Un uomo e una donna si erano presentati dall’anziana chiedendo 14.000 euro per tirare fuori dai guai la figlia
I Carabinieri di Nicotera sono riusciti a dare un nome ed un volto ai due truffatori che il 12 marzo del 2024 avevano raggirato un’anziana pensionata con la scusa della figlia in caserma.
La donna appena si è accorta di essere stata presa in giro ha immediatamente sporto denuncia presso la locale caserma e grazie alla sua e ad altre testimonianze sono partite le indagini.
I due truffatori, u uomo e una donna si erano presentati alla porta dell’anziana signora raccontando dei guai nei quali si sarebbe trovata la figlia, perché sarebbe stata portata in una caserma dei Carabinieri con problemi giudiziari, e che per tirarla fuori dai pasticci erano necessari ben 14mila euro in contanti, naturalmente i due hanno fatto leva sui sentimenti di una madre verso i propri figli e così sono riusciti ad ottenere quanto richiesto per poi sparire nel nulla.
Fortunatamente uno dei vicini aveva notato la loro auto e si ricordava parte della targa, questo ha permesso, insieme alle immagini di videosorveglianza presenti in zona di identificare il mezzo che è risultato appartenere ad una società di noleggio.
A questo punto i Carabinieri hanno richiesto alla società l’identità di chi aveva preso in carico l’auto e, soprattutto, i dati GPS che ne tracciavano gli spostamenti proprio nel giorno e all’ora del raggiro. Incrociando queste informazioni con l’analisi dei tabulati telefonici, i militari sono riusciti a dare un nome e un volto ai due truffatori: un uomo e una donna, entrambi di origine campana.
A conclusione di tutto l’iter di indagini è stata chiesta l’emissione della misura dell’obbligo di dimora nei confronti dei uno dei due indagati, notifica che è stata eseguita dal Reparto Territoriale Carabinieri di Mondragone.
«Episodi come questo – ha dichiarato il Procuratore Falvo – dimostrano quanto sia importante denunciare subito e con precisione, perché ogni dettaglio può rivelarsi decisivo. Non bisogna avere paura o vergogna: truffe del genere colpiscono proprio perché chi le mette in atto sa come manipolare le emozioni delle persone più deboli e indifese».
Dal canto suo, il Colonnello Luca Toti ha sottolineato quanto «l’Arma di Vibo sia da tempo impegnata in una campagna capillare di prevenzione contro le truffe agli anziani. Organizziamo incontri informativi in tutto il territorio proprio per fornire ai cittadini strumenti pratici per riconoscere i pericoli e difendersi».