivi&comma; modi di fare e di dire&comma; che Radio Onda Verde amplificava&comma; ne allargava la platea aumentando i fans di una Radio che dopo pochi mesi di vita era già una realtà nel territorio&period; Una proposta di freschezza che non era superficialità&comma; di una goliardia che non era indifferenza&comma; di un sorridere che suggeriva coraggio e voglia di vivere e non di subire&period; E che si racchiudeva in una sorta di slogan in puro stile <em>non sense<&sol;em>&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Incontro pomeridiano&colon;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>una spruzzatina di seltz<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>ghiaccio&&num;8230&semi;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>ghiaccio tritato<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>abbondante&comma; ben dosato&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Ritmi armonici<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>puri pensieri<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>musica rinfrescante e<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>&&num;8230&semi;la coda del gatto&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;02&sol;la-coda-del-gatto-694x1024&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-28394"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Fu questa la mia esperienza in Radio Onda Verde&comma; sebbene non fu la sola&comma; alternando la mia presenza in periodi successivi e diversi&comma; in questi suoi primi quarant’anni di vita&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quarant’anni che oggi si possono festeggiare proiettati nella nuova era&comma; nel nuovo secolo&comma; nel nuovo millennio e che il suo fondatore&comma; Piero Muscari&comma; celebra con queste parole affidate ai social e che riproponiamo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>&OpenCurlyDoubleQuote;Oggi festeggiamo un traguardo che per pochi è un sogno&comma; per noi è realtà&colon; 40 anni di Radio Onda Verde&period;&nbsp&semi;Un percorso che poche realtà associative nella nostra città possono vantare&comma; fatto di passione&comma; sacrifici e tanto amore per quello che facciamo&period; Voglio fare gli auguri a tutti noi&comma; ma anche alla città&comma; perché in fondo il nostro microfono è sempre stato acceso per raccontare le sue storie&comma; le sue voci&comma; i suoi sogni&period; Un grazie speciale a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto&colon; da chi ci ha messo un pezzetto di cuore nei primi anni&comma; a chi ha trasformato quella passione in un lavoro&comma; fino a chi è ancora qui&comma; con il suo impegno quotidiano&period; Un abbraccio particolare al nostro direttore&comma; Pino Scianó&comma; per la sua guida instancabile&nbsp&semi;– conclude Piero Muscari –&nbsp&semi;Non farò altri nomi per non dimenticare nessuno&comma; ma davvero voglio ringraziarvi tutti&comma; uno per uno&comma; per aver dato vita a questa radio&comma; ogni giorno&comma; con il cuore e con l’anima”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Buon compleanno Radio Onda Verde&colon; 40 anni così intensi&comma; così leggeri&period;<&sol;p>&NewLine;

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