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A Palazzo Luigi Razza si recita a soggetto, tra bandi, esperti superpagati e riprese… purché a costo zero

Per riportare le telecamere in Consiglio comunale, il sindaco Romeo chiede una sponsorizzazione, ovvero qualcuno che le offra gratis: non ci sono più soldi?

di Marcello Bardi

Le rappresentazioni tragiche, in quel di Siracusa, sono già partite.

A Vibo Valentia, invece, predomina ancora la commedia e poiché il teatro resta chiuso (per colpa di chi?) il palcoscenico viene allestito ogni mattina nell’aula e nei corridoi di Palazzo “Luigi Razza”. Dove proprio male non si sta.

Paradossalmente, da quando è iniziata questa consiliatura gli unici a rimetterci sono stati, oltre ai tanti Pantalone che pagano le tasse, consiglieri e assessori. Per il resto, fioccano gli avvisi e quando non bastano, per assumere super consulenti plurilaureati, si mettono a dura prova anche i vincoli di bilancio. In tal senso la nuova accademica nominata a guardia dei conti – al peggio (o se si preferisce al meglio), non c’è mai fine – non si tira affatto indietro.

E bravo, Enzo Romeo!

Dopo tanti anni lontano dalla scena, si è ricalato subito nella parte. Ci ha messo pochissimo a rispolverare meccanismi clientelari che sicuramente daranno a breve i propri frutti. Anzi, li stanno già dando, grazie alla spregiudicatezza di qualche suo fedele scudiero, tra l’imbarazzo di tutto il palazzo.

Ad ogni modo, il pallino del sindaco resta la… comunicazione.

Non è un caso che egli abbia ingaggiato un consulente plurilaureato (dove?), pagato lautamente (“con i soldi dei nostri gettoni tagliati”, sussurrano amaro alcuni consiglieri); inde, abbia puntato su ulteriori selezioni che – stando alle parole dell’assessore al Personale Marco Talarico – sono sul suo tavolo per una valutazione. Una nuova età dell’oro all’orizzonte si immagina, insomma, salvo scoprire che, per riportare le telecamere in Consiglio comunale, non ci sono soldi. E allora si punta sulla libera offerta. Chi può, dia una mano!

bando sponsor

Perché evidentemente i denari li hanno già spesi. E non per colmare qualche buca nelle frazioni o per garantire qualche servizio in più agli indigenti.

Suvvia, l’andazzo poi non è malaccio. Da quando il primo cittadino è stato accerchiato da qualche suo sodale, a quanto pare, neanche tanto raccomandabile, il Comune sembra una sorta di mondo al contrario. Che la politica nota poco, per la verità un po’ intimorita da chi “la comanda”, ma dipendenti e dirigenti cominciano a segnalare.

Così qualche “spione-carogna”, che ieri gironzolava per le secrete stanze del Palazzo, faceva notare che quella appena conclusa era stata davvero una giornata nera per il “povero” Romeo! Tanto nera che neanche la sua fedele e amata consorte avrebbe osato avvicinarsi al palazzo, come generalmente accade!

Ma cosa è successo?

Tutti sanno che il mercoledì, notoriamente, il primo cittadino al Comune non c’è. Dunque, si rinvia tutto al giovedì. Generalmente i ricevimenti sono gioviali, i caffè intensi, ma questa settimana le nuove pervenute dagli uffici non sarebbero state delle migliori per un uomo di specchiata moralità (almeno questo lo si può asserire senza ombra di dubbio) finito nei tentacoli di troppi grattacapi.

Per cui ieri aleggiava aria di pericolo avvertito un po’da tutti, non solo in giunta e in consiglio, ma perfino negli uffici dove qualcuno ha subodorato qualcosa. E dopo aver tollerato parecchio ha vuotato il sacco a Romeo! Che pare, ma questa sarebbe notizia da verificare più d’ogni altra, finalmente abbia aperto gli occhi e sia pronto a lanciare l’ultimatum.

Possibile? E a chi, di preciso?

Intanto, per assistere ad una buona rappresentazione, meglio andare a Siracusa, piuttosto che rimanere a Palazzo Luigi Razza, palcoscenico provvisorio in attesa del teatro quello vero, mentre prosegue la “recita a soggetto”… aspettando il copione scritto da un drammaturgo all’altezza del ruolo.

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