• Contatti
lunedì, Agosto 25, 2025
  • Login
ViViPress
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
ViViPress
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
Gli inizi del secolo scorso segnano la nascita della Banca Popolare Vibonese, una scelta culturale oltre che sociale

Antique photograph from Lawrence, Kansas, in 1898: Merchant national bank

Gli inizi del secolo scorso segnano la nascita della Banca Popolare Vibonese, una scelta culturale oltre che sociale

da Maurizio
9 Marzo 2025
in ricordi, costume e società
Tempo di lettura: 4 minuti
Share on FacebookShare on Twitter

Fu grazie all’opera di alcuni massoni che si costituirono in Calabria le prime associazioni di solidarietà e mutualistiche nel tentativo di favorire le condizioni per un maggiore sviluppo

Agli inizi del XX secolo la situazione economica sociale della Calabria era al collasso.

Ti potrebbe anche piacere

A Drapia si “riaccende” la rinascita. Una folla straripante di donne, uomini e soprattutto giovani ha partecipato all’evento

A Drapia si “riaccende” la rinascita. Una folla straripante di donne, uomini e soprattutto giovani ha partecipato all’evento

23 Agosto 2025
220
La montagna per un percorso di prevenzione, cura e riabilitazione per portatori di problematiche, patologie o disabilità

La montagna per un percorso di prevenzione, cura e riabilitazione per portatori di problematiche, patologie o disabilità

23 Agosto 2025
200

Questo perché l’Unità d’Italia aveva portato alla luce la reale condizione socio-economica delle periferie del Regno delle Due Sicilie, dove fino a quel momento la maggior parte dei contadini aveva vissuto nello squallore, perseguitata dalla siccità, dalla malaria e dai terremoti, a causa del fatto che i Borbone erano stati tenaci sostenitori di un sistema feudale, colorito superfi­cialmente e nascosto dallo sfarzo di una società cortigiana e corrotta. Avendo terrore della diffusione delle idee, i Borbone avevano cercato di mantenere i loro sudditi al di fuori delle rivoluzioni agricole e industriali dell’Europa settentrionale. Inoltre, andando alla periferia del Regno si trovavano poche strade quando non esistevano addirittura ed era necessario il passaporto finanche per un viaggio entro i confini dello Stato.

polistena banner

In particolare, l’area dell’allora provincia di Catanzaro (che ovviamente includeva anche i territori del Vibonese e del Crotonese), aveva mantenuto una condizione economica basata sull’industria della seta e sull’agricoltura, ma già nel periodo postunitario, l’industria serica era giunta al suo tramonto e così rimaneva come unica risorsa l’economia rurale. Unica fonte economicamente alternativa e, in qualche modo, rassicurante era rappresentata dalle poche attività professionali e impiegatizie­­. Il resto – il commercio, il credito e la stessa industria se­rica – languivano relegando l’intero territorio tra le realtà più povere d’Italia, se non la più povera, situazione che d’altronde non si discostava troppo da quella della Calabria in generale, anche in relazione alle condizioni dell’agricoltura.

La distribuzione della proprietà terriera calabrese era concentrata nelle mani di poche famiglie, il cui scopo era quello di ingrandire sempre più il patrimonio, trascu­rando, invece, di migliorare le coltivazioni delle terre possedute. La piccola bor­ghesia, che altrove costituiva una delle maggiori forze sociali, era in Calabria una delle maggiori debolezze e il suo desiderio era solo quello di allontanarsi dalla campagna, in quanto non sussistevano più condizioni di vita sufficienti; gli stessi contratti agrari, diversi tra provincia e provincia e tra zone della stessa provincia, miravano soltanto allo sfruttamento dei contadini, i quali, anche per l’aumento notevole della natalità, erano costretti a trovare migliori condizioni di lavoro in altri luoghi. Queste condizioni caratterizzavano l’agricoltura calabrese all’indomani dell’Unità d’Italia, dalla quale ci si aspettava un profondo cambiamento, che però non avvenne. Il brigantaggio prima, la crisi agraria e la rottura com­merciale con la Francia dopo, aggravarono notevolmente la situazione e a farne le spese, in assenza di una necessaria e doverosa tra­sformazione colturale – che non venne fatta soprattutto per la man­canza di capitali – furono i ceti rurali.

L’aspirazione suprema del contadino calabrese era quella di possedere un pezzo di terra, nella quale vedeva la soluzione del problema del pane quoti­diano.

Le uniche possibilità di riscatto economico erano rappresentate dalle società di Mutuo Soccorso, che fecero la loro comparsa molti anni dopo l’unificazione d’Italia, quando altrove ave­vano già avuto uno sviluppo notevole. A prenderne le redini, la grande borghesia, che se ne servì agli inizi del ‘900 nel tentativo di favorire le condizioni per un maggiore sviluppo.

