La Cineteca della Calabria ricorda il grande “abate di spirito profetico dotato” (Dante) nell’823° anniversario della morte
di Luigi Stanizzi
Nella ricorrenza dell’823° dalla scomparsa di Gioacchino da Fiore, è stata organizzata una grande giornata per la cultura calabrese all’ Università di Pisa, alla Facoltà di Giurisprudenza, con il prof. Luigi Mariano Guzzo del corso di Diritto delle Religioni. Gli studenti hanno potuto conoscere la straordinaria e misterica figura dell’abate celichese, con la proiezione del documentario “In Cammino con Gioacchino”, di Eugenio Attanasio, prodotto dalla Cineteca della Calabria, preceduto
da una introduzione del prof. Guzzo e dalla presentazione dell’autore. Il regista Attanasio, peraltro, ha curato un volume su Gioacchino da Fiore che, insieme al documentario, ha riscosso notevole successo in Italia e all’estero.

Il lavoro di recupero della memoria storica della Cineteca della Calabria prosegue nel tempo e nello spazio. Realizzato con la consulenza scientifica del Centro studi Gioachimiti e la fotografia di Nicola Carvello, il documentario racconta la storia di un gruppo di escursionisti, che nell’estate del 2015 ripercorrono il cammino di Gioacchino da Fiore, partendo dall’Abbazia di Corazzo, per monti e valli della Sila, passando dai luoghi straordinari che recano le tracce dell’abate celichese. Il percorso non è solo fisico, ma è anche spirituale, perché ci si avvicina alla figura e al pensiero di una straordinaria personalità della cultura mondiale. Gioacchino da Fiore può essere visto da diversi angoli, dalla teologia alla storia, dalla filosofia all’antropologia, rimanendo un personaggio “iniziatico” che presuppone uno studio e un approccio sicuramente non facile e non adatto a tutti; nonostante questa sua difficoltà, resta uno dei calabresi più conosciuti e apprezzati nel mondo. La Sila tutta fu terreno d’elezione delle predicazioni gioachimite e dell’Ordine Florense che vi disseminò numerose “domus”, oggi andate perdute, ma che riecheggiano nelle toponomastiche.
Anche la Calabria si propone come terra di cammini grazie alla figura di Gioacchino da Fiore e alla presenza di itinerari rurali e religiosi, che possono costituire un grande volano di sviluppo per le aree interne. “In cammino con Gioacchino” vuole essere un invito a scoprire questo mondo affascinante e perduto, per proporre itinerari sconosciuti ai più, da percorrere a piedi, senza ausilio di vetture o moto, per riflettere sulla vita e l’opera di un grande del tempo, conteso da papi e imperatori, in un momento in cui la Calabria si poneva come centro dell’universo allora conosciuto. Una terra di monaci, eremiti, santi, anacoreti, che hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio, di rinnovato interesse nell’anno dei Cammini.
Nel lavoro, fortemente partecipato dalla comunità locale attraverso un processo identitario, ci accompagnano guide, storici, filosofi, architetti, giornalisti, in questo viaggio verso la scoperta di siti suggestivi incastonati nell’altopiano silano, che aspettano ancora di essere svelati in tutti i più reconditi misteri.