In consiglio comunale nasce un nuovo gruppo formato dai cocci dell’implosione del gruppo espressione diretta del Sindaco e da pezzi di PD, mentre un altro gruppo manda messaggi sibillini
L’implosione è un fenomeno contrario all’esplosione. In fisica, spiega il cedimento violento delle pareti di un corpo cavo sotto l’azione di una pressione esterna superiore a quella interna.
Implosione. Come altro definire quello che in pochi giorni sta movimentando “sinistramente” il ruolo di leader del Sindaco Enzo Romeo. Il vincitore delle elezioni comunali di dieci mesi che ha riportato al governo della città la sinistra dopo quindici di ininterrotto dominio del centrodestra, sembra vivere un momento di appannamento. Perché, se è vero che l’opposizione lo attacca (e cos’altro dovrebbe un gruppo che si definisce “opposizione”?!), è soprattutto evidente che le ultime uscite del primo cittadino, già presidente provinciale del PD e da questo partito candidato a sindaco, hanno provocato distinguo, defaillance e sommovimenti che hanno portato al fenomeno della gemmazione.
Proviamo a ricostruire cercando di mantenere la sequenza cronologica degli eventi.
Un primo fenomeno bradisismico si intravede già qualche mese fa, quando scoppia il “caso” del superconcorsone per il superconsulente. già allora, da sinistra partirono mugugni e dubbi superati solo con l’operazione a tavolino che portò al flop e relativo annullamento del superconcorsone. Tempo di far decantare la cosa ed ecco che il sindaco passa alle vie di fatto essendo “Sua” la volontà assoluta di aver al fianco il superman che da dieci mesi agognava.
Il blitz in Giunta che delibera la nomina – legittima! – del capo di gabinetto del sindaco è avallata a maggioranza con l’assenza – casuale? strategica? carica di messaggi al primo cittadino? – della delegazione nell’esecutivo del PD, partito che annovera il gruppo consiliare più consistente in termini numerici. Il fenomeno bradisismico si ferma qui, con la sensazione che tutti sia rientrato, ma…
Dicasi bradisismo quel lento movimento di sollevamento o di abbassamento del terreno, in aree localizzate (della crosta terrestre). Spiegano gli esperti che si tratta di un fenomeno non direttamente percepibile, ma riconoscibile visivamente mostrando una progressiva emersione.
Mentre il fenomeno cova, scoppia un nuovo “sinistro” movimento. Dall’opposizione viene denunciata una “presunta” incompatibilità di uno dei suoi assessori.
La faccenda si complica tra questione strettamente burocratico-amministrative e problematiche politiche. Dopo una prima rinuncia a scendere personalmente in campo per rispondere alle interrogazioni, tra il silenzio dei gruppi consiliari della sua maggioranza – ed il silenzio assoluto del PD – Romeo sceglie la strada del passaggio amministrativo-legale con richiesta di chiarimenti al suo Segretario generale che rimballa la questione con un quesito al Ministero dell’Interno. In attesa di pronuncia… l’implosione!
Progetto Vibo, il gruppo diretta espressione del Sindaco (una specie di partito nel partito che – si racconta – ha avuto a suo tempo la regia proprio del quel superman divenuto capo di gabinetto, perde pezzi ed in tre fanno a formare con un fuoruscito dal PD il nuovo gruppo “Democratici e Riformisti Per Vibo”, che si va a federare con il “misto” Nico Console, già esponente del centrodestra a suo tempo folgorato sulla via di Damasco.
Mentre si ragiona sul significato e sulle conseguenze di questa implosione, navigando sui social si scopre un post del consigliere regionale Antoni Lo Schiavo, che annovero in Consiglio comunale un gruppo di consiglieri e soprattutto vanta un assessore, Loredana Pilegi, che ha il ruolo strategico ed importante di vice sindaco.

Postando la foto che chiarisce con esattezza da chi è formato il gruppo che a lui fa capo, Lo Schiavo, che, sarà anche giovane, ma politicamente può vantare un interessante curriculum che spiega il suo personale cursus honorum di un certo spessore, la correda con una precisa frase: “Ho incontrato questa sera i consiglieri comunali e l’assessore Loredana Pilegi. Ci siamo confrontati sull’attuale delicata fase dell’amministrazione comunale. Su un punto faremo sentire la nostra voce: i cittadini vibonesi si aspettano da noi un vero cambiamento, nei fatti e nelle scelte amministrative, e non possiamo permetterci di perdere questa occasione”.
Come interpretare questa sibillina frase?
A chi è rivolto l’invito a non “perdere questa occasione”? Che significato dare a quel “faremo sentire la nostra voce?
E – soprattutto – cosa si intende con la richiesta di “vero cambiamento, nei fatti e nelle scelte amministrative”?
Sinistri movimenti aleggiano sul Sindaco Romeo!