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5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente: Arpacal presenta i dati sul monitoraggio delle microplastiche in mare

microplastiche in mare

&NewLine;<p><strong><em>Le concentrazioni maggiori interessano la fascia costiera tirrenica regionale&comma; verosimilmente attribuibile al maggior apporto fluviale che incide in misura dell’80&percnt; circa<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente&comma; l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria &lpar;ARPACAL&rpar; rilancia l’impegno nella lotta all’inquinamento da plastica in mare con la presentazione dei dati 2024 relativi al monitoraggio delle microplastiche lungo la costa calabrese&period; Una fotografia ambientale che&comma; con evidenze scientifiche&comma; restituisce lo stato di salute del nostro mare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il monitoraggio&comma; condotto nell’ambito della direttiva europea Marine Strategy &lpar;Direttiva 2008&sol;56&sol;CE&rpar;&comma; interessa sei transetti marini localizzati lungo la costa regionale&comma; ciascuno con tre stazioni di campionamento a distanza crescente dalla riva &lpar;0&period;5&comma; 1&period;5 e 6 miglia nautiche&rpar;&period; I prelievi&comma; effettuati due volte all’anno &lpar;primavera ed autunno&rpar;&comma; sono finalizzati a verificare il raggiungimento del cosiddetto &OpenCurlyDoubleQuote;buono stato ambientale” &lpar;Good Environmental Status&rpar;&comma; con particolare riferimento ai rifiuti marini&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le attività&comma; coordinate a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente e affidate&comma; per la fase operativa&comma; alle Agenzie Regionali&comma; in Calabria&comma; sono gestite direttamente da Arpacal applicando una metodologia che segue rigorosamente protocolli internazionali condivisi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le fasi del monitoraggio microplastiche coordinate da Arpacal vanno dalla raccolta con retino &OpenCurlyDoubleQuote;manta” alla fase di laboratorio&comma; dove i campioni vengono trasferiti in contenitori di vetro stabilizzati con alcol al 70&percnt;&comma; per evitare la decomposizione della materia organica&comma; e successivamente analizzati&colon; le microplastiche&comma; frammenti di plastica tra 5 mm e 300 µm&comma; vengono&comma; quindi&comma; quantificate e caratterizzate per forma&comma; colore e opacità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I dati raccolti da Arpacal&comma; nell’ambito della sorveglianza ambientale&comma; in linea con gli obiettivi europei sono un patrimonio per le politiche ambientali della Regione e uno strumento per sensibilizzare cittadini&comma; istituzioni e stakeholder sul tema della plastica in mare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;microplastiche-per-transetto&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35871"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ogni transetto&comma; complessivamente sei&comma; comprende tre stazioni di rilevamento situate rispettivamente a 0&period;5&comma; 1&period;5 e 6 miglia nautiche dalla costa&comma; per un totale di 18 punti di campionamento&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;sintesi-per-area-monitorata&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35872"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’analisi dei dati 2024&comma; svolta dal Centro di Strategia Marina di Arpacal&comma; conferma una maggiore concentrazione di microplastiche nei pressi delle aree portuali&comma; urbanizzate e turistiche&comma; specialmente nella stagione primaverile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le concentrazioni maggiori interessano la fascia costiera tirrenica regionale&comma; verosimilmente attribuibile al maggior apporto fluviale che incide in misura dell’80&percnt; circa&comma; ed al regime correntometrico in cui dominano correnti di direzione SW-S che favoriscono quindi il deposito costiero&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Altro fattore incidente risulterebbe la maggiore presenza antropica e l’intensità del traffico marittimo&comma; decisamente maggiore sul versante tirrenico&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;00104FIK&period;png" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35874"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le microplastiche tendono ad accumularsi sulla superficie marina e ciò è dovuto alle loro dimensioni ridotte&comma; al peso e alla densità&semi; una rete &OpenCurlyDoubleQuote;manta” trainata in superficie raccoglie i frammenti compresi fra 5 mm e 300 µm &lpar;micromètro&colon; un&&num;8217&semi;unità di misura che corrisponde a un milionesimo di metro&rpar;&comma; che vengono poi analizzati in laboratorio per la conta e l’identificazione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il campione d’acqua contenente le microplastiche viene trasferito in barattoli di vetro&comma; materiale inerte&comma; e stabilizzato con alcool 70&percnt; così da evitare la possibile decomposizione delle sostanze organiche presenti al suo interno&period; Concluse le attività di prelievo il campione viene trasferito il laboratorio per le successive analisi&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-gallery has-nested-images columns-default is-cropped wp-block-gallery-1 is-layout-flex wp-block-gallery-is-layout-flex">&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"35875" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;00304FIK&period;png" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35875"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img data-id&equals;"35876" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;06&sol;00204FIK&period;png" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-35876"&sol;><&sol;figure>&NewLine;<&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In laboratorio&comma; le microplastiche vengono separate con due setacci a maglie di 5 mm e 300 µm per trattenere solo i frammenti nel range desiderato&semi; quindi&comma; con pinzette&comma; si prelevano i frammenti eliminando residui animali e vegetali e li si trasferisce in contenitori sterili &lpar; piastre Petri&rpar;&period; Successivamente&comma; le particelle vengono osservate allo stereomicroscopio per un’analisi quali-quantitativa descrivendone forma&comma; colore e opacità&period; La concentrazione finale viene espressa come rapporto tra il numero di microplastiche conteggiate e la superficie d’acqua campionata &lpar;microplastiche per metro quadrato&rpar;&period;<&sol;p>&NewLine;

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