Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
A pochi chilometri dalla costa del Peloponneso, questa piccola grande isola si vanta di avere la spiaggia più bella della Grecia e di essere la vera Itaca di quell’Ulisse che sconfisse i Troiani con il suo ingegno.
A guardia della spiaggia più bella della Grecia c’è un’enorme montagna che si erge per oltre mille metri, conosciuta come Agia Dynati. Secondo la mitologia greca, questa enorme massa di rocce fu donata a Crono, il Titano padre di tutti gli dei, dalla moglie Rea, in uno stratagemma che avrebbe segnato il futuro della cultura greca. Crono aveva l’abitudine di divorare i suoi figli per evitare possibili rivali futuri. Allora Rea ebbe l’idea di dare a Crono una grande pietra avvolta in fasce. Il Titano fu ingannato e il figlio di Rea, un certo Zeus, sopravvisse. Cefalonia è una delle isole greche più belle e vivaci dell’arcipelago ionico. È un’isola divina per molte ragioni, oltre all’inganno che salvò il re degli dei dell’Olimpo ellenico. Spiagge meravigliose; foreste di abeti uniche in Grecia; grotte dove trovano rifugio storie di ninfe e folletti; serpenti che portano fortuna; orchidee; bellissimi villaggi.
Molti storici e studiosi di testi antichi sostengono che l’Itaca di Ulisse sia in realtà Cefalonia, sebbene il nome della patria dell’Odisseo omerico sia stato ormai limitato a una piccola isola arida situata a pochi chilometri da Cefalonia stessa.
La spiaggia di Myrtos e i suoi punti panoramici ne sono l’immagine più caratteristica. Dicono che sia la spiaggia più bella del paese (noi pensiamo che sia un po’ esagerato, e ne abbiamo viste di molto migliori), ma dobbiamo ammettere che la vista dall’alto è impressionante: la sabbia chiara, l’acqua turchese e le scogliere di pietra ricoperte di vegetazione offrono una visione paradisiaca che incarna l’ideale di un’isola greca. Ma Cefalonia è molto più di questa o di altre spiagge (secondo me alcune sono più belle di Myrtos, come Agia Kiriaki o Petani). Anche uno Zenote ce l’ha. Sì, uno zenote.



L’altro importante punto di interesse dell’isola è la grotta di Melissani, la più famosa di una serie di doline e cavità carsiche che punteggiano la zona circostante il piccolo villaggio di pescatori di Sami.
Ciò che rende speciale Melissani è la coincidenza di due particolarità che la rendono unica tra le sue vicine (ci sono molte grotte in tutta l’isola): la sua vicinanza al mare l’ha allagata e il tetto è crollato, creando uno zenit in stile greco con acque così limpide che sembrano aria in cui galleggiano le barche. Una vera meraviglia. Arrivare fin qui ed entrare nella grotta dà la possibilità di vedere mille altre cose che si trovano a due passi dalla grotta e che riassumono perfettamente quello che è Cefalonia: un posto pieno di mille cose da vedere che merita un bel viaggio.
A Sami, a due passi dal suo grazioso porto di pescatori, potrete ammirare importanti resti storici (terme romane, resti della Grecia classica, quel che resta di un castello veneziano del Medioevo…), un bellissimo Museo archeologico, l’accesso a uno dei graziosi monasteri ortodossi (Monastero di Theotokos Agrilion) e una delle calette che rivaleggiano in bellezza con Myrtos: la spiaggia di Antisamos . E poi, la casa di Ulisse?
Un’altra delle attrazioni storiche di Sami è la sua acropoli dell’età del bronzo (micenea). Nel museo archeologico è possibile ammirare numerosi reperti legati a questa antica città cinta da mura, che coniava una propria moneta ed esercitava un certo potere nella regione ionica. La città murata occupa la sommità del monte Lapitha e le sue possenti mura dimostrano che questo luogo era molto importante ai tempi di Omero. Molti storici sostengono che questa sia l’Itaca di Ulisse.
I grandi simboli del capoluogo di Cefalonia sono i suoi mulini a mare (sì, proprio come avete sentito dire) e il ponte di Drapano, una passerella in pietra lunga quasi un chilometro costruita dagli inglesi che taglia come uno squarcio la splendida baia in cui sorge la città. Argostoli è famosa anche per le sue spiagge, dove è possibile nuotare con le tartarughe marine, e per il suo vivace porto. Qui si trovano anche i due musei più importanti dell’intera isola: il Museo archeologico di Cefalonia con una collezione molto interessante che mette in luce l’importanza storica del sito e il Museo Korgialenios dedicato all’etnografia locale.
Cefalonia è una meta turistica che attrae numerose celebrità internazionali che giungono a bordo dei loro yacht nella splendida baia di Fiscardo, diventata una sorta di mini destinazione di lusso all’interno dell’isola stessa. Ma prima di raggiungere la punta settentrionale di Cefalonia, è d’obbligo una sosta ad Assos, di gran lunga il villaggio più bello dell’isola. Ancorato a un piccolo istmo che conduce a una minuscola penisola ricoperta di pini, Assos è l’epitome di un villaggio di pescatori nelle isole greche: con la sua chiesa ortodossa (eros Naos Analipseos), il suo piccolo porto, la sua spiaggia dalle acque limpide dove le barche sembrano sospese in aria e persino il suo castello veneziano.


Ai piedi dell’Anios Oros (la vetta più alta dell’isola e delle Isole Ionie) si trova il villaggio di Markopoulos – non c’è altro da aggiungere – e qui si trova la bellissima chiesa ortodossa di Panagia Fidousa, un tempio molto venerato sull’isola ed epicentro di un vero e proprio “culto dei serpenti”. Durante le prime due settimane di agosto (in concomitanza con i festeggiamenti della Vergine), centinaia di serpenti invadono la chiesa e i fedeli non solo li nutrono, ma li baciano anche. Questa usanza trae origine da un “miracolo” avvenuto nel XVIII secolo, quando i serpenti presero possesso della chiesa per impedirne il saccheggio da parte dei pirati ottomani.
Il posto è molto bello da vedere. E se andate ad agosto, potrete assistere a questo “miracolo”, che fu interrotto solo durante l’occupazione tedesca dell’isola: si dice che i serpenti si rifiutassero di andarsene.
Il Castello di San Giorgio è un altro dei siti storici che si possono visitare a Cefalonia. Ciò che si può vedere oggi è per metà bizantino e per metà veneziano, ma il sito è stato abitato per millenni ed è stato testimone dei continui spostamenti dell’isola fin dai tempi di Ulisse.