La inconsueta, forse mai verificatasi, difficoltà dell’accensione del Cero Pasquale, che si è pure spento durante la sacra funzione
di Enzo Comerci
La Settimana Santa Nicoterese è stata, quest’anno, particolarmente dolorosa e preoccupante non solo per la Passione di nostro Signore ma anche: per l’inquietante assenza del caro don Nunzio – Vicario generale del Vescovo – rimpiazzato, con la generosa, provvidenziale, presenza del Vescovo Emerito di San Severo Lucio Renna; per gli accadimenti sanitari nei confronti di alcuni fedeli; per la difficoltosa accensione del Cero Pasquale – nella messa di mezzanotte del sabato santo.
Situazioni e fatti tutti riconducibili alla Chiesa Madre della città Medmea, la cui cattedra è stata istituita tra le prime in assoluto della Chiesa di Cristo. Fatti e situazioni da molti, dopo la sconvolgente morte – ieri mattina – del Santo Padre, letti come cattivi presagi. In modo particolare la inconsueta, forse mai verificatasi, difficoltà dell’accensione del Cero Pasquale.
Per diversi minuti non si riusciva a far brillare la Luce di Cristo risorto che vince le tenebre della morte e del male e, ancora, durante la sacra funzione, la fiammella del Cero, che era stato collocato in modo stabile nel posto consueto, che si spegne richiedendo, ancora una volta, l’intervento encomiabile dei collaboratori.
Nel prostrarci alla grandezza del Santo Padre, tornato alla casa del Padre Celeste, preghiamo il Signore Iddio affinché il nostro don Nunzio torni, al più presto, nella Sua Comunità del quale ha tanto bisogno.-