[adrotate group="4"]

L’accorata lettera a Mattarella di una giovane medico che non vuole rassegnarsi alla deriva della sanità vibonese

ambulanza 118 bis

&NewLine;<p><strong><em>Alessia Piperno&comma; medico dell&&num;8217&semi;emergenza-urgenza territoriale&comma; si appella al Presidente della Repubblica come &&num;8220&semi;ultima spiaggia&&num;8221&semi; affinché non vada disperso il potenziale sanitario di un territorio che sembra correre verso il baratro<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Possiede una grinta&comma; che saranno sicuramente il frutto delle sue esperienze di vita&period; Testarda come sa essere una calabrese non si rassegna alla deriva di un territorio che&comma; soprattutto in ambito sanitario &&num;8211&semi; ma non solo&excl; &&num;8211&semi; sembra lanciata in una corsa suicida verso il baratro&period; Innamorata di una professione&comma; quella del medico&comma; che è innanzitutto una missione al servizio di chi soffre&period; Ancora carica di speranza&comma; come deve essere una giovane professionista che non vuole abbandonare la sua terra&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alessia Piperno è tutto questo&period; soprattutto è una donna che non cede&comma; non fa passi indietro e&comma; malgrado tutto&comma; imperterrita&comma; continua la sua battaglia&comma; insiste&comma; non si rassegna avendo nel frattempo assunto pure un ruolo sindacale nella sua categoria&comma; quale referente del Sindacato Medici SMI&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le sta provando tutte&period; Adesso&comma; come &&num;8220&semi;ultima spiaggia&comma; ha preso carta e penna e si è rivolta al Presidente della Repubblica indirizzando a Sergio Mattarella questa lettera che abbiamo scelto di proporre alla lettura senza ulteriori commenti&period; Basta leggerla&&num;8230&semi; per apprezzarla&period; Per ammirare la forza e la costante di questa donna&comma; di questo medico&comma; di questa nostra conterranea&colon; Alessia Piperno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;01&sol;alessia-piperno-2-819x1024&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-25246"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Presidente&comma;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le scrivo&comma; e mentre lo faccio mi chiedo dove stia trovando il coraggio per farlo&period; E poi capisco che non si tratta nemmeno di coraggio&comma; bensì di speranza e fiducia in uno Stato che fin dai tempi dei banchi di scuola ho visto come detentore di giustizia&comma; legalità&comma; democrazia&period; Qualità che ad oggi purtroppo sembrano non interessare la mia splendida terra&period;<br>Mi chiamo Alessia Piperno&comma; ho 38 anni e sono un medico dell&&num;8217&semi;emergenza-urgenza territoriale &lpar;SUEM118&rpar;&period; Lavoro a Tropea&comma; nella mia straordinaria Calabria&period; Ma sono anche una donna nata e cresciuta in questa terra che per me ha sempre rappresentato&comma; e sempre rappresenterà&comma; &&num;8220&semi;casa&&num;8221&semi;&period; Sono un medico per scelta&comma; Presidente&semi; sì&comma; perché prima di essere medico sono stata una paziente incastrata in una diagnosi difficile arrivata dopo 18 anni di dolore&period; Ed è stato proprio questo a spingermi tra le braccia di Ippocrate&comma; perché potessi io essere capace di aiutare gli altri&comma; perché nessuno merita&comma; come purtroppo a me è successo&comma; di rimanere solo nel proprio dolore&comma; inascoltato&period; Oggi indosso la mia divisa con grande orgoglio e con altrettanto orgoglio la indosso nella mia Calabria&period;<br>Abito a Vibo Valentia&comma; lavoro per un&&num;8217&semi;ASP commissariata da 10 anni che invece di &&num;8220&semi;riprendersi&&num;8221&semi; sta lentamente scivolando verso la chiusura&comma; nella totale apatia di chi invece dovrebbe riportarla alla luce&period; Abbiamo avuto persino commissari &&num;8220&semi;che non sapevano di esserlo&&num;8221&semi; ed arrivo a chiedermi cosa possano pensare di noi calabresi il resto degli italiani&&num;8230&semi; e non solo&&num;8230&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La verità è che chiunque venga in Calabria respira aria di mare&comma; di sole&comma; di montagne innevate d&&num;8217&semi;inverno ed inondate di fiori d&&num;8217&semi;estate&comma; di sorrisi offerti insieme ad un caffè perché &&num;8220&semi;che fai scherzi&quest; A casa mia il caffè lo offro io&comma; piuttosto il cornetto come lo preferisci&quest;&&num;8221&semi;&comma; di genuinità Presidente&comma; ma quella vera che trova tra la gente comune che incontra per strada e che&comma; purtroppo&comma; spesso non appartiene a chi ha la possibilità di rendere ogni comune di ogni provincia di questa Calabria &&num;8220&semi;straordinaria&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sono cresciuta in una città che poteva vantare 4 presidi ospedalieri di tutto rispetto&comma; Vibo Valentia&comma; Tropea&comma; Soriano Calabro e Serra San Bruno&period; Avevamo tutto&comma; compreso il centro grandi ustionati&comma; un reparto di chirurgia generale ed uno di chirurgia d&&num;8217&semi;urgenza&comma; ortopedia&comma; medicina generale&comma; ginecologia&comma; anche il reparto di otorinolaringoiatria e tanti altri&period; Avevamo tutti i servizi&comma; Presidente&comma; avevamo tutto&comma; ora non è rimasto molto&period; Oggi in Calabria regna il caos&comma; leggo articoli di testate giornalistiche completamente surreali&period; Reparti che chiudono&comma; personale che manca&comma; presidi inesistenti e la gente comune costretta ad emigrare al nord o a rivolgersi alla sanità privata per potersi curare&comma; per poter fare diagnosi o peggio ancora per &&num;8220&semi;tenere a bada qualche brutto male&&num;8221&semi;&period; In questi mesi ho provato a chiedere aiuto&comma; prima alla politica locale&comma; poi regionale&comma; ma nessuno ha voluto ascoltare&period; Troppe cose qui meritano chiarezza&comma; troppe domande meritano una risposta&period;<br>La sanità pubblica è un bene prezioso ed insurrogabile Presidente&comma; un diritto fondamentale che non conosce differenze di genere né colore politico o orientamento religioso&period; Oggi Le chiedo aiuto&comma; a tutela dei pazienti e di noi sanitari tutti che&comma; consapevoli che davanti a Dio niente possiamo&comma; chiediamo solo le condizioni idonee per poter ben lavorare e lasciare a Lui e solo a Lui la scelta tra la vita e la morte&period;<br>Le chiedo scusa se in qualche modo Le ho fatto perdere tempo leggendo queste mie parole&period; Abbiamo bisogno che qualcuno ci ascolti oltre ogni notizia riportata su qualsiasi testata giornalistica&period; Abbiamo bisogno di qualcuno che veda la realtà per quella che davvero è&excl;<br>Abbiamo bisogno di Lei Presidente&comma; almeno Lei ci ascolti&excl;<&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version