Era, questa, una impostazione di natura culturale, in quanto il ceto borghese, soprattutto in Calabria, aveva favorito una borghesia illuminata, di cultura laica e di stampo massonico, che proprio nella “periferia” del Regno  andava conquistando ampi spazi di visibilità sociale elaborando e facendo proprie le parole d’ordine del rinnovamento del governo costituzionale, dell’abolizione dei privilegi ereditari e di tutta quella serie di vantaggi garantiti alla casta dominante; insomma, quel verbo della Rivoluzione Francese, che aveva affascinato con le sue aperture culturali che ereditavano dall’Illuminismo gli elementi di base per la propria formazione mentale. Era il risultato della crescita di quei rampolli di questa borghesia che, mentre perfezionano gli studi all’università di Napoli, nella Napoli di respiro e di livello europeo di Vincenzo Cuoco ed Antonio Genovesi, assorbono le idee di egualitarismo, di fratellanza universale, di rigore etico e di rispetto della persona e che, una volta rientrati nelle località di provenienza, provano a diffondere questi principi nella massa degli oppressi, dei diseredati, facendosi interpreti e sostenitori attivi della causa del loro riscatto sociale. Una scelta di alto profilo morale e politico che segnò la vita di intere generazioni di giovani intellettuali – avvocati, medici, educatori, militari – che attraverso la massoneria in Calabria ebbero un’importanza strategica per colmare quel divario che già allora esisteva tra il nord e il sud del paese.

Il momento di maggiore espressione è certamente nei primi del ‘900, quando si rileva che una consistente percentuale degli iscritti alle logge massoniche calabresi apparteneva al ceto borghese (70% degli aderenti), con una netta maggioranza impiegatizia e forte di un nucleo consistente di liberi professionisti.

Fu grazie all’opera di alcuni massoni che si costituirono in Calabria, per quanto in ritardo rispetto al quadro nazionale, le prime associazioni di solidarietà e mutualistiche; il ritardo era dovuto alle difficoltà culturali a recepire l’idea di cooperazione, ma fu proprio grazie all’intervento diretto di alcuni massoni che si costituirono le prime Banche Popolari, come la Banca Popolare Vibonese o quella Cosentina, grazie alle quali si limitò il fenomeno dell’usura e si consentì una prima, se non definitiva, azione di riscatto e consolidamento sociale.

Un’impostazione socio-culturale che viene ereditata e traghettata nel nuovo millennio.

Tags: bancacalabriamassoneriamutuo soccorsovibonese

Maurizio

Articoli Simili

A Drapia si “riaccende” la rinascita. Una folla straripante di donne, uomini e soprattutto giovani ha partecipato all’evento

A Drapia si “riaccende” la rinascita. Una folla straripante di donne, uomini e soprattutto giovani ha partecipato all’evento

da redazione
23 Agosto 2025
220

Gli organizzatori sono fiduciosi che nascerà un proficuo scambio di idee con le istituzioni e le associazioni , per la...

La montagna per un percorso di prevenzione, cura e riabilitazione per portatori di problematiche, patologie o disabilità

La montagna per un percorso di prevenzione, cura e riabilitazione per portatori di problematiche, patologie o disabilità

da Maurizio
23 Agosto 2025
200

Analisi dopo quanto scaturito dal recente incontro sulla "montagna terapia" all'interno del Festival del Sociale promosso dal Parco delle Serre...

Nardodipace punta al rilancio turistico del territorio attraverso l’accordo con un’importante società del settore

Nardodipace, inaugurato il nuovo asilo nido, che è da subito operativo

da redazione
21 Agosto 2025
124

Avviato il servizio dell’Asilo Nido Comunale “CIP & CIOP”, a cui sono state destinate tre unità di professionisti appositamente selezionati...

Al Festival del Sociale di Serra S. Bruno, il Parco delle Serre protagonista del focus sulla Montagna terapia

Al Festival del Sociale di Serra S. Bruno, il Parco delle Serre protagonista del focus sulla Montagna terapia

da Maurizio
21 Agosto 2025
306

«Il Parco è la casa di tutti, e in particolare dei ragazzi speciali che qui trovano un luogo sicuro, accogliente...

Prossimo
Un lunedì senza scuola per i ragazzi di Filangieri e De Amicis, il disappunto del dirigente scolastico

Un lunedì senza scuola per i ragazzi di Filangieri e De Amicis, il disappunto del dirigente scolastico

ViViPress – i fatti raccontati in libertà

Supplemento online di Pagine Vibonesi
Direttore Responsabile Maurizio Bonanno
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 76 del 12/02/1993

Edizioni Il Cristallo
e-mail: redazione@vivipress.com

  • Contatti

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
colacchio gif maker

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
Nessun Risultato
Vedi Tutti i Risultati
  • arte
  • attualità
  • cronaca
  • città e ambiente
  • cultura
  • costume e società
  • economia
  • editoriale
  • eventi
  • opinioni
  • politica
  • sanità
  • sport
  • viaggi

© 2024 ViViPress.com - i fatti raccontati in libertà. - Powered by 3k Studio - proprietà piattaforma web, partner: intellighenzianews