Cuore simbolico dell’iniziativa sarà l’inaugurazione di una scultura commemorativa Cancello dell’artista Luigi Camarilla
A Limbadi, il 6 maggio sarà un giorno di memoria, di resistenza civile, di speranza condivisa.
Questo l’intento dell’associazione Crisi Come Opportunità (CCO) che ha scelto di illuminare questo giorno con un progetto che unisce simbolo e azione concreta.
“Illuminiamo Noi le terre di Maria”, questo il nome dato all’iniziativa che nasce per ricordare Maria Chindamo, donna libera, madre e imprenditrice, scomparsa nel nulla nel 2016, uccisa perché aveva deciso di vivere secondo i propri valori, in una terra dominata dalla ‘ndrangheta.
In un contesto ad altissima densità mafiosa, Maria aveva scelto di restare, di coltivare la sua terra, di costruire un’impresa autonoma e libera. Aveva scelto di non piegarsi a logiche di sottomissione e di paura. Un coraggio che le è costato la vita.
Da questa consapevolezza nasce l’idea di trasformare il luogo della sua sparizione in uno spazio di luce e rinascita, attraverso l’arte e la partecipazione collettiva.
Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Artemide, coinvolge attivamente gli studenti dell’ITG, ITI e ITE di Vibo Valentia con il supporto del Comitato Controlliamo noi le terre di Maria, composto da realtà impegnate da anni nel contrasto alle mafie e nella promozione della legalità: Centro Comunitario Agape, Goel, Libera Locride, Penelope, Comunità Progetto Sud.
Cuore simbolico dell’iniziativa sarà l’inaugurazione dell’opera Cancello dell’artista Luigi Camarilla: una scultura commemorativa che vuole aprire un varco nella memoria, trasformando il dolore in possibilità, il silenzio in voce collettiva.

Illuminare le terre di Maria significa riscrivere il senso di un territorio, togliere spazio al buio dell’omertà, del controllo mafioso, del patriarcato, e dare voce alla libertà, alla giustizia, alla comunità. Per Crisi Come Opportunità CCO, ogni crisi può diventare opportunità, e così il 6 maggio non sarà solo un giorno per ricordare: sarà un momento per costruire, per restituire senso, per affermare che la luce è una scelta possibile.
Il programma prevede l’incontro alle ore 10:00 a Limbadi, con i saluti istituzionali, un estratto dello spettacolo teatrale Se dicessimo la verità, e a seguire l’inaugurazione della scultura di Camarilla.
Un’iniziativa che nasce dall’idea che scegliere di illuminare significa scegliere di non dimenticare unendo memoria e futuro, arte e impegno civile, giovani e comunità.