Con l’operazione tra Italia e Germania, colpita un’organizzazione con base a Cariati. Colpite le cosche dei Greco di Cariati (Cosenza) e dei Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone)
Italia-Germania, non è solo un’iconica partita che tutto il mondo ricorda, è anche, parlando di cronaca nera, sinonimo di legami tra l’ndrangheta calabrese ed esponenti della criminalità tedesca, nel caso degli arresti di oggi quella dei Greco di Cariati e dei Farao-Marincola di Cirò Marina e delle loro proiezioni in territorio tedesco, in modo particolare nella città di Stoccarda.
Venti gli indagati, di cui 13 sono finiti in carcere, mentre ulteriori 7 ai arresti domiciliari. Il provvedimento scaturisce da un’ampia attività di indagine diretta dalla Dda di Catanzaro, che ha riguardato i reati di associazione di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
Tutto ha inizio tra la fine degli anni ‘70, primi anni ‘80, quando dalla locale di Cirò si decise di mandare alcuni esponenti a Stoccarda per impadronirsi in qualche modo del controllo del territorio all’epoca ad appannaggio di alcune organizzazioni di origine slava, purtroppo pero i due italiani mandati in Germania si fecero arrestate in seguito ad un eclatante omicidio ai danni di un esponente di questa organizzazione slava in una discoteca e purtroppo per loro era presente un nutrito gruppo di appartenenti alla polizia di Stoccarda che intervenne praticamente nell’immediatezza del fatto, arrestandoli. Da lì è nata una collaborazione tra forze di Polizia che è andata avanti fino ad ora e che ha permesso gli arresti odierni.
Il gruppo criminale avrebbe utilizzato metodi violenti finalizzati all’imposizione dei prodotti agli imprenditori italiani cariatesi presenti in territorio tedesco, ai quali è stato imposto, anche tramite atti di danneggiamento, l’acquisto di derrate di frutta provenienti dalla Calabria, il tutto coperto da professionisti, avvocati e commercialisti, che si sarebbero resi responsabili di attività di supporto in favore di affilati alla ‘ndrangheta.
In carcere:
Gaetano Roberto Bruzzese, nato a Bresso il 2-05-1968
Olindo Celeste, nato a Cariati il 14 ottobre 1984
Alfonso Cosentino, nato a Cariati il 16 novembre 1980
Rocco Francesco Creolese, nato a a Cariati il 7 agosto 1987
Giorgio Greco, nato a Cariati il 9 febbraio 1964
Giulio Graziano, nato a Cariati l’8 ottobre 1967
Antonio Mangone, nato a Cariati il 17 ottobre 1988
Aldo Marincola, nato in Germania il 18 maggio 1984
Cataldo Rizzo, nato a Cariati il 30 marzo 1982
Fiorenzo Santoro, nato a Rossano il 5 ottobre 1977
Cataldo Scilanga, nato a Cirò Marina il 22 luglio 1976
Salvatore Spagnolo, nato a Cariati il 28 aprile 1991
Raffaele Mario Giuseppe Talarico, nato a Cariati il 12 settembre 1960
Ai domiciliari
Provino Meles, nato a Cariati il 24 ottobre 1982
Raffaele Meles, nato a Cariati il 29 maggio 1984
Bruno Morise Guarascio, nato a Cariati il 22 aprile 1968
Antonio Russo, nato a Cariati il 27 aprile 1993
Ettore Talarico, nato a Cariati il 18 agosto 1954
Maria Francesca Talarico, nata a Cariati il 22 dicembre 1994
Angelina Tavilla, nata a Rosarno il 28 dicembre 1966