Netta l’affermazione: “su tutto posso transigere ma non consento ad alcuno di gettare ombre sulla mia condotta morale e non posso ammettere che venga instillato anche solo il dubbio”
Credo che il sindaco Romeo abbia necessariamente bisogno di una bussola perché, a leggere le sue recenti dichiarazioni sulla vicenda della nomina del capo di Gabinetto, sembra proprio aver perso l’orientamento. Evidentemente sta iniziando a mostrare qualche limite nel reggere la pressione.
Esordisce così l’ex sindaco Maria Limardo in una nota che firma in calce semplicemente (o significativamente?) “Avvocato Maria Limardo”.
“C’è da rimanere infatti senza parole – scrive – di fronte a quanto asserito dal primo cittadino in ordine all’assunzione a tempo indeterminato che la mia amministrazione avrebbe fatto di una persona che avrebbe dovuto svolgere le mansioni di collaboratore del sindaco. Ecco perché affermo che il primo cittadino ha perso l’orientamento, in quanto, in primo luogo, tale mansione non esiste; in second’ordine, cosa ancor più grave, con quelle dichiarazioni ha, di fatto, ventilato che la sottoscritta abbia commesso un reato per aver conferito un incarico a tempo indeterminato. Nulla di più falso e questo lo rivendico con forza perché, sotto il mio mandato e in generale della mia vita, ho sempre fatto della trasparenza e della legalità la mia stella polare”.

Ciò detto, Maria Limardo rivendica: “Se oggi il sindaco Romeo vive di rendita deve solo ringraziare la mia amministrazione perché è solo merito di quest’ultima se oggi può assumere, se oggi può vivere senza la spada di Damocle del dissesto, se oggi ha i fondi per affrontare le spese ordinarie e non. Vorrei, infatti, ricordargli che solo dopo aver messo in ordine i conti e scongiurato il secondo default, si è potuta avere dalla Cosfel l’autorizzazione a fare le assunzioni fino a quel momento bloccate, con il numero delle unità sceso al di sotto di quota 100 su una pianta organica di circa 230 dipendenti e ai quali rinnovo la mia gratitudine. Noi siamo riusciti, tra progressioni in carriera e nuove assunzioni, a rimpolpare il numero del personale di ben 90 dipendenti: circa 40 come nuovi assunti e il resto con le progressioni in carriera. E tra questi non esiste la figura del collaboratore del primo cittadino, sebbene, tra le professionalità esistenti e quelle fresche di assunzione certamente esistono numerosi profili che nulla hanno da invidiare al fortunato predestinato”.
“Pertanto, respingo quelle parole con forza e determinazione, perché su tutto posso transigere ma non consento ad alcuno di gettare ombre sulla mia condotta morale e non posso ammettere che venga instillato anche solo il dubbio che io, non avendone peraltro i poteri, abbia potuto eludere la legge o subornare qualcuno affinché lo facesse. Tanto più se si considera che il capo gabinetto della sottoscritta ha svolto per anni, gratuitamente e con slancio tale funzione a beneficio dell’amministrazione ma, soprattutto, della comunità, dimostrando un non comune senso civico”.
E poi aggiunge l’ex sindaco – quando anche ci fosse questa figura, invito il primo cittadino a farne il nome ed utilizzarla generando così quel risparmio tanto sbandierato, ma ritengo che debba, più che altro, spiegare alla comunità l’incoerenza che sta caratterizzando la sua amministrazione: da un lato sventola la questione della riduzione delle indennità, che mi preme precisare, la mia amministrazione ha tagliato del 10% quando le cifre erano ai minimi storici, non certo quelle attuali entrate in vigore da pochi mesi; e dall’altro impegna i soldi comunali, quindi dei cittadini vibonesi, per assumere una persona, pagandola lautamente, mentre le strade continuano ad essere un colabrodo, il “Festival Leggere e Scrivere” viene annullato, così come tante altre iniziative a favore della città”.
“Commentando sul mio profilo social la notizia del capo di Gabinetto ho scritto “Tanto tuonò che piovve”, ma qui credo siamo di fronte ad un vero e proprio diluvio
torrenziale”.
“Ed allora, sindaco Romeo – conclude Maria Limardo – nella speranza che lei si svincoli da chi evidentemente la sta condizionando, la lascio con una frase di Platone che spero possa essere per lei la bussola di cui ha bisogno: “La buona politica è quella che unisce saggezza e giustizia, pensando al bene comune prima che agli interessi personali”.