“Vibo Valentia ha bisogno di una sanità che funzioni e dia risposte e non alimentare polemiche superflue. Come sindacato dobbiamo assumere comportamenti responsabili”
Il Nursind di Vibo Valentia da anni combatte per restituire dignità ai lavoratori dell’ASP di Vibo Valentia. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a numerose prese di posizione da parte di alcuni sindacalisti, che però si limitano a denunciare il modus operandi aziendale senza alcuno sforzo concreto per analizzare e risolvere i problemi. Questi atteggiamenti non fanno altro che alimentare sterili polemiche e promuovere meri protagonismi, distanti dalla realtà vissuta dai lavoratori.
Così apre un suo articolato intervento il segretario provinciale del sindacato Nursind di Vibo Valentia, Domenico La Bella, che denuncia: “l’abuso della mobilità d’urgenza che colpisce infermieri e OSS dell’ASP di Vibo Valentia”.
“Ribadiamo con forza – afferma La Bella – che il Nursind di Vibo Valentia non ha mai sostenuto un ricorso indiscriminato alla mobilità d’urgenza, strumento regolamentato e sottoscritto da tutte le segreterie del comparto sanità firmatarie del contratto. La nostra organizzazione ha sempre lavorato per fornire risposte concrete alle criticità operative, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti e, di riflesso, i servizi erogati ai pazienti. Come sindacato di categoria, non possiamo limitarci a chiedere all’azienda di ottenere ulteriore personale, né possiamo affermare con certezza che l’attuale carenza di personale sia esclusivamente il risultato di un errore nella valutazione dei fabbisogni da parte della Regione. Due ragioni ci spingono a non percorrere questa strada: primo, la rivalutazione dei fabbisogni richiederebbe tempi lunghi, di almeno 2-3 mesi; secondo, non è detto che quei calcoli siano effettivamente errati. L’unica certezza è che i lavoratori continuano a subire condizioni critiche, con unità operative come l’emergenza-urgenza schiacciate da una pressione insostenibile, che aumenta il rischio di errori e compromette la sicurezza.
Quindi, spiega: “Settori come l’emergenza-urgenza soffrono più di tutti: rappresentano il fronte operativo, agiscono in condizioni di estrema pressione e ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte. Questa organizzazione sindacale si chiede: i lavoratori devono davvero attendere i conteggi della Regione? Oppure, come qualcuno direbbe, è forse ora che i vertici aziendali portino una calcolatrice in Regione per rifare i conti?”.
“Durante le riunioni sindacali, come dimostrano i verbali, la nostra organizzazione . prosegue il segretario provinciale di Nursind – ha offerto all’azienda una mano tesa, chiedendo risposte immediate per garantire la sicurezza del personale. Sta all’azienda definire modalità e metodi, mentre il sindacato ha il compito di vigilare sulla correttezza dei processi. In un clima di campagna elettorale RSU, taluni preferiscono dichiarazioni di facciata per raccogliere voti. Noi riteniamo invece prioritario dare risposte concrete a quei lavoratori che, ogni giorno, affrontano enormi difficoltà in solitudine. Questa realtà non la comprenderà mai chi, comodamente seduto dietro una scrivania, delega i problemi ad altri, alimentando ipotesi invece di proporre soluzioni, e si erge a paladino della giustizia sfruttando chi è ormai allo stremo e si sente abbandonato. Forse è il caso di chiedersi perché alcuni sindacati parlano in generale di mobilità senza mai esprimere solidarietà al personale dell’emergenza-urgenza, lasciandolo nel caos. Questo settore è forse di scarso interesse? Oppure si ritiene che questi lavoratori possano aspettare?”.
“Il Nursind esige rispetto per tutti i lavoratori, senza distinzioni tra “serie A” e “serie B”. Chiediamo che la mobilità d’urgenza venga utilizzata esclusivamente nei casi realmente urgenti, come stabilito dal regolamento. E chiediamo con forza interventi immediati per affrontare e risolvere le criticità nei presidi di Vibo, Serra e Tropea. Restituire dignità e rispetto ai lavoratori è una priorità non negoziabile. Il Nursind, primo sindacato di categoria in Italia e maggiormente rappresentativo, sarà sempre al fianco dei lavoratori, vigilando sulla correttezza degli atti e delle procedure. Ai tavoli sindacali portiamo non le istanze individuali, ma le criticità e i problemi di tutti i lavoratori. Continueremo a denunciare ingiustizie e a distinguersi da chi tutela solo una parte del personale”.
E chiarisce: “Risolvere il problema del personale è al primo posto, ma non l’unica priorità che questo sindacato si pone. Abbiamo chiesto e lo faremo con maggiore insistenza di aprire i tavoli per la discussione della produttività degli anni 2020-2021-2022-2023-2024, la Banca Ore, i DEP 2025 e l’attuazione di tutti quegli istituti contrattuali che rappresentano un diritto dei lavoratori. Abbiamo dimostrato sempre di essere dalla parte dei lavoratori in ogni occasione e lo dimostreremo ancora”.
Per concludere: “Vibo Valentia ha bisogno di una sanità che funzioni e dia risposte e non alimentare polemiche superflue. Come sindacato dobbiamo assumere comportamenti responsabili e non continuare a decantare inutili affermazioni di protagonismo che nulla hanno a che vedere con la realtà e che non portano a nessuna soluzione dei problemi. Se veramente si vuole fare sindacato vero allora è il caso di mettere da parte il protagonismo e sedersi ad un tavolo ed elaborare strategie e obiettivi che portino ad un miglioramento delle condizioni lavorative del personale e di conseguenza servizi migliori alla richiesta di salute”.