I giocatori raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini avranno ora 15 giorni per presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltati dal procuratore
Come ormai si sa, è scoppiato, inatteso, un nuovo scandalo nel mondo del calcio legato alle scommesse clandestine praticate anche da alcuni giocatori professionisti. La Procura Federale ha infatti aperto un nuovo fascicolo e l’indagine coinvolgerebbe ancora giocatori di Serie A e Serie B.
A riportare la notizia è il “Corriere dello Sport”, secondo cui questo nuovo filone d’inchiesta nasce da segnalazioni bancarie che avevano già portato all’apertura di un’indagine da parte della Procura di Benevento.
Attualmente, sarebbero dieci i tesserati sotto la lente d’ingrandimento, appartenenti anche alle massime serie del calcio italiano. Tra i nomi più noti spicca quello di Alessandro Vogliacco, difensore in prestito dal Genoa al Parma, che, secondo l’accusa, risulterebbe intestatario di quattro conti gioco, uno dei quali sarebbe stato utilizzato per scommettere direttamente su partite.
Ulteriori accertamenti avrebbero coinvolto anche Pietro Martino del Cosenza, Giuseppe Di Serio dello Spezia, Marco Sau (all’epoca dei fatti in forza alla Feralpisalò e attualmente svincolato), ed altri ex giocatori del Benevento come Emanuele Agnello e Dejan Vokic.
L’indagine si estende anche al calcio dilettantistico, con i nomi di Altobelli del Terracina, Perlingeri della Virtus Pompei e Davì del Nardò.
Al centro dell’inchiesta si troverebbe la figura di Ernesto Addazio, magazziniere del club giallorosso, intestatario di sei conti gioco. Si ipotizza che due di questi conti siano stati utilizzati per effettuare oltre 2000 scommesse in dieci mesi, riguardanti sia campionati professionistici italiani che tornei esteri e coppe europee.
Secondo le ricostruzioni, il cosentino Martino e Sau avrebbero scommesso anche su partite dei campionati in cui militavano all’epoca (rispettivamente la Serie B con il Cosenza e la Serie C con il Foggia), mentre Vogliacco, quando giocava nel Benevento, avrebbe puntato su partite del campionato Primavera e su tornei stranieri.
A tutti i tesserati coinvolti viene contestata la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza, oltre alla violazione dell’articolo 24 del regolamento federale, che vieta espressamente ai tesserati di scommettere sul calcio. L’aspetto rilevante di questa nuova indagine è che le scommesse sarebbero avvenute alla luce del sole, attraverso canali legali.
I giocatori raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini avranno ora 15 giorni per presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltati dal procuratore Chiné. Potranno anche optare per il patteggiamento, come previsto dall’articolo 126 del regolamento.
Inizialmente, nell’inchiesta era finito anche il nome di Domenico Berardi del Sassuolo. Tuttavia, successive verifiche, incrociando informazioni con un concessionario di scommesse, avrebbero chiarito che il conto gioco era in realtà intestato a un’altra persona, ora deceduta. Per questo motivo, la posizione del calciatore calabrese è stata archiviata con il benestare della procura generale dello sport.