La decisione da parte della Congregazione Generale durante la prima di una lunga serie di riunioni tenutasi questa mattina alle ore 9.00
“Il rito di constatazione del decesso e la deposizione del corpo nella bara è durato circa un’ora”.
A riferirlo il portavoce vaticano, Matteo Bruni, che ha pure spiegato che l’atto di morte è stato autenticato dal camerlengo, il cardinale Farrell; “In questo momento – ha aggiunto – il corpo del Papa si trova nella cappella del pian terreno di Casa Santa Marta”.
E già vengono diffuse sui social le prime immagini della bara di Papa Francesco il cui corpo è nella cappella di Casa Santa Marta. Papa Bergoglio indossa una veste liturgica rossa, ha il rosario tra le mani e la mitra. La bara è semplice, in legno. Accanto a lui le guardie svizzere e il cardinale Pietro Parolin.

Intanto, vanno avanti le procedure, La Congregazione dei cardinali si incontra oggi, martedì 22 aprile, per decidere la data dei funerali di Papa Francesco, morto ieri all’età di 88 anni, dando inizio a un processo che culminerà nell’elezione di un nuovo Pontefice.
Secondo la Costituzione Apostolica, le esequie dovrebbero tenersi tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte, in base ai dettagli decisi dai cardinali, convocati per la prima di una serie di “congregazioni generali” a partire dalle ore 9:00 di oggi nell’Aula del Sinodo. I cardinali hanno già stabilito l’esposizione della salma di Francesco che da domani, mercoledì 23 aprile, dovrebbe essere traslata a San Pietro per poi essere esposta, fino a venerdì sera, alla devozione della folla di fedeli. Quindi, la data dei funerali solenni per sabato 26 aprile a partire dalle ore 10.00, sul sagrato della basilica di SanPietro. La liturgia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re
Come si sa, il Papa ha chiesto di essere sepolto nella Basilica di S. Maria Maggiore.
Il Conclave secondo il testo liturgico, si svolgerà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, quindi tra il 5 e il 10 maggio, per chiudersi solo con la indispensabile fumata bianca. La procedura prevede che i cardinali con meno di 80 anni si ritirino nella Cappella Sistina, che viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Non possono avere contatti con l’esterno mentre si dedicano alle votazioni che seguono un rituale preciso.
E già si comincia a pensare che salirà sul soglio pontificio
15 i nomi più gettonati, considerato che da secoli si dice che “chi entra papa esce cardinale”.
Tra i nomi più accreditati, il filippino Tagle e il congolese Ambongo Besungu, ma soprattutto tre italiani.
Matteo Maria Zuppi (69 anni), presidente della Cei. Figlio di Enrico, già direttore dell’Osservatore della Domenica, e di Carla Fumagalli, nipote del cardinale Carlo Confalonieri, che fu segretario di papa Pio XI, poi prefetto della Congregazione per i vescovi e decano del Collegio cardinalizio ai funerali dei papi Paolo VI e Giovanni Paolo I.
Erede naturale di Papa Francesco è considerato il Segretario di Stato Pietro Parolin (70 anni), che potrebbe portare avanti le riforme in modo più discreto e diplomatico rispetto a Zuppi. Parolin nel 2014 è stato nominato dal Pontefice nel suo “Consiglio dei cardinali”.
Di sicuro il ruolo importante quale potenziale successore di Papa Francesco è quello del bergamasco Pierbattista Pizzaballa (59 anni), patriarca cattolico e biblista italiano dell’Ordine dei frati minori, dal 24 ottobre 2020 patriarca di Gerusalemme dei Latini